Shiatsu (prima parte)
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Shiatsu (prima parte)
Inserisco qualche informazione sullo shiatsu come richiestomi da maiina.
Lo Shiatsu è una tecnica manuale caratterizzata da pressioni esercitate con palmi, pollici, gomiti e più raramente ginocchia e piedi. La caratteristica principale che la differenzia da altre tecniche manipolatorie sia orientali che occidentali sta nella staticità della pressione.
Entrando perpendicolarmente alla superficie del corpo trattata si va in profondità, stimolando l’organismo della persona e generando una “risposta “.
Scopo principale dello Shiatsu è rafforzare l'organismo, mantenerne o svilupparne la vitalità e stimolare la sua innata capacità di autoguarigione.
Lo Shiatsu fonda le sue basi su alcune discipline corporee facenti parte della medicina cinese, in particolare il DO-IN e l’ANMA, che arrivano in Giappone tra il VII e il VIII secolo dopo Cristo, portate da alcuni monaci che avevano avuto modo di conoscere e approfondire la medicina cinese.
In passato venivano praticate da operatori non vedenti che proprio per questo avevano affinato il senso del tatto.
La tecnica che prende il nome di SHIATSU [Shi = dito - atsu= pressione] è stata codificata all'inizio del secolo scorso dal maestro giapponese Tokujiro Namikoshi. Il giovane Namikoshi iniziò questa pratica ad Okkaido, un’isola fredda del Giappone, quando la madre iniziò a soffrire di dolori reumatici. La sua fu un’intuizione, scoprì che le pressioni che esercitava allentavano il dolore.
Nel 1925, dopo aver studiato il massaggio ANMA e quello occidentale, fondò a Hokkaido l'Istituto di Shiatsu . Questa sarà la prima delle tappe che porterà la sua scuola, lo Japan Shiatsu College di Tokyo, ad essere ufficialmente riconosciuta dal Ministero per la Sanità ed il Benessere.
Dal 1957 il ministero per la Sanità giapponese definisce lo shiatsu:
"Forma di manipolazione che si esercita con i pollici, le altre dita e i palmi delle mani senza l'ausilio di strumenti meccanici o d'altro genere. Consiste nella pressione sulla cute, intesa a correggere le disfunzioni interne, a migliorare lo stato di salute e a trattare malattie specifiche".
Oltre a Namikoshi altri maestri hanno contribuito allo sviluppo di questa tecnica manipolatoria portando interessanti elementi al suo perfezionamento. Non si può non menzionare il maestro Shizuto Masunaga.
All’inizio degli anni ’70 il maestro Masunaga (che era anche dottore in psicologia), abbandonò l’approccio prevalentemente sintomatico fino ad allora caratteristico dello Shiatsu inserendo nei suoi insegnamenti determinati riferimenti alla visione taoista, la visione di Uke nella sua globalità di persona e la possibilità di diagnosi con la percezione dell’energia di Uke.
Lo Shiatsu, in questi cento anni, si è diffuso un po’ in tutto il mondo ed in particolare in Europa, dove ben presto si è qualificato anche come terapia complementare conquistando una vasta area di utenti. La sua evoluzione è stata notevole ed ha visto la nascita di stili differenti.
Non è esatto definire lo Shiatsu un massaggio in quanto non vi sono impastamenti e sfregamenti ma solo pressioni perpendicolari, stiramenti e rotazioni.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), da cui lo Shiatsu deriva gli assunti teorici di base , ogni essere è espressione di un'unica Energia Vitale universale chiamata "Qi" ( o “ki”) la cui caratteristica essenziale è di scorrere incessantemente in ogni cosa; nel nostro corpo lo fa attraverso dei canali chiamati meridiani energetici.
Gli antichi medici cinesi avevano osservato che in caso di malattia ( e a volte ancor prima che si manifestasse) sul corpo alcuni punti assumevano caratteristiche diverse: più caldi, più freddi, più tesi, più morbidi, dolorosi o insensibili e di altra natura. Individuarono così più di 600 punti e scoprirono che alcuni di essi erano collegati tra di loro. Poterono così tracciare una mappa ed individuare dei percorsi che definirono meridiani, all’interno dei quali scorreva l’ energia vitale.
Il nome "MERIDIANO" deriva dalla traduzione del termine cinese jing-luo-mai
Jing = scorrere in maniera costante, regolare
Luo = le ramificazioni che connettono
Mai = vaso in cui passa qualcosa
Le pressioni esercitate nello Shiatsu vengono portate su punti specifici dei meridiani chiamati tsubo. Questi sono punti dove si concentra maggiormente l’energia e generalmente sono sensibili.
I meridiani, dalla superficie del corpo entrano in profondità e portano energia al loro organo o viscere corrispondente da cui prendono il nome. In medicina cinese gli organi non gestiscono solamente funzioni fisiologiche ma anche aspetti emozionali (per esempio il fegato oltre alla funzioni proprie di organo gestisce l’ aspetto emozionale della collera). Si può così comprendere come trattando la superficie del corpo si possa influire in profondità sugli squilibri corpo-mente.
La disarmonia, ed il conseguente disagio del corpo e della mente, è provocata da uno squilibrio energetico interno che si esprime principalmente nell'occlusione del meridiano di scorrimento. Nella vita di tutti i giorni, lo stress, i traumi (non solo fisici) e i condizionamenti in generale, possono modificare o impedire il libero flusso di questa energia e quindi alterare il nostro stato armonico di esistenza. Attraverso le pressioni si riattiva la libera circolazione del ki e si stimola la capacità di autoguargione del corpo.
Durante un trattamento Shiatsu il ricevente avverte in genere una sensazione di piacevole rilassamento; ma i benefici non sono solo fisici : persone che vivono stress, paure, ansia, depressione e in generale disturbi di carattere psicosomatico possono trovare grande giovamento nello shiatsu in quanto contribuisce a ripristinare l’equilibrio tra corpo e mente.
Il trattamento Shiatsu si effettua di norma sul pavimento per poter effettuare le pressioni utilizzando il peso del corpo anziché la forza muscolare, per poter premere senza tensione, e per un migliore equilibrio di chi lavora.
Il ricevente viene fatto sdraiare su una superficie non troppo rigida, un tatami, un futon, un materassino o delle coperte possibilmente fatte di materiali naturali.
L’operatore ( shiatsuka) per poter lavorare bene deve essere rilassato poiché il suo rilassamento influenza il ricevente che si trova nella fase passiva del ricevere. Inoltre più la persona che esegue il trattamento sarà rilassata più riuscirà a sentire l’energia del ricevente sotto le sue mani. Infatti una peculiarità dello Shiatsu è l’ascolto delle risposte energetiche da parte del corpo di Uke al fine di rilevare eventuali scompensi e poter conseguentemente impostare un trattamento adeguato. Si affina questa capacità con tanta pratica, durante la quale le dita dell’operatore si fanno sempre più sensibili.
Sia chi tratta, sia chi riceve sperimenta un'alternanza di una fase più attiva (movimento - attenzione) e una fase più passiva (rilassamento - consapevolezza).
Perché il trattamento sia efficace c'è bisogno di entrambe le fasi.
Lo Shiatsu non si pone di fronte alla persona che lo richiede come una terapia. Tori ( colui che pratica) non è il terapista, Uke ( colui che riceve) non è il paziente.
Lo Shiatsu è un ritorno ad una dimensione in cui l'individuo è al centro.
Lo Shiatsu parla di sé soprattutto attraverso la pratica perché durante un trattamento la comunicazione tra Uke e Tori avviene su più livelli, molti dei quali non sono "afferrabili". La relazione che si instaura tra Uke e Tori va oltre la semplice "terapia", diventa una diversa concezione e coscienza di sé che comincia sul tatami e non finisce. Uke porta dentro di sé ciò che ha ricevuto durante il trattamento e lo rielabora (anche inconsciamente), lo coltiva dentro di sé e questo lo rende diverso, gli permette di prestare attenzione a ciò che lo riguarda in modo più consapevole.
Tori non cura, ma da qualcosa di sé per mettere Uke nella migliore condizione possibile per potersi aiutare.
Tori riceve spesso molto sul piano emotivo e questo apporta in lui benessere.
Uke e Tori sono due persone che si relazionano, attraverso lo shiatsu, per cercare di capire insieme cosa crea lo squilibrio energetico di Uke, e cercano di ricondurre la sua energia ad una circolazione armoniosa.
Concludo con una bellissima definizione del maestro Namikoshi che sento anche mia e che rende perfettamente l’idea di cosa è e cosa produce questa straordinaria tecnica :
"LO SHIATSU E’ COME IL PURO AFFETTO MATERNO : LA PRESSIONE DELLE MANI FA SCORRERE LE SORGENTI DELLA VITA”
Lo Shiatsu è una tecnica manuale caratterizzata da pressioni esercitate con palmi, pollici, gomiti e più raramente ginocchia e piedi. La caratteristica principale che la differenzia da altre tecniche manipolatorie sia orientali che occidentali sta nella staticità della pressione.
Entrando perpendicolarmente alla superficie del corpo trattata si va in profondità, stimolando l’organismo della persona e generando una “risposta “.
Scopo principale dello Shiatsu è rafforzare l'organismo, mantenerne o svilupparne la vitalità e stimolare la sua innata capacità di autoguarigione.
Lo Shiatsu fonda le sue basi su alcune discipline corporee facenti parte della medicina cinese, in particolare il DO-IN e l’ANMA, che arrivano in Giappone tra il VII e il VIII secolo dopo Cristo, portate da alcuni monaci che avevano avuto modo di conoscere e approfondire la medicina cinese.
In passato venivano praticate da operatori non vedenti che proprio per questo avevano affinato il senso del tatto.
La tecnica che prende il nome di SHIATSU [Shi = dito - atsu= pressione] è stata codificata all'inizio del secolo scorso dal maestro giapponese Tokujiro Namikoshi. Il giovane Namikoshi iniziò questa pratica ad Okkaido, un’isola fredda del Giappone, quando la madre iniziò a soffrire di dolori reumatici. La sua fu un’intuizione, scoprì che le pressioni che esercitava allentavano il dolore.
Nel 1925, dopo aver studiato il massaggio ANMA e quello occidentale, fondò a Hokkaido l'Istituto di Shiatsu . Questa sarà la prima delle tappe che porterà la sua scuola, lo Japan Shiatsu College di Tokyo, ad essere ufficialmente riconosciuta dal Ministero per la Sanità ed il Benessere.
Dal 1957 il ministero per la Sanità giapponese definisce lo shiatsu:
"Forma di manipolazione che si esercita con i pollici, le altre dita e i palmi delle mani senza l'ausilio di strumenti meccanici o d'altro genere. Consiste nella pressione sulla cute, intesa a correggere le disfunzioni interne, a migliorare lo stato di salute e a trattare malattie specifiche".
Oltre a Namikoshi altri maestri hanno contribuito allo sviluppo di questa tecnica manipolatoria portando interessanti elementi al suo perfezionamento. Non si può non menzionare il maestro Shizuto Masunaga.
All’inizio degli anni ’70 il maestro Masunaga (che era anche dottore in psicologia), abbandonò l’approccio prevalentemente sintomatico fino ad allora caratteristico dello Shiatsu inserendo nei suoi insegnamenti determinati riferimenti alla visione taoista, la visione di Uke nella sua globalità di persona e la possibilità di diagnosi con la percezione dell’energia di Uke.
Lo Shiatsu, in questi cento anni, si è diffuso un po’ in tutto il mondo ed in particolare in Europa, dove ben presto si è qualificato anche come terapia complementare conquistando una vasta area di utenti. La sua evoluzione è stata notevole ed ha visto la nascita di stili differenti.
Non è esatto definire lo Shiatsu un massaggio in quanto non vi sono impastamenti e sfregamenti ma solo pressioni perpendicolari, stiramenti e rotazioni.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), da cui lo Shiatsu deriva gli assunti teorici di base , ogni essere è espressione di un'unica Energia Vitale universale chiamata "Qi" ( o “ki”) la cui caratteristica essenziale è di scorrere incessantemente in ogni cosa; nel nostro corpo lo fa attraverso dei canali chiamati meridiani energetici.
Gli antichi medici cinesi avevano osservato che in caso di malattia ( e a volte ancor prima che si manifestasse) sul corpo alcuni punti assumevano caratteristiche diverse: più caldi, più freddi, più tesi, più morbidi, dolorosi o insensibili e di altra natura. Individuarono così più di 600 punti e scoprirono che alcuni di essi erano collegati tra di loro. Poterono così tracciare una mappa ed individuare dei percorsi che definirono meridiani, all’interno dei quali scorreva l’ energia vitale.
Il nome "MERIDIANO" deriva dalla traduzione del termine cinese jing-luo-mai
Jing = scorrere in maniera costante, regolare
Luo = le ramificazioni che connettono
Mai = vaso in cui passa qualcosa
Le pressioni esercitate nello Shiatsu vengono portate su punti specifici dei meridiani chiamati tsubo. Questi sono punti dove si concentra maggiormente l’energia e generalmente sono sensibili.
I meridiani, dalla superficie del corpo entrano in profondità e portano energia al loro organo o viscere corrispondente da cui prendono il nome. In medicina cinese gli organi non gestiscono solamente funzioni fisiologiche ma anche aspetti emozionali (per esempio il fegato oltre alla funzioni proprie di organo gestisce l’ aspetto emozionale della collera). Si può così comprendere come trattando la superficie del corpo si possa influire in profondità sugli squilibri corpo-mente.
La disarmonia, ed il conseguente disagio del corpo e della mente, è provocata da uno squilibrio energetico interno che si esprime principalmente nell'occlusione del meridiano di scorrimento. Nella vita di tutti i giorni, lo stress, i traumi (non solo fisici) e i condizionamenti in generale, possono modificare o impedire il libero flusso di questa energia e quindi alterare il nostro stato armonico di esistenza. Attraverso le pressioni si riattiva la libera circolazione del ki e si stimola la capacità di autoguargione del corpo.
Durante un trattamento Shiatsu il ricevente avverte in genere una sensazione di piacevole rilassamento; ma i benefici non sono solo fisici : persone che vivono stress, paure, ansia, depressione e in generale disturbi di carattere psicosomatico possono trovare grande giovamento nello shiatsu in quanto contribuisce a ripristinare l’equilibrio tra corpo e mente.
Il trattamento Shiatsu si effettua di norma sul pavimento per poter effettuare le pressioni utilizzando il peso del corpo anziché la forza muscolare, per poter premere senza tensione, e per un migliore equilibrio di chi lavora.
Il ricevente viene fatto sdraiare su una superficie non troppo rigida, un tatami, un futon, un materassino o delle coperte possibilmente fatte di materiali naturali.
L’operatore ( shiatsuka) per poter lavorare bene deve essere rilassato poiché il suo rilassamento influenza il ricevente che si trova nella fase passiva del ricevere. Inoltre più la persona che esegue il trattamento sarà rilassata più riuscirà a sentire l’energia del ricevente sotto le sue mani. Infatti una peculiarità dello Shiatsu è l’ascolto delle risposte energetiche da parte del corpo di Uke al fine di rilevare eventuali scompensi e poter conseguentemente impostare un trattamento adeguato. Si affina questa capacità con tanta pratica, durante la quale le dita dell’operatore si fanno sempre più sensibili.
Sia chi tratta, sia chi riceve sperimenta un'alternanza di una fase più attiva (movimento - attenzione) e una fase più passiva (rilassamento - consapevolezza).
Perché il trattamento sia efficace c'è bisogno di entrambe le fasi.
Lo Shiatsu non si pone di fronte alla persona che lo richiede come una terapia. Tori ( colui che pratica) non è il terapista, Uke ( colui che riceve) non è il paziente.
Lo Shiatsu è un ritorno ad una dimensione in cui l'individuo è al centro.
Lo Shiatsu parla di sé soprattutto attraverso la pratica perché durante un trattamento la comunicazione tra Uke e Tori avviene su più livelli, molti dei quali non sono "afferrabili". La relazione che si instaura tra Uke e Tori va oltre la semplice "terapia", diventa una diversa concezione e coscienza di sé che comincia sul tatami e non finisce. Uke porta dentro di sé ciò che ha ricevuto durante il trattamento e lo rielabora (anche inconsciamente), lo coltiva dentro di sé e questo lo rende diverso, gli permette di prestare attenzione a ciò che lo riguarda in modo più consapevole.
Tori non cura, ma da qualcosa di sé per mettere Uke nella migliore condizione possibile per potersi aiutare.
Tori riceve spesso molto sul piano emotivo e questo apporta in lui benessere.
Uke e Tori sono due persone che si relazionano, attraverso lo shiatsu, per cercare di capire insieme cosa crea lo squilibrio energetico di Uke, e cercano di ricondurre la sua energia ad una circolazione armoniosa.
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se lo facciamo ne siamo inconsapevoli, per ora il maestro ci ha solo accennato alla loro esistenza ma nei kata che eseguiamo non li ha messi in evidenza, per ora. La nostra scuola si basa molto sulla pratica e pochissimo sulla teoria.
Prova ad accennarmene qualcuno e ti dico se li conosco o no
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Meg
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ciò che la mente finge d'ignorare, il nostro corpo ce lo fa sapere
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Benissimo la pratica, non so come spiegarti le estensioni ma comunque partono dai meridiani classici e continuano oltre ad esempio sul viso, dietro la testa oppure sull'addome allngando il percorso tradizionale... ma è difficile spiegare a parole ci vorrebbero le tavole da vedere!
Noi facciamo anche diversa teoria e adesso ci occupiamo anche di fisognomica collegata alla teoria degli elementi: metallo, terra, fuoco, legno, acqua.
Oggi dovevo essere a pratica ma ho di nuovo la mia cuccioletta ammalata purtroppo e ho dovuto rinviare...
Noi facciamo anche diversa teoria e adesso ci occupiamo anche di fisognomica collegata alla teoria degli elementi: metallo, terra, fuoco, legno, acqua.
Oggi dovevo essere a pratica ma ho di nuovo la mia cuccioletta ammalata purtroppo e ho dovuto rinviare...
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- Località: Mamma orgogliosa di Emmina 04/01/05
Prova intanto a dare un'occhiata qui!
www.scuolataoshiatsu.org/didattica/meridiani.htm#
Troverai tutti i percorsi classici e mi pare tratteggiati anche quelli delle estensioni.
Ciao
www.scuolataoshiatsu.org/didattica/meridiani.htm#
Troverai tutti i percorsi classici e mi pare tratteggiati anche quelli delle estensioni.
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- luthien
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io di shiatsu non so nulla ma sto studiano medicina tradizionale cinese.enyad ha scritto: Noi facciamo anche diversa teoria e adesso ci occupiamo anche di fisognomica collegata alla teoria degli elementi: metallo, terra, fuoco, legno, acqua.
mi racconti qualcosa in più su questa fisiognomica collegata ai 5 elementi che mi interessa troppo??
flavia
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Allora eccomi alla Fisiognomica:
Se diciamo "ecco un viso che mi ispira fiducia", stabiliamo implicitamente un rapporto tra la forma di un viso ed un carattere; tale relazione avviene per analogia.
Intuire il temperamento di una persona, specie se conosciuta da poco, Ë uno strumento dal valore inestimabile sia per comprendere se l'immagine che abbiamo di noi stessi si presenta corretta, ossia se la propria esteriorità Ë in sintonia con il proprio essere, sia nei rapporti con gli altri nell'intento di capire meglio la persona che abbiamo di fronte al di la della maschera sociale.
Lo shiatsu collega la fisiognomica (aspetto/carattere) agli elementi: acqua, legno, terra, fuoco, metallo.
Un esempio lper capire qualcosina -la persona legno:
la sua stagione è la primavera in cui tutto si rinnova. La sua funzione è organizzare, pianificare e da esso dipendono la creatività e le capacità intellettuali necessarie a portare a termine programmi.
La collera può danneggiare il legno, la rabbia repressa conduce a confusione e depressione.
Gli individui squilibrati nell'elemento legno sono collerici e maniacali, incapaci di delegare e inclini al superlavoro.
Hanno disturbi alle articolazioni, gonfiore difficoltà digestive, cefaleee, energia bloccata nella testa e problemi agli occhi.
La loro corporatura è atletica, muscolosa e slanciata un po' tipica di chi fa molto sport.
Sono persone dinamiche e attive.
Spero di essere stata chiara perchè ho unito cose che ho trovato con cose che so... spero si sia capito! Altrimenti chiedete...
Se diciamo "ecco un viso che mi ispira fiducia", stabiliamo implicitamente un rapporto tra la forma di un viso ed un carattere; tale relazione avviene per analogia.
Intuire il temperamento di una persona, specie se conosciuta da poco, Ë uno strumento dal valore inestimabile sia per comprendere se l'immagine che abbiamo di noi stessi si presenta corretta, ossia se la propria esteriorità Ë in sintonia con il proprio essere, sia nei rapporti con gli altri nell'intento di capire meglio la persona che abbiamo di fronte al di la della maschera sociale.
Lo shiatsu collega la fisiognomica (aspetto/carattere) agli elementi: acqua, legno, terra, fuoco, metallo.
Un esempio lper capire qualcosina -la persona legno:
la sua stagione è la primavera in cui tutto si rinnova. La sua funzione è organizzare, pianificare e da esso dipendono la creatività e le capacità intellettuali necessarie a portare a termine programmi.
La collera può danneggiare il legno, la rabbia repressa conduce a confusione e depressione.
Gli individui squilibrati nell'elemento legno sono collerici e maniacali, incapaci di delegare e inclini al superlavoro.
Hanno disturbi alle articolazioni, gonfiore difficoltà digestive, cefaleee, energia bloccata nella testa e problemi agli occhi.
La loro corporatura è atletica, muscolosa e slanciata un po' tipica di chi fa molto sport.
Sono persone dinamiche e attive.
Spero di essere stata chiara perchè ho unito cose che ho trovato con cose che so... spero si sia capito! Altrimenti chiedete...
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