Cara signora,
nessuno la obbliga a ballare se non il suo e vostro desiderio di farlo ed allora cerchi di poterlo vivere se effettivamente lo vuole e se non considera che sia un desiderio nefasto, già assolutamente irrealizzabile e quindi solo una profondissima e cocente illusione.
Cerchi di autocentrarsi sulle sue capacità e positività vitali e di considerare cosa realmente dipende da lei, dai suoi limiti e se é così, come per tutti noi, di non viverli passivamente e con un atteggiamento depressivo e disfattista ma di focalizzare quali risorse ed energie e cambiamenti positivi può esercitare per uscire dall'attanagliamento della paura del fallimento generalizzato.
Cosa può cambiare in positivo nel suo rapporto di coppia, nel suo lavoro, nella sua vita relazionale ed affettiva ed in tutte le altre cose della sua vita?
Il desiderio è suo, è una sua prerogativa ed ha tutto il diritto di poterselo vivere e giocare e nessuno credo, e nemmeno la possibilità di un suo non compimento, ha il potere di poterlo annullare.
In questo non sbaglia e cioè nella possibilità di poterselo vivere come meglio può se ancora lo sente trepidare in sé.
È già un grosso cambiamento ritrovare fiducia nei propri desideri ed adoperarsi per attuarli e tenendo presente sovente l'incerta umana possibilità della loro realizzazione e la propria soggettiva capacità di reggere il livello massimo di frustrazioni oltre il quale si presenta una masochistica e distruttiva coazione a ripetere ossessiva.
Recuperi questa fiducia nel suo desiderio ed in se stessa e se è così affronti la dura prova.
Con cordialità.
la paura di sperare
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Re: la paura di sperare
urka, due risposte perfettamente identiche ... non capisco ....
La notte non è mai così lunga da impedire al sole di risorgere
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Re: la paura di sperare
non ce l'ho più fatta
ho mollato tutto per strada
mi sento una fallita complessiva, mio marito è in depressione da 5 anni, vedo tutto buio e tetro e sono sempre sull'orlo dell'esaurimento ...
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La notte non è mai così lunga da impedire al sole di risorgere
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Re: la paura di sperare
Cara signora,
mi dispiace che non siete riusciti a realizzare il vostro desiderio di un bimbo/a e nonostante gli innumerevoli tentativi, sofferenza e frustrazioni.
Certo che non può rimproverarsi di non aver fatto tutto il possibile ed anche oltre, considerando la pesantezza fisica, psicologica e relazionale che ciò ha comportato per voi. E però la realtà è a volte crudele e non ci ripaga degli enormi sacrifici e sforzi fatti per esaudire il legittimo e profondo desiderio di genitorialità.
Ma non deve assolutamente sentirsi una "fallita complessiva" né una povera "crista" ma come lei e voi ci sono tantissime coppie che non hanno avuto un esito fortunato e nonostante gli innumerevoli trattamenti.
Avete tanto investito sul vostro desiderio di un bimbo, forse troppo????, e vi ritrovate completamente esausti, svuotati e depressi; ed allora vi è bisogno che vi facciate aiutare ad elaborare questo "lutto" e profonda sofferenza ed a poter ritrovare quei piaceri individuali, di coppia e sociali che comunque ci sono, se soltanto giriamo lo sguardo e cogliamo in noi il gusto anche delle piccole cose.
Si ricordi e le auguro che...." La notte non è mai così lunga da impedire al sole di risorgere".
Con cordialità.
mi dispiace che non siete riusciti a realizzare il vostro desiderio di un bimbo/a e nonostante gli innumerevoli tentativi, sofferenza e frustrazioni.
Certo che non può rimproverarsi di non aver fatto tutto il possibile ed anche oltre, considerando la pesantezza fisica, psicologica e relazionale che ciò ha comportato per voi. E però la realtà è a volte crudele e non ci ripaga degli enormi sacrifici e sforzi fatti per esaudire il legittimo e profondo desiderio di genitorialità.
Ma non deve assolutamente sentirsi una "fallita complessiva" né una povera "crista" ma come lei e voi ci sono tantissime coppie che non hanno avuto un esito fortunato e nonostante gli innumerevoli trattamenti.
Avete tanto investito sul vostro desiderio di un bimbo, forse troppo????, e vi ritrovate completamente esausti, svuotati e depressi; ed allora vi è bisogno che vi facciate aiutare ad elaborare questo "lutto" e profonda sofferenza ed a poter ritrovare quei piaceri individuali, di coppia e sociali che comunque ci sono, se soltanto giriamo lo sguardo e cogliamo in noi il gusto anche delle piccole cose.
Si ricordi e le auguro che...." La notte non è mai così lunga da impedire al sole di risorgere".
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Re: la paura di sperare
grazie
mi sono commossa moltissimo!
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Re: la paura di sperare
Cara signora,
le sono vicino nella sua commozione e permetta che la stessa possa essere come un germoglio primaverile che sbocci e possa portarla a ritrovare, insieme a suo marito ed alle persone care, i piaceri della vita.
Con cordialità.
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