la difficoltà di scegliere.

Intraprendere la strada della fecondazione assistita significa percorrere una strada in salita sia fisicamente che mentalmente. Non è facile decidere di iniziare e non è facile saper superare le sconfitte e andare avanti, così come non è facile saper dire basta.
In questo forum Il Dottor Micioni cercherà di rendere questo percorso meno difficile.

Moderatore: DrGiovanniMicioni

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alix
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la difficoltà di scegliere.

Messaggio da alix »

Genitle dottore,
mi rendo conto che il mio caso apparirà subito più fortunato di altri ma in qualche modo ho bisogno di trovare una strada.

Siamo fortuanti perchè abbiamo già una figlia.
quando la bimba aveva tre anni e mezzo abbiamo cominciato a cercare il secondo.PEr quasi due anni abbiamo lasciato fare alla natura , pensando che si io ero sempre giovane (36) ma che intorno ai 35 ci sono meno probabilità etc.

Poi però quando ci siamo dovuti rendere conto che qualcosa non andava e che dovevamo decidere che fare è cominicato a essere difficile.

Prima rapporti a comando, poi visite su visite, in questi ultimi 6 mesi ( e nel frattempo siamo arrivati a quasi 4 anni di tentativi) cicli oramonali ecografie etc etc, stasamento tube...

Ogni volta scegliere insieme cosa fare è sempre + pesante.

Adesso il medico ci ha proposto (se niente accadrà prossimamente--come è probabile) di tentare l' inseminazione.

PEr noi ci sono varie difficoltà a decidere.
Da una parte entrambi sentiamo questo grande desiderio di ricominciare da capo con un altro figlio (si anche dalle cacche e dalle notti insonni), ma dall' altro ogni volta che si tenta una nuova strda si crea una sorta di clima di attesa, che non ci fa godere di quello che abbiamo ora e cheè tanto.

E un' altro punto è la vita sessuale. PEr noi è una componente molto importante del nostro rapporto.
E' una cosa che viviamo in allegria. Sapere che "devi" farlo è terribilmente pesante.

Io e mio marito stiamo parlando di cosa fare, e almeno al momento mi sembra che stiamo prendendo la via del "lasciare perdere", per vivere con serenità la nostra vita.

Ma non è semplice lasciare questo sogno, non avere sensi di colpa per non aver tentato anche questo...

Mi scusi la lunghezza eccessiva, saluti

DrGiovanniMicioni
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la difficoltà di scegliere.

Messaggio da DrGiovanniMicioni »

Gentile signora,

mi scuso del ritardo della risposta e comprendo la sua amarezza e la vostra delusione per la mancanza di un secondo bimbo/a nonostante i 4 anni di desiderio e di ricerca naturale e poi di esami, accertamenti e stimolazioni.
Non è facile vivere con questa incertezza soprattutto quando, come sembra nel vostro caso, non s’individuano delle cause che possano spiegare l’infertilità e per di più secondaria.
Cosa fare allora? Sperare ancora e nonostante il tempo che passa che una gravidanza arrivi in modo naturale come la prima? O iniziare il percorso della pma con la fiducia che questa possa aiutare nella realizzazione del tanto desiderato progetto genitoriale ma anche consapevoli degli inevitabili onerosi “costi” psicologici, sessuali, relazionali, professionali e fisici e dell’incertezza comunque della sua riuscita?
Credo che non ci siano delle risposte giuste ma che sia opportuno soprattutto rimettere a fuoco i propri vissuti e desideri e confrontarsi con la profonda frustrazione dell’infertilità per decidere in seguito cosa allora ci si sente in grado di fare personalmente e come coppia.
Si dice volgarmente che “il troppo stroppia” non nel senso del desiderio legittimo di un primo o secondo figlio ma quando questo diventa una ricerca affannosa, ansiogena, sovente ossessiva ed a scapito dell’equilibrio psicologico e sessuale individuale e di coppia.
Come lei riporta questa ultima condizione può facilmente turbare e non solo la vita sessuale della coppia che finisce per non essere più finalizzata alla ricerca del piacere, del gioco erotico, della spontaneità del desiderio d’intimità e degli scambi affettivi ma cortocircuitata dal bisogno del concepimento attraverso rapporti mirati e meccanici e spesso col tempo sganciati dal desiderio erotico e dal gioco seduttivo.
Si possono allora presentare disturbi del desiderio sessuale, difficoltà a raggiungere l’orgasmo, disfunzioni erettive ed un inquinamento depressivo del clima dell’intimità e della relazione coniugale con una sensazione individuale di profonda frustrazione e rabbia perché il desiderato bimbo non arriva e ci si sente delusi perché non si dà importanza alla realtà ed ai bisogni dell’altro ed alle cose ed agli affetti positivi esistenti.
Si entra poi in uno stato psicofisico di rigidità e di tensione che ancor di più può frenare la fertilità femminile per cui è importante prendere atto di queste situazioni, come cara signora state facendo voi, e rimettere a fuoco i propri obbiettivi e priorità cercando d’investire sulle realtà positive esistenti e che possono essere migliorate soprattutto dalla propria volontà e dai propri desideri.
Questo si può fare e dà la sensazione di riprendere in mano il proprio destino e qualità di vita e non soltanto di rincorrere invano un destino procreativo castrante e deludente.
Non si tratta di rinunciare all’idea di desiderare un altro figlio ma al bisogno di doverlo avere ad ogni costo e prima di qualsiasi altra cosa e se questo cambiamento si compie allora credo che la sana speranza di una sua realizzazione troverà più accoglienza.
Può esserle utile cara signora effettuare delle terapie corporee di rilassamento che la possono aiutare a riequilibrare le energie psicofisiche; se decidete di effettuare delle inseminazioni consideratele un aiuto tecnico che comporta comunque dei condizionamenti nella vostra vita a cui dovete prepararvi e da vivere in sintonia e senza la sensazione di uno spossessamento dei vostri desideri e della vostra intimità sessuale e soprattutto dei vostri sogni di poter avere naturalmente un altro bimbo.
E non deve sentirsi in colpa se invece non ve la sentite di effettuarle perché ognuno di noi ha una responsabilità di decisione riguardo ciò che ci si sente di fare ed i propri rispettabili e legittimi limiti e considerato che anche la pma ha dei limiti nella realizzazione del desiderio di un figlio.
Con cordialitä.

alix
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la difficoltà di scegliere.

Messaggio da alix »

La ringrazio per la risposta.
a dire il vero avevo pensato che non mi rispondesse perchè qui scrivono persone con problemi molto più gravi del mio.
Si è vero che per noi sarebbe stato più facile accettare la cosa se ci fossero state cause evidenti. Sarebbe stato più facile accetare un "no , non succederà mai più" piuttosto che il "forse" che abbiamo in mano.
Purtroppo l' ultimo mese di stimolazioni è stato inutile come previsto e abbiamo deciso di mollare e riniziare a fare progetti senza la parola "abbiamo aspettato tanto, aspettiamo ancora che succede". La cosa che però devo fare io adesso è pensare che la nostra famiglia è formata da noi tre e che abbiamo utto quello che serve a essere felici. Devo elaborare il modello di famiglia che avevo radicato nella mia testa (vede entrambi abbiamo dei fratelli che hanno reso più bella la nostra vita) perchè non è detto che sia quello perfetto. Mi hanno fatto bene soprattutto le sue parole sui sensi di colpa per non proseguire artificialmente.Perchè io sopratutto mi sentivo in colpa a dire "ora basta". Forse abbiamo dei limiti bassi di sopportazione, ma credo sinceramente che per noi insistere , oltretutto con tutte le incertezze e i dubbi sui risultati, ci avrebbe portato ad allontanarci.

Cari saluti

Cari saluti e grazie

DrGiovanniMicioni
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la difficoltà di scegliere.

Messaggio da DrGiovanniMicioni »

Cara signora,

lasci fluire la sua vita investendo sulle belle cose che avete e sulle altre che comunque si presenteranno e che sovente non dipendono solo dalla nostra volontà ma dalla disponibilità e capacità di saperle accogliere.

Con cari saluti.

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