Paura dell'allattamento

Intraprendere la strada della fecondazione assistita significa percorrere una strada in salita sia fisicamente che mentalmente. Non è facile decidere di iniziare e non è facile saper superare le sconfitte e andare avanti, così come non è facile saper dire basta.
In questo forum Il Dottor Micioni cercherà di rendere questo percorso meno difficile.

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Iridessa
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Paura dell'allattamento

Messaggio da Iridessa »

Buongiorno, sono Valentina e ho 29 anni. Sono in gravidanza, alla 20 settimana. Abbiamo desiderato e cercato questa gravidanza che sto vivendo molto bene e con gioia, grazie anche al fatto che sono in ottima salute.
Sono invece terrorizzata dall'allattamento. Ho paura di sentire dolore, non sopporto neanche la vista dei capezzoli che si stanno espandendo, e provo fastidio fisico e psicologico anche solo mettendo l'olio o la lanolina sui capezzoli. Eppure so che è giusto allattare e che al mio bimbo farebbe benissimo. Ma non riesco a non provare ribrezzo immaginandomi per strada o in qualunque altro contesto ad allattare "in pubblico" come fanno milioni di altre mamme. Mi sento egoista, ma non riesco a superare da sola questo terrore....
Grazie per l'attenzione.

DrGiovanniMicioni
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Messaggio da DrGiovanniMicioni »

Gentile signora,

mi fa piacere sapere che la sua-vostra desiderata gravidanza procede molto bene e che la sta vivendo con gioia, sentendosi anche in ottima salute; mi dispiace però che questo vissuto sia turbato dal terrore che avverte pensando ad un suo futuro allattamento del bimbo/a.
Capita sovente di vivere delle contraddizioni durante la gravidanza: alla gioia e felicità di questa si mescolano angosce, paure, terrore del parto, della salute del bimbo/a, della propria capacità di allevarlo, di riconoscerne i bisogni, di poterlo e saperlo allattare, ecc. ecc.
A volte queste paure sono evidenti, “razionali” come nel suo caso, altre volte trapelano dai sogni, incubi, fantasie e sintomi psicosomatici che si presentano in gravidanza.
Tante donne desiderano non allattare, tante altre non possono o devono desistere dal farlo e ci sono stati momenti storici dove l’allattamento artificiale è stato vissuto come una sorta di “liberazione positiva” della donna e della società produttiva dall’incombenza “onerosa” dell’allattamento naturale.
Che tanto naturale ancor oggi non sempre viene vissuto da tutti e basta pensare al clamore e scandalo suscitato poco tempo fa sui mass media dalla notizia che dei clienti di un certo ristorante si erano lamentati “schifati” (?) dalla vista di una signora che allattava il proprio bimbo per cui questa aveva dovuto smettere o essere allantanata.
Ma bisogna per forza allattare al ristorante, sul bus, in metrò, ai giardini pubblici, per strada o non ci sono dei luoghi più privati, intimi, protetti dove poterlo o doverlo fare? È per davvero questa un’oscenità quando siamo circondati ed inondati da innumerevoli sconcezze e cose oscene?
Cara signora credo che ognuno ha un proprio universo di valori ed un grado di sopportazione di sconcezze e che sempre più siamo condizionati ed obnubilati nella nostra capacità di autonomia e di giudizio morali e però così va ahimè la nostra società….
Per tornare alle sue marcate paure credo che non è tanto importante allattare un bimbo in modo naturale o no ma soprattutto come questo lo si fa: con amore, dedizione, compartecipazione, intimo contatto psicofisico oppure no.
Nel suo caso le sue sensazioni di dolore e di ribrezzo fanno pensare ad una sorta di violenza e di stravolgimento del vissuto naturale dell’allattamento che comunque qualche problemino psicofisico e materiale apporta.
C’è un “sano egoismo” signora che ci porta a volte a considerare i nostri limiti ed a scegliere le possibili alternative positive che abbiamo se vogliamo donare all’altro il meglio di noi.
Sarebbe comunque molto opportuno ed indicato farsi aiutare con dei colloqui psicologici, partecipare ai corsi di preparazione al parto e post e condividere con altre future mamme la gioia, le paure e contraddizioni e così farsi sostenere dalle altre persone che sente vicine e di cui si fida.
Mi auguro che la sua gravidanza continui con la gioia e non sia più adombrata da nuvole di marcata paura.

Cordialmente.

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Iridessa
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Messaggio da Iridessa »

Buonasera Dottore,

le scrivo solo per raccontarle che a quasi due mesi dalla nascita di Carlotta l'allattamento al seno va alla grande.
E curioso come tutte le paure accumulate durante la gravidanza si siano disciolte non appena la bimba si è attaccata al seno.

La ringrazio ancora per le sue parole di confortoo.

DrGiovanniMicioni
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Messaggio da DrGiovanniMicioni »

Gentile signora,
sono molto contento che l'allattamento della vostra bimba va bene e questo sia per lei, per suo marito e soprattutto della cara piccolina.
Si goda con serenità le emozioni intense dell'intimo contatto con la bimba e faccia partecipe anche il papà, accarezzatela e parlatele e fatele sentire il contatto con la vostra pelle parlandole dolcemente.
Questi iniziali e fondamentali scambi psicofisici sono così importanti per quella sicurezza emotiva che ci accompagna poi tutta la vita, sia come genitori che figli, e passano talmente in fretta che è un vero peccato a volte non gustarseli profondamente e le altre incombenze, e mi rendo conto che per una donna mamma ce ne sono tante, possono aspettare e non devono avere priorità.
Le paure ed a volte le angosce ci si presentano nella vita ma importante e non farci sommergere da esse ma ritrovare la forza e la speranza di superarle o limitarle e soprattutto di non sentirsi impotenti.

Con tutti i miei più cari auguri.

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