aiutooooo

Intraprendere la strada della fecondazione assistita significa percorrere una strada in salita sia fisicamente che mentalmente. Non è facile decidere di iniziare e non è facile saper superare le sconfitte e andare avanti, così come non è facile saper dire basta.
In questo forum Il Dottor Micioni cercherà di rendere questo percorso meno difficile.

Moderatore: DrGiovanniMicioni

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stella77
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aiutooooo

Messaggio da stella77 »

Salve espongo anche qui il mio problema! ho 33 anni mio marito 37 da quasi due anni cerchiamo in modo naturale un figlio che però non arriva! abbiamo fatto tutti i controlli tube, ecc.. io non ho nulla il problema è di mio marito, forme anormali e lenti quindi la ginecologa ha consigliato una IUI che dovrei fare oggi! ieri sera mio marito mi dice che non è il momento per avere un figlio visto che non ha un lavoro, io lavoro al 100% e in 3 ci possiamo vivere benissimo! lui si sente a disagio per non poter mantenere la famiglia e vorrebbe ancora aspettare! io ho cercato di tranquillizzarlo ma mi viene sempre il dubbio che lui questo figlio non lo voglia veramente anche se lui dice che lo vuole! ne abbiamo parlato prima di affrontare una IUI e lui era d'accordo ora a fatti quasi compiuti esce questa paura! secondo lei è la paura per essere padre? mi ha anche detto che non se la sente di restare a casa e badare al bimbo, non si crede all'altezza! IO credo si tratti di paura, abbiamo sempre rimandato prima per la casa, poi per il mio lavoro, poi per il suo lavoro, ora però io mi rendo conto di non poter più aspettare altri anni! la cosa che mi fa specie è che abbiamo rapporti liberi da quasi due anni, se una persona non volesse davvero un figlio prenderebbe delle precauzioni no??? attendo una sua risposta grazie

DrGiovanniMicioni
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Re: aiutooooo

Messaggio da DrGiovanniMicioni »

Cara signora,
capisco il suo disagio e l'incomprensione verso suo marito che si è tirato indietro davanti ad una IUI dicendo che non se la sente adesso d'avere un figlio perchè non ha un lavoro stabile; credo che questa situazione possa buttare giù e così la scoperta di qualche problema di fertilità per cui penso che suo marito si senta traballare nei 2 pilastri abbastanza importanti della propria identità psicosessuale e di ruolo. La propria autostima ne può essere di molto toccata ed un vissuto di svalorizzazione indurre degli atteggiamenti depressivi per cui credo che lui abbia bisogno di tempo, di trovare una sicurezza professionale, di non sentirsi "responsabile" ed in colpa per l'infertilità e per farla sottomettere ad una IUI e soprattutto che possa esprimerle tutte le sue emozioni senza sentirsi "sressato" dai suo pur legittimo desiderio di un bimbo.
Questa è la condizione favorevole per poter vivere "bene" una IUI altrimenti si rischia di viverla con angosce, forzature che prima o poi potrebbero portare a problemi personali e realzionali più gravi.
Non abbia fretta e soprattutto dia fiducia al dialogo.

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