Perdere il controllo

Intraprendere la strada della fecondazione assistita significa percorrere una strada in salita sia fisicamente che mentalmente. Non è facile decidere di iniziare e non è facile saper superare le sconfitte e andare avanti, così come non è facile saper dire basta.
In questo forum Il Dottor Micioni cercherà di rendere questo percorso meno difficile.

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mikycap
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Perdere il controllo

Messaggio da mikycap »

Questa è la riflessione che ho fatto, non so se mi può aiutare a svilupparla o indirizzarla verso nuovi spunti utili per la collettività di MOL.

Con grande riconoscenza.

Mikycap ;)
sono diventata madre della fantastica Matilde :)

DrGiovanniMicioni
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Re: Perdere il controllo

Messaggio da DrGiovanniMicioni »

Carissima signora,
credo che abbia centrato l'aspetto più importante dei vissuti dell'infertilità e del percorso sovente non così breve ed incerto nella riuscita della PMA.
Già la scoperta dolorosa ed inaspettata dell'infertilità fa cadere drammaticamente la basilare certezza del CONTROLLO del proprio desiderio e della pianificazione di avere un figlio.
Perché non arriva quando lo si cerca? Perché si fa così aspettare? Cosa c'è che non va? Dipende da me o dal marito-compagno o non si sa?
Poi la diagnosi d'infertilità che sebbene molto dolorosa può dare una risposta a questa incertezza e perdita di controllo.
E però di nuovo bisogna controllare le proprie angosce, la sensazione d’impotenza, la rabbia per il destino avverso e contro il/la partner infertile che si vive “colpevole” della dolorosa “castrazione” e le richieste e le domande degli altri che interrogano sui figli e sul perché non ci sono.
E ciò consciamente e non ci riattualizza le antiche frustrazioni, rabbie, desideri ambivalenti e bisogni a volte non adeguatamente soddisfatti che abbiamo vissuto nell’infanzia e successivamente soprattutto nei confronti dei genitori o persone affettivamente significative della nostra vita.
Ed anche allora abbiamo forse dovuto controllare, rimuovere, reprimere.
E se fossi stato io ad avere il problema di fertilità, l’altro come avrebbe reagito?
Credo ancora nell’altro, nella relazione di coppia, nella possibilità di essere una famiglia, di avere dei figli e diventare genitori se entrambi lo desideriamo?
Ed allora cosa si fa? Ci si deve fare aiutare dalla PMA con le varie opzioni terapeutiche per poter ritrovare la certezza ed il controllo d'avere il desiderato bambino?
E ci si avvicina alla PMA ed alle sue varie opzioni terapeutiche con la grande aspettativa che questa possa finalmente ridarci la certezza dell’agognato e tanto atteso bimbo; è come se si riprendesse il controllo di questo profondo ed intimo desiderio e del proprio soddisfacimento identitario come donna e madre ed adulta, forse non più solo figlia ed anche come coppia genitoriale e familiare.
E si tende a minimizzare le informazioni sulla non certezza di riuscita della PMA e sul suo percorso a volte lungo, faticoso in tutti i sensi e che sovente ripropone la sensazione angosciosa di fallimento e di vuoto.
E con la PMA la donna diventa la paziente e la protagonista principale della situazione e volentieri e con speranza si sottopone ai vari controlli fisici, ormonali che costano fatica, soldi, stress professionali e sociali e però bisogna controllarli, farsi forza, andare avanti e cercare di essere il più possibile tranquilla; e poi bisogna controllare l’illusione della gravidanza, tenere i piedi per terra, e soprattutto non abbattersi così tanto se essa non arriva, ricaricare le batterie e controllare i pensieri negativi.
E capita che non ci si dà un giusto tempo per metabolizzare le delusioni e si cerca affannosamente ed a volte ossessivamente di ripetere i tentativi di PMA o credendo che delle pause possano essere inutili e soprattutto vissute con più tensioni e si controlla il tempo che passa inesorabilmente.
Ma tutto questo groviglio di controlli cosa produce? Giova a qualcuno, a qualcosa, sulla qualità di vita personale e di coppia, sulla fertilità?
Certo che abbiamo bisogno di controllarci, è un modo per salvaguardare la nostra tenuta psicofisica e però c’è un modo adeguato per farlo e dobbiamo comprendere quando non è più così.
Ed allora sarebbe opportuno fermarsi un attimo, staccare la spina, considerare tutto ciò che con estremo impegno s’è fatto, reinvestire sulle cose positive e sugli affetti e sulle relazioni significative ed importanti che si vivono.
Ciò potrebbe rifavorire la creazione di uno “spazio” fisico e mentale più libero ed accogliente per questo tanto desiderato “ospite bimbo” che quando vorrà potrà trovare la “giusta” accoglienza.
Credo cara signora che possa essere utile in questo percorso farsi aiutare psicologicamente e soprattutto effettuare delle terapie di rilassamento psicocorporeo che scioglierebbero le tensioni accumulate.
Credo inoltre importante fare il punto con l’équipe di PMA, sentire le loro proposte e ritrovare assieme quella sensazione di fiducia e di condivisione emotiva positiva del percorso della ricerca di un figlio e del rispetto di sé, della coppia e dei propri desideri.
Cara signora le auguro serenità e cordialmente saluto.

mikycap
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Re: Perdere il controllo

Messaggio da mikycap »

DrGiovanniMicioni ha scritto: E ci si avvicina alla PMA ed alle sue varie opzioni terapeutiche con la grande aspettativa che questa possa finalmente ridarci la certezza dell’agognato e tanto atteso bimbo; è come se si riprendesse il controllo di questo profondo ed intimo desiderio e del proprio soddisfacimento identitario come donna e madre ed adulta, forse non più solo figlia ed anche come coppia genitoriale e familiare.
E si tende a minimizzare le informazioni sulla non certezza di riuscita della PMA e sul suo percorso a volte lungo, faticoso in tutti i sensi e che sovente ripropone la sensazione angosciosa di fallimento e di vuoto.

Questa è una verità sacrosanta, che tendenzialmente non si ammette; noi come coppia l'abbiamo discussa a lungo, prima di iniziare, e ci siamo ripromessi di non cedere alla facile illusione di rientrare nelle "statistiche", ma semplicemente di imboccare la strada come una possibilità, seppur remota.

E con la PMA la donna diventa la paziente e la protagonista principale della situazione e volentieri e con speranza si sottopone ai vari controlli fisici, ormonali che costano fatica, soldi, stress professionali e sociali e però bisogna controllarli, farsi forza, andare avanti e cercare di essere il più possibile tranquilla; e poi bisogna controllare l’illusione della gravidanza, tenere i piedi per terra, e soprattutto non abbattersi così tanto se essa non arriva, ricaricare le batterie e controllare i pensieri negativi.
E capita che non ci si dà un giusto tempo per metabolizzare le delusioni e si cerca affannosamente ed a volte ossessivamente di ripetere i tentativi di PMA o credendo che delle pause possano essere inutili e soprattutto vissute con più tensioni e si controlla il tempo che passa inesorabilmente.
Ecco, questa è la fotografia perfetta della donna che fa pma; mi ci ritrovo appieno.

Ma tutto questo groviglio di controlli cosa produce? Giova a qualcuno, a qualcosa, sulla qualità di vita personale e di coppia, sulla fertilità?
ha perfettamente ragione, serve solo ad esaurirsi, con la sensazione di essere un criceto dentro la ruota!

Certo che abbiamo bisogno di controllarci, è un modo per salvaguardare la nostra tenuta psicofisica e però c’è un modo adeguato per farlo e dobbiamo comprendere quando non è più così.
Ed allora sarebbe opportuno fermarsi un attimo, staccare la spina, considerare tutto ciò che con estremo impegno s’è fatto, reinvestire sulle cose positive e sugli affetti e sulle relazioni significative ed importanti che si vivono.
Ciò potrebbe rifavorire la creazione di uno “spazio” fisico e mentale più libero ed accogliente per questo tanto desiderato “ospite bimbo” che quando vorrà potrà trovare la “giusta” accoglienza.

Gli antichi greci sostenevano che curare il corpo senza curare la psiche non aveva senso; la civiltà moderna ha perso questa cultura e pensiamo che tutto debba essere ottenuto/saputo subito.
Mi prenderò cura di me e grazie di avermelo detto, ricordato.

Credo che le sue parole saranno preziose per le tante donne che passeranno qui.


Un caro saluto.
sono diventata madre della fantastica Matilde :)

DrGiovanniMicioni
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Re: Perdere il controllo

Messaggio da DrGiovanniMicioni »

Cordiali saluti anche a lei signora ed a tutte le donne e coppie che hanno, nonostante le delusioni, ancora voglia di desiderare e sperare nel loro progetto familiare.

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