Vediamo se stavolta ci ho preso

Adolescenza: i nostri figli stanno crescendo e noi ci troviamo di fronte a nuove sfide: primi amori, sessualità, studio, conflitti, scelte per il futuro, scontri, disagi. Questo è il posto in cui possiamo confrontarci, discutere, aggiornarci come educatori, genitori e figli.

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cibì
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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da cibì »

Ma lei non è adulta. Infatti ha le tipiche reazioni adolescenziali .
Ognuno deve trovare l'equilibrio nella propria coppia madte-figlio, come in una bilancia dove i piatti vanno un po' su un po' giù. Ci diamo del tempo?

Certo potevo non alzarmi, non sapete quante ho già assunto questo atteggiamento.
L'ho fatto perché andava a me e perché volevo cogliere l'occasione di dirle che si era comportata male senza farla sclerare.
I figli non sono tutti uguali. ;)

Cristina2
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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da Cristina2 »

giullia ha scritto:Cattiveria gratuita
Mancanza di rispetto

Avrei messo un grande enorme stop

Non si può, secondo me, impostare un "rapporto tra adulte" con queste premesse


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Infatti non stiamo parlando di rapporto tra due adulti

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Adri
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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da Adri »

E' una brutta gatta da pelare, anche perché se siete a questa modalità di relazione bisogna che qualcosa sia stato impostato male da lungo tempo. E' vero che il carattere incide, vero che l'adolescenza accentua certi atteggiamenti, ma la base di partenza è quella che fa la differenza. Credo che al tuo posto lavorerei su me stessa, come sta facendo Lore. Perché è vero che magari tua figlia è fatta com'è ma è anche vero che probabilmente le è stato permesso diventare così e questo dipende anche dal tuo modo di essere e non solo dal tuo modo di fare.
Io vedo che le cose nelle quali non ho ottenuto una buona risposta educativa, sono prevalentemente quelle su cui io genitore sono stata troppo servizievole, quelle su cui non ho consentito si formasse, quelle su cui mi sono sostituita, sulle quali ho accettato compromessi non considerandole importanti. Sono piccole cose, piccoli buchi eh, ma ci sono e non ho fatto né il mio né il suo favore. Soprattutto se li porterà dietro mia figlia, e in età adulta auto correggersi le costerà molta più fatica, se mai capisse di volerlo o doverlo fare.

A me nel tuo racconto ha colpito maggiormente il modo in cui racconti del panino, più che la reazione della ragazza. Di come l'hai fatto, del perché ci hai messo quello e quell'altro, dello zucchero che mancava e ultimo ma NON ultimo del modo in cui sei andata quasi a giustificarti di aver messo una sola fetta di pancetta.

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lore
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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da lore »

Adri ha scritto: Io vedo che le cose nelle quali non ho ottenuto una buona risposta educativa, sono prevalentemente quelle su cui io genitore sono stata troppo servizievole, quelle su cui non ho consentito si formasse, quelle su cui mi sono sostituita, sulle quali ho accettato compromessi non considerandole importanti. Sono piccole cose, piccoli buchi eh, ma ci sono e non ho fatto né il mio né il suo favore. Soprattutto se li porterà dietro mia figlia, e in età adulta auto correggersi le costerà molta più fatica, se mai capisse di volerlo o doverlo fare.
Sottolineo questo

Sono due anni che lavoro su me stessa con l’aiuto di una coach

Sto risolvendo situazioni dolorose della Lore bambina che hanno creato problemi alla Lore adulta.

Sono solo all’inizio. È faticoso, si fa un passo avanti e due indietro. Oltre che per me lo sto facendo anche per i miei figli perché se cambio io metto le basi per un loro cambiamento.
per aspera ad astra

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cibì
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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da cibì »

Grazie dei vostri interventi. Certo voglio lavorare su me stessa perché se cambia il nostro input cambia anche il feed back..
Infatti da scontri "testa-testa" in cui le cose sono dette urlando, vorrei passare ad altre modalità dove il messaggio arriva, ma soprattutto dare io un altro esempio. Che è sempre quello che alla lunga rimane.


Credo che più o meno inconsciamente tutte noi, nel nostro fare le cose mettiamo mille pensieri e sfumature. Un panino fatto da un genitore spesso non è solo un panino. E per lei il cibo è molto importante, scelto con cura, sempre oggetto di riflessioni a più ampio spazio. Tanto che stiamo cercando qualche percorso extra scolastico nel campo proprio per lei.
Se avessi fatto un panino per mio figlio maschio...ero certa che non avrebbe neppure guardato cosa c'era dentro. Ad ognuno le sue attenzioni.

In realtà mi considero un genitore "fermo", capace di tenere le decisioni, e non servile. Oltre al fatto che sono single e non ne ho il tempo, ma essendo molto autonoma io stessa, mi pare, mi pare, di avere lasciato autonomia, responsabilizzazione, senza perdere i punti fermi e i "no" che decidevo di volta in volta.

Teniamo conto che in casa manca il padre e che, a differenza del padre del primo figlio -che gli ha sempre sempre detto di non mancarmi di rispetto e non rispondermi anche quando io stessa eccedo o sbaglio - il padre della 15enne le ha anche instillato il mentirmi (!!), il prendermi in giro etc. Io ho sempre smascherato questi comportamenti tenendo il punto di altre modalità di "essere genitore".
Negli anni poi i figli sanno vedere coi loro occhi.

Con lei, sin da piccola, proprio per i nostri caratteri, è un tiro alla fune, un rapporto scoppiettante. Questa modalità si era delineata sin dall'infanzia e già da allora mi ponevo il quesito di trovare un modo per superare efficacemente il testa a testa.
L'ho trovato nel cercare di costruire una buona relazione, affettuosa, a cui lei tenesse, sincera e non invasiva, dandole corda, ma senza perdere la via, offrendo ricchezza di stimoli che seguissero le sue inclinazioni, ma anche dei "no" secondo i nostri parametri familiari. E con soddisfazione ho riscontrato che essendo lei molto provocatrice i "no" a volte difficili da tenere erano proprio quella sponda che le serviva.
Ci vogliamo bene e sappiamo dircelo, ma siamo entrambe esplosive. Io però ho 55anni ed ho imparato a convogliare la mia spontanea schiettezza, un po' meglio (non sempre).
Negli anni chi la conosce sa individuare la sua testardaggine unita ad una certa permalosità: un mix un po' arduo...per chi le sta vicino nei momenti hard. Dalla terza media tutto ciò ha incontrato l'adolescenza.
Ma è anche capace di recuperare, di lanciare segnali distensivi e questo lo trovo importante.

Se negli ultimi due anni gli urli hanno prevalso i nostri momenti di scontro, adesso sento, per noi, la necessità di cambiare registro.

Non mi reputo servile, essendo mamma single e lavorando a tempo pieno non me lo posso permettere, ma non lo sono neppure di carattere.

Adri...non è tardi. Forse è più difficile ora, ma non è tardi correggere alcuni nostri behaviour specie se ce ne siamo resi conto. Con mio figlio di 21... ancora ci sono spazi di cambiamento, siamo sempre in relazione coi figli, tutta la vita...

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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da giullia »

cibì ha scritto:Ma lei non è adulta. Infatti ha le tipiche reazioni adolescenziali .
Ognuno deve trovare l'equilibrio nella propria coppia madte-figlio, come in una bilancia dove i piatti vanno un po' su un po' giù. Ci diamo del tempo?

Certo potevo non alzarmi, non sapete quante ho già assunto questo atteggiamento.
L'ho fatto perché andava a me e perché volevo cogliere l'occasione di dirle che si era comportata male senza farla sclerare.
I figli non sono tutti uguali. ;)
Ah lo so che non è adulta
Era un commento al tuo messaggio precedente, dove dicevi di cercare un evoluzione di dialogo tra adulte con lei

Poi se a te è andata bene cosi e a lei anche... va bene! :)


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cibì
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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da cibì »

Leggi quello che intendevo: una modalità relazionale più adulta, tutta da costruirsi.

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Adri
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Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da Adri »

Cibì a leggere questo tuo ultimo intervento sembrerebbe non ci siano problemi di relazione. Però invece leggo che ci sono. Se un figlio una volta nella vita mi mandasse al diavolo non ci scriverei un post. Ma mi pare il secondo che scrivi sulle difficoltà di relazione con lei e sui suoi comportamenti sopra le righe. Io ne traggo la conclusione che questo sia il suo atteggiamento standard.
Qui devi decidere se c'è un problema o se non c’è, fa la differenza. Perché devi decidere se devi trovare la soluzione ad un problema o se stiamo solo amabilmente conversando di adolescenza. È ovvio che ciascun adolescente ha una serie di sfumature, non è bianco o nero. Però ad esempio trovo nei tuoi scritti che parli molto di te stessa, sei molto centrata, e forse questo attribuisce a quello che fai una importanza eccessiva in funzione di te stessa e non di lei.
Provo a spiegarmi diversamente: se nel fare un panino ci metti così tanto significato, Per come lo hai fatto, levando la crosta dura, ricordandoti che lei a volte non vuole la pancetta, avendo ben chiaro che non potevi neanche farle la tisana, portarlo nella sua camera mentre ancora dorme, ecc ecc stai caricando il cazzo di panino con 1000 significati affettivi e di (tua) autostima. Poi la stronzetta quindicenne viene a svegliarti sgarbatamente per rifarle il panino, e tu ovviamente lo vivi come una mortificazione, alzandoti per rimediare, correndole dietro per avere risposte, giustificandoti perché hai fatto il panino in quel modo, quando avresti solo dovuto dirle di aprire il frigo e metterci quello che le pareva, o in alternativa aprire tu il bidone dell’immondizia buttarci dentro il panino del cazzo visti i modi. Il tutto senza urlare e senza incazzarti ma anche senza eccesso di mortificazione. Secondo me sarebbe stato molto più efficace.
Perdona se ho volutamente usato un paio di brutte espressioni volgari, l’ho fatto proprio per ridimensionare la questione. Secondo me a scuola ha levato due delle tre fette :lol: ;)

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cibì
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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da cibì »

:D
Difficilissimo entrare nelle dinamiche familiari altrui, mi rendo conto. Provo a risponderti.

<tu ovviamente lo vivi come una mortificazione, alzandoti per rimediare>

Non ero mortificata affatto.
Ho capito bene che era uno scazzo suo.
Mi sono alzata perché ero ben sveglia (se fossi stata stanca avrei dormito) e ci tenevo che, per una volta, andasse a scuola con qualcosa, poi perché mi aveva chiesto di rifarlo, pur se in malo modo era sempre una richiesta. Ho colto la provocazione rispondendo, secondo me, con stile. :D . Chiaro che ognuno di voi da diverse letture, perché le dinamiche tra due persone sono uniche ed irripetibili. C'è tutto un vissuto dietro che non si riesce a riassumere.


<correndole dietro per avere risposte, giustificandoti perché hai fatto il panino in quel modo>
Non mi sono giustificata affatto, o almeno non era questo il mio sentimento. Non le sono corsa dietro. Solo alla riconsegna del panino modificato :lol: le ho spiegato il perché della scelta che a lei pareva incomprensibile, perché noi usiamo fare riflessioni sulle scelte dei cibi e degli abbinamenti.

<...quando avresti solo dovuto dirle di aprire il frigo e metterci quello che le pareva> Già sperimentato, "dà gusto"li per li perché come genitore ti pare di affermare il suo errore, ma poi i modi arroganti proseguono. Ho agito così per tentare una via più...efficace. Infatti poi mi ha detto grazie, riconoscendo il mio gesto.


<o in alternativa aprire tu il bidone dell’immondizia buttarci dentro il panino del cazzo visti i modi. Il tutto senza urlare e senza incazzarti ma anche senza eccesso di mortificazione.>
Come sopra, strade che ho già battuto. Servono, pare, lì per lì, perché ribadusci coi gesti che sei stata maltrattata, ma non costruiscono, non creano un ponte, non insegnano. (Almeno per ora questo è il mio vissuto)

Si, ho parlato di me in primis perché non posso scrivere la sua versione, e perché cerco di spiegare la mia azione, il mio vissuto, i miei sentimenti, visto che a molte sono parsi incomprensibili.

<Io ne traggo la conclusione che questo sia il suo atteggiamento standard. >
Da un paio di anni, coincidenti l'adolescenza e le mestruazioni, abbiamo avuti più scontri e ribellioni del solito. Per cui lo considero un comportamento frequente, ma anche di passaggio.
Per fortuna non ci sono solo scontri.
La crescita dei figli ci mette di fronte a sfide sempre nuove e chiede nuove strategie. Negli scontri ho spesdo reagito con durezza, rottura o urlando io stessa.
Non sono mai stata gordoniana, per il semplice fatto che non ho mai letto nulla, ma la lettura di un post recente mi ha fatto "click" nella testa. Sai quando provi, cerchi, pensi....e ti pare di avere trovato qualcosa utile per te in quel momento?
Sono una neofita, ma mi sento stimolata a usare questi messaggi in prima persona.

Ognuna di noi avrebbe usato parole diverse, sfumatire diverse, avuto una reazione diversa, ma quale delle nostre possibili scelte sarebbe stata efficace coi nostri figli?
Questa riflessione volevo stimolare.

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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da smilla »

infatti hai stimolato riflessioni interessanti. Concordo con te che spesso il 'muro contro muro' è controproducente, si ottiene be poco, quasi solo il riconoscimento dei nostri sentimenti calpestati. Sacrosanto farli notare, non con un atteggiamento troppo rigido da 'lesa maestà'.

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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da Lora »

ciò che succede intimamente in ogni relazione è difficile da spiegare e a volte non si ha nemmeno tanta voglia (proprio perché è "intimo"), ma quando si sente che è il momento di cambiare rotta, per me significa che si è arrivati a un punto che rischia di segnare negativamente il rapporto e le personalità per diverso tempo a venire.
Quindi, se da una parte non sono d'accordo con l'alzarsi dal letto per rimediare a un presunto errore, con le modalità descritte (e concordo con SB) dall'altra credo che quel momento "choc" può essere proprio ciò che innesca una riflessione anche dall'altra parte, anche se per una volta il prezzo da pagare è abbassare un minimo le difese.

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cibì
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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da cibì »

Qualcosa è cambiato.
In questi gg in un paio di occasioni in cui la tigre stava per saltare fuori, ho mantenuto la calma sempre ribadendo: "Se devi dirmi qualcosa avrei piacere che non usassi quel tono". E non vi è stata esplosione.
Stanotte poi è stata male, mi ha chiamato, scusandosi poi di avermi svegliato, e poi chiedendomi di sdraiarmi vicino a lei ...finché non è riuscita a riaddormentarsi. Cose cosi cmq accadevano anche prima.
Finché ecco che oggi siamo uscite e mentre eravamo sedute al bar mi dice: "Mi ricordo che uno o due anni fa litigavano tutti i giorni, quando ero alle medie".
Io certamente sbagliando, sento il bisogno di stemperare quel visduto: "Tutti i giorni? Tutti i giorni no dai, ma certo è stato un un periodo difficile diciamo.." e cito la proff. di italiano delle medie che le ha fatto vedere i capelli verdi. La prendo un po' larga.
"Ci penso spesso", mi fa.
Io son presa proprio alla sprovvista, e anche un po' distratta, mentre ci stavamo anche alzando per entrate in uno store e non ho saputo dire altro che tornare sulla prof di allora: "Certo però vi ha preparato bene!". Anziché chiederle altro.
Lei dice: "Non ho studiato per tutta la prima superiore!!". Ed io: "E infatti non so quanto sia stata utile tutta quella fatica".

Lo scambio finisce lì, mentre la nostra attenzione cade sugli oggetti dello store.
Devo fare più attenzione a non bloccare sul nascere inizi di conversazione.
Mi ha preso alla sprovvista questa confidenza, e credo che senza un mio "cambio" di sottofondo umorale questo suo ricordo non avrebbe trovato il terreno per uscire.
Anche qui, devo migliorare.
Cosa avrei potuto dire?
Forse...: " Ti ricordi per quali motivi litigavamo?". "Cosa ti ricordi di quel periodo".
Quasi quasi al momento giusto...glielo chiedo.

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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da Lora »

da parte sua è stata una bella apertura, peccato non aver avuto modo di coglierla. Non eravate in un momento problematico, quindi ne poteva uscire una bel confronto, lei ha lanciato un amo ed era l'occasione per partire da quel periodo e arrivare a parlare di come siete e di dove siete ora.
Ha detto che ci pensa spesso.. ripartite da lì.

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cibì
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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da cibì »

Oggi in un momento di buonumore e condivisione (abbiamo visto una serie insieme, preso un Thè che lei aveva preparato) ad un certo punto mentre ero in piedi e lei seduta ha allargato le braccia in gesto di ricevere abbracci, così ho approfittato per sbaciucchiarla e tornare su quello che aveva detto.
"Allora... ti ricordi che litigavano tutti i giorni alle medie? "
"Si litigavamo sempre"
"E ti ricordi perche?"
"Mi facevi arrabbiare e io facevo arrabbiare te, e la Xxy (prof terribile) faceva arrabbiare tutte e due. E te mi sgridavi e mi dicevi sempre -studiaaa!!-"
"Oh la mia ciccina...e cosa pensavi?"
"Niente mamma dai..."

Fine scambio verbale.

Che difficile.
Ho chiesto qualcosa, ma Gordon mi sa che c'è entrato poco.

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Re: Vediamo se stavolta ci ho preso

Messaggio da Adri »

cibì ha scritto:e cosa pensavi?"
"Niente mamma dai..."

Fine scambio verbale.

Che difficile.
Ho chiesto qualcosa, ma Gordon mi sa che c'è entrato poco.

Mia figlia risponde così quando si accorge che la conversazione non è spontanea ma guidata al fine di tirarle fuori qualcosa. Tronca, si sottrae.

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