i giorni in TIN

Quella della nascita pretermine è un'esperienza che segna molto durante il ricovero che può essere più o meno lungo dopo il parto. Qui potremo parlare di post dimissioni, gli appuntamenti di follow-up che scandiscono la crescita dei nostri cuccioli e ovviamente anche noi mamme.
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aleda
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i giorni in TIN

Messaggio da aleda »

Vi va di raccogliere qui le vostre esperienze direttamente collegate a quei lunghi giorni in terapia intensiva?

com'erano organizzati i vostri reparti? (quanto tempo potevate stare con i piccoli? facevate la marsupio terapia? com'era organizzata la raccolta del latte materno?) com'era il rapporto con il personale?

e poi... incubatrici, saturimetri, monitor ecc ecc

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aleda
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Re: i giorni in TIN

Messaggio da aleda »

Nella clinica pediatrica di Cagliari, di cui metto il link: http://www.patologianeonatalecagliari.it/

gli orari di visita sono dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 20.
prima di potersi avvicinare alle incubatrici si passa naturalmente in una zona filtro dove bisogna indossare camice sterile, copriscarpe, cuffia ed eventualmente mascherina ed eseguire il lavaggio sociale delle mani molto accuratamente.

La struttura di Cagliari è a dir poco fatiscente per l'importanza del reparto e il lavoro delicatissimo che nonostante tutto il personale riesce cerca di svolgere al meglio.

Non c'è lo spazio nè gli strumenti per fare la marsupio-terapia.

Il latte materno può essere portato ogni giorno (se arriva entro le 10 del mattino viene congelato subito e quindi può essere dato al vostro piccolo nell'arco di 24 ore) al lactarium, al piano terra della clinica, dove subisce un trattamento di congelamento per eliminare eventuale carica batterica. Le riserve sono però esclusivamente personali non c'è la possibilità di donarlo purtroppo! Io ne avevo in giacenza tantissimo e l'avrei volentieri lasciato per altri bimbi, invece me lo sono dovuto portare via alle dimissioni altrimenti sarebbe stato distrutto.

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mildred
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Re: i giorni in TIN

Messaggio da mildred »

Bella idea Aleda :D.


I miei nanetti erano in Mangiagalli, a Milano, qui http://www.mangiagalli.it/ita/guida_genitori/guida.htm.

Il reparto TIN è diviso in 3 zone: TIN, Post-Intensiva1 e 2 ed infine Patologia Neonatale Intermedia. Le prime 2 aree sono altamente . C'era una sala d'attesa, una stanzetta relax genitori (che purtroppo non tutti gli ospedali hanno) e anche una sala attrezzata per l'allattamento con tiralatte. Per i genitori inoltre c'era la possibilità di acquistare buoni pasto a prezzo agevolato ed utilizzare la mensa dell'ospedale.
C'era poi la possibilità, per le mamme dimesse, di restare in ospedale in stanze apposite, in modo da non dover forzatamente tornare a casa dopo le dimissioni.

Ogni 2 settimane c'erano incontri informativi dove veniva illustrata l'organizzazione del reparto e presentato il personale. Inoltre c'era sempre a disposizione una psicologa per aiutare i genitori in difficoltà.

Gli orari di visita variano a seconda del reparto: per i genitori nella TIN dalle 8.30 alle ore 9.00, dalle 12 alle 13 e dalle ore 15 alle ore 24.00, mentre nella Patologia Neonatale-Terapia Intermedia l'orario di visita genitori è dalle ore 8.30 alle ore 9.00 e dalle ore 11.45 alle ore 24.00.

Dalla Post-Intensiva di poteva fare Marsupioterapia, se le condizoni del bimbo lo permettevano (con Andrea ho potuto poco perchè ha tenuto la mascherina C-PAP 3 settimane).

Il rapporto col personale era ottimo: tutti molto competenti ed anche disponibili, specie le infermiere che pur essendo giovanissime erano molto tenere coi bimbi e se li coccolavano parecchio. Io ne ho trovata una un po' pazzerella che mi ha suggerito di fare marsupioterapia in tandem. Io nemmeno sapevo che si potesse. Poi erano ben disposti a spiegare cosa facessero i vari strumenti, cosa significassero i valori dei monitor e come si potesse cambiare il pannolino senza aprire tutta l'incubatrice, come pesarlo e come allattare col sondino.

La raccolta del latte materno era molto ben organizzata. L'opedale metteva a disposizione tiralatte Medela di vari tipi e tutto l'occorrente per sterilizzare e conservare il latte, nonchè una mini borsina-frigo che mi è stata utilissima per l'avanti-indietro. L'unico problema è che era piccola e tutto il latte dei gemelli non ci stava :D. Purtroppo in questo ospedale non sono organizzati per la donazione del latte materno; su Milano che io sappia solo la Macedonio Melloni è organizzata. Suggeriscono comunque di congelare il latte eccedente etichettandolo con data e ora per utilizzarlo per emergenze o futuro allattamento.

Incubatrici, saturimetri e monitor me li ricordo dovunque e preferirei dimenticarmeli. Mi sento ancora i bip nelle orecchie
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tenace
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Re: i giorni in TIN

Messaggio da tenace »

mildred ha scritto:Incubatrici, saturimetri e monitor me li ricordo dovunque e preferirei dimenticarmeli. Mi sento ancora i bip nelle orecchie
tu pensa che l'inverno scorso quando in un paio di occasioni li ho portati in pediatria per bronchiolite, alla vista del saturimetro nel piede volevo svenire...
quando erano ricoverati a volte i monitor suonavano anche per allarmi relativi ad altri apparecchi (per avvisare le infermiere che si trovavano in un altro box) e quando ho capito questo particolari ogni volta che un monitor dei miei suonava speravo sempre fosse di qualche altro bimbo, e subito dopo mi sentivo sporca per aver pensato questo, come se volessi augurare del male a qualche altra creatura... :(

cmq. io posso dire che anche nella mia struttura le infermiere erano quasi mamme, trasmettevano amore e non solo cure. I pediatri (tranne una odiosa di cui ho parlato nel post delle frasi da ricordare) sempre disponibili. Ma una nota dolente è rappresentata dall'assenza di supporto psicologico per le mamme. Molto grave a mio avviso, perchè tutte ben sappiamo che scossoni si ricevano in questi frangenti...

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Re: i giorni in TIN

Messaggio da valy65 »

La mia esperienza risale a dieci anni fa, non so se ora l'organizzazione è cambiata.
Tre zone: intensiva, semintensiva, dimissioni.
Il pasaggio dall'intensiva alla semi era una festa, quando poi ci hanno trasferito nelle cullette normali abbiamo comprato la carrozzina!

I monitor, i campanelli, i grafici, la cpap, cannule...avevamo imparato tutto, usavamo una terminologia precisa e le infermiere ci parlavamo come a persone competenti.

Le infermiere sono state un tesoro, ma davvero, ho il ricordo di un reparto ricco di umanità, avevano sempre una parola cara per me, soprattutto quando la situazione si è fatta molto seria.

Ho il ricordo del pomeriggio più brutto, ho tenuto in braccio un bambino quasi senza vita, quando si è decisa la trasfusione e io sentivo intorno a me il calore di quelle persone.

Gli orari all'inizio,in intensiva praticamente non c'erano: ci facevano uscire solo per la terapia e poi passavo tutto il tempo lì. Poi hanno messo degli orari ma ora non li ricordo.

Ragazze, mentre sto scrivendo è tornato mio figlio da una festa, l'ho guardato e ho pensato al passato di cui sto scrivendo e mi sono venute le lacrime agli occhi. Il mio dolore più grande è ora la mia gioia.
Vi lascio e mi faccio raccontare la festa

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Re: i giorni in TIN

Messaggio da mildred »

tenace ha scritto: Ma una nota dolente è rappresentata dall'assenza di supporto psicologico per le mamme. Molto grave a mio avviso, perchè tutte ben sappiamo che scossoni si ricevano in questi frangenti...
Si, è davvero molto grave perchè si è catapultati in un mondo del quale non si immaginava nemmeno l'esistenza senza nessuno strumento di supporto. Io mi pento ancora di non averne usufruito.

Valy un bacio.
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Re: i giorni in TIN

Messaggio da newmoon »

Il mio era in TIN al Buzzi...direi piu' o meno come ha raccontato Mildred in Mangiagalli,orari dalle 9 alle 21 mi pare,con chiusura dalle 13 alle 14(per via del cambio turno dei medici/infermieri).Noi ci siamo trovati benissimo(per quanto possa essere possibile trovarsi bene in una TIN),personale molto qualificato e disponibile,supporto psicologico presente.
polpettina giugno 2004,conan gennaio 2008

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Re: i giorni in TIN

Messaggio da minette »

I miei bimbi sono stati in TIN alla clinica universitaria di Via Ventimiglia a Torino per 40 giorni, prima in terapia semi-intensiva e poi in terapia minima (c'è anche la intensiva, ma non ci sono mai stati). Il reparto è nuovo e bellissimo, pulito e organizzato, non c'era orario di visita per i genitori perchè forniscono una tessera magnetica per l'accesso e si può andare quando si vuole, anzi incoraggiavano ad andare il più spesso possibile. So che c'erano buoni pasto per le mamme, ma io non ne ho mai usufruito perchè ho la fortuna di abitare a 500 metri dall'ospedale e in ogni caso io non li ho allattati. Lì comunque c'è anche la banca del latte, cioè del latte materno che le mamme donano quando ne hanno troppo. Trovo che sia una cosa bellissima. Quando ci sono stati i miei bimbi il reparto era diretto dal prof. Fabris (che è anche il nostro pediatra) che è una persona MERAVIGLIOSA, ma tutto il personale era assolutamente all'altezza. Ho visto curare e trattare con amore bimbi minuscoli che avevano enormi problemi, mentre i miei in realtà sono rimasti tanto in TIN solo perchè erano pigri ad imparare a succhiare dal biberon e in ogni caso dovevano raggiungere le 36 settimane. Non ho mai sentito bisogno di supporto psicologico perchè sapevo fin da subito che facilmente sarebbero nati prematuri, essendo in due ed essendo io diabetica, quindi con una gravidanza a rischio. Ho vissuto tutto abbastanza serenamente, anche se ho ben impressi tutti i rumori della TIN, allarmi, campanelli e via dicendo. Non è comunque un ricordo angosciante, e ancora oggi lo racconto ai miei bimbi senza particolari "paturnie".
"sorridi sempre, anche se è un sorriso triste, perchè più triste di un sorriso triste è la tristezza di non saper sorridere"

Gg74
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Re: i giorni in TIN

Messaggio da Gg74 »

La mia piccola e' stata 19 giorni al reparto di neonatologia del s. Eugenio di Roma, perché nata piccola anche se a termine. Respirava da sola, quindi non e' stata in terapia intensiva ma in incubatrice insieme ai bimbi nati a termine. Noi mamme potevamo entrare in reparto quando bisognava allattare i piccoli, tre volte al giorno, mia figlia non si e' attaccata al seno ma invece di confortarmi molte infermiere mi dicevano che era colpa mia. Ogni giorno entravo in reparto e guardavo la tabella del peso, quei giorni non li dimenticherò mai.... Mi sarebbe servito un supporto psicologico per affrontare meglio quei momenti.

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