la dislessia nella vita quotidiana

Crescere i figli e lasciar crescere noi come genitori... non è facile, soprattutto quando diventano adolescenti! Parliamo anche di scuola, tra genitori ed insegnanti.

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Hege
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la dislessia nella vita quotidiana

Messaggio da Hege »

Emma, quasi 10 anni, e' chiaramente dislessica: scambia le lettere b-d e e-a (e fu cosi' che io scoprii che se giri una 'e' diventa una 'a'). per fortuna non ha problemi con la direzione di lettura delle parole (che diventa drammatico sopratutto in inglese), e sta imparando una serie di trucchi per controllare che la parola che ha letto e' quella giusta. Legge benino, sia in italiano che in inglese (un po' meno il norvegese, li' e sui libri per bimbi di 6-7- anni), ma la lettura per lei richiede talmente tanta concentrazione che si stanca presto e quindi non "divora libri" ma legge un capitolo alla volte prima di andare a letto. Non aiuta certo il fatto che e' ipovedente, ma non e' neanche il fattore che da piu' problemi in questo contesto

Per noi lo sforzo maggiore e' stato quello di comprendere il problema, tanto e' che mio marito la credeva pigra e basta a 6-7 anni, poi i segni erano talmento tipici, che l'ho fatto capire che non era questione di buona volonta o impegno.

A scuola ve bene, perche' alla steineriena non si basano unicamente sulla lettura, ma fa un sacco di attivita' che stimolano altre aree del cervello, e quindi, a parte l'ortografia non ha problemi. Ovviamente pero', ha scelto la matematica e musica come materie preferite.

Per non frustrarla e basta con la letteratura, alterniamo cose che legge lei a libri su CD, perche' voglio che lei apprezzi la lingua e la ricchezza linguistica senza che sia sempre uno sforzo. E adora i libri che ascoltiamo in macchina e qui a casa.

Volevo scambiare un po' con chi ha bimbi con lo stesso problema come li vivete, quali sono le piccole accortezze che fate per aiutarli/vi, e come vivono la scuola.

Hege
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Messaggio da Hege »

ma nessuno ci convive?
cosiderando che 5-12 % della populazione avrebbe dislessia in qualche grado, mi sembra strano che io sia l'unica a sentire il problema...

Lora
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Messaggio da Lora »

Hege, non ho alcuna esperienza con la dislessia, nemmeno nella cerchia dei conoscenti.

ceci74
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Messaggio da ceci74 »

anche io sulla dislessia non ho esperienze, ma viene seguita? No, perchè almeno qui in Italia, se un bambino è dislessico, a parte avere diritto al sostegno, ma più che altro per aiutare col metodo, so che, quando si è più grandi, si ha diritto a tempo extra nelle prove d'esame e altri tipi di agevolazioni per questo tipo di problema.
Mi dispiace di non poterti essere più utile.

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Messaggio da rossmarghe »

Io ho un'amica insegnante di sostegno che ha lavorato con ragazzi dislessici. Mi diceva tempo fa che ci sono dei programmi per il computer con i quali si possono scannerizzare le pagine dei libri, il programma può leggere e può sottolineare la parola chiave. Non ricordo il nome del programma, glielo posso chiedere se ti interessa. Qui in Italia pare che siano passati dall'ASL (meglio non dare niente per scontato, in questo mondo così confuso... :? ) per chi ha la certificazione di dislessia.
resistere quando tutto sembra perduto... puntare i piedi e stringere i denti quando anche la montagna sembra crollare sotto i piedi, questo è quel che conta.

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Messaggio da Lora »

ceci, qui in Italia è ancora difficile che le si dia la giusta importanza e che venga certificata a tempo debito, senza che i bambini debbano prima essere per anni etichettati come svogliati, pigri, indisciplinati.

Giusto ieri sera ripensavo al post di Hege, e mi sono venuti in mente episodi raccontati da conoscenti (quindi comunque non esperienze dirette) proprio relativamente a questo.

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Messaggio da Donatella »

Non so Lora... dipende dalle insegnanti... ce ne sono di molto attente anche a riconoscee subito il problema.

Hege mai, è una diagnosi tua o hai sentito degli esperti? Perchè anche io a un certo punto alle elementari mi ero fatta l'idea che Paola fosse dislessica poi ne parlai con le insegnanti e mi dimostrarono il contrario. Perchè se lo è davvero, anxche io pebnso che avrebbe bisogno di un vero supporto e non solo dei genitori attenti!
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Messaggio da luthien »

ciao hege!
anche io ho la stessa domanda di dona, la diagnosi è casalinga o certificata?

io ho fatto fare a filippo tutta la serie di test previsti ed è risultato non dislessico ma disgrafico e con altri disturbi più lievi dell'area percettivo\visuale (in parole povere non percepisce con immediatezza nè tanto meno sa memorizzare o replicare uno schema o un disegno complesso...)

a scuola ancora non so per quanto avrebbero nicchiato, ora li abbiamo informati e terranno le difficoltà di fil nella giusta considerazione (ci premeva non lo classificassero come svogliato e\o disattento)

margherita, stessa scuola ma due anni dopo, ora in prima è stata inserita con tutta la classe in un progetto per la scoperta in età precoce di soggetti potenzialmente dislessici. visto che la dislessia si certifica in terza elementare non so cosa sperano di trovare, ma comunque che ci sia per lo meno ATTENZIONE al problema mi sembra già un passo avanti.

noi nella vita quotidiana non abbiamo grosse difficoltà. tranne dover prendere una dose di calmante prima di fare i compiti con lui. perchè fà degli errori che veramente minano il mio già precario equilibrio.
stiamo cercando di farli più in fretta e più gioiosamente possibile, insistendo invece ogni qual volta troviamo qualcosa che gli riesce bene o facilmente.

durante l'estate abbiamo studiato un pò seguendo il metodo Rapizza e le maestre dicono di aver trovato dei buoni miglioramenti...
un abbraccio
fl.

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stell
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Messaggio da stell »

la mia esperienza mi porta a essere d'accordo con lora e luthein.
Purtroppo anche da noi si perde del tempo prezioso e le certificazioni vengono fatte almeno dopo il primo anno ( e questo vale anche per la disgrafia e la discalculia).........
magari ce ne fossero di progetti per scoprire queste difficoltà.......
luthein , hai sollevato una mia curiosità, ma questi progetti li portano avanti le insegnanti o degli esperti esterni?
ora non c'è più tempo ma mi piacerebbe per l'anno prossimo creare un progettino ad oc se questo fosse di mia competenza perchè lo ritengo davvero utilissimo solo che non ci ho pensato.......

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Messaggio da luthien »

è stato proposto dallo psicoterapeuta che collabora con la scuola ed accettato da insegnanti e scuola. siamo nel primo anno di sperimentazione.. vedremo...

ceci74
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Messaggio da ceci74 »

invece nel nostro istituti comprensivo, fin dalla prima elementare, chieodono il permesso di far fare ai bambini dei test consigliti da esperi della asl, per iniziare a monitorare la presenza di dislessia. Fra l'altro il bimbo seguito per dislessia nellanostra scuola, lo è fin dall'anno scorso, che era in prima, ma non so come se ne siano accorti

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Messaggio da luthien »

i primi segnali, a volerli guardare, credo si possano cogliere fin dalla materna....

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Chiara
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Messaggio da Chiara »

sì, ma la dislessia e la disgrafia non si possono certificare prima della fine seconda/inizio terza appunto perchè sono legate alla parola scritta, letta, decodificata

molti bambini che sembrerebbero dislessici in prima, o che non hanno ancora imparato a leggere, poi si riprendono completamente in seconda. E' considerato normale imparare a leggere in seconda e non in prima.

Nella mia esperienza quotidiana l''awareness' per il problema dislessia è elevata, parecchie colleghe che insegnano lingua hanno seguito corsi specifici, al minimo dubbio si fa osservare il bambino/a dalla psicopedagogista, il computer in classe è prsente se c'è un bambino dislessico, come pure usare i programmi di supporto o le registrazioni delle lezioni da riascoltare a casa. E ci stiamo ponendo sempre di più il problema delle dislessie vere o presunte nell'italiano come seconda lingua.

ho avuto e ho tuttora diversi alunni dislessici e tutti, nella vita quotidiana, non avevano problemi particolari.

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Messaggio da luthien »

ciao chiara.
che vuol dire "ci stiamo ponendo il problema delle dislessie vere o presunte nell'italiano come seconda lingua"?

p.s. auguri, piuttosto.

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Chiara
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Messaggio da Chiara »

Vuol dire che ci sono sempre più bambini stranieri che sembrano dislessici, ma per i quali l'italiano non è la lingua madre. Il meccanismo non ci è ancora chiaro, da un lato c'è la voglia di aiutare, ma non è detto che l'aiuto sia classificandoli come dislessici - perchè il più delle volte si tratta di portare pazienza, il cosiddetto 'periodo del silenzio' nell'apprendimento di una seconda lingua ha il suo peso.

Aggiungo che, purtroppo, in Italia riguardo alla dislessia c'è una forte corrente 'negazionista' - quella di insegnanti vecchio stampo e vecchio stile che sostengono che non si tratti di un disturbo dell'apprendimento, ma solo di pigrizia e mancanza di volontà, e che qualunque buon insegnante motivato, possibilmente unico, donna e nubile :mah: possa rimediare con successo alla cosa. Per di più, questa fazione contrasta con forza i tentativi di test, generalizzati o meno, con la scusa di non voler psicologizzare i bambini, o peggio inquadrarli in un disturbo che per loro, appunto, non esiste. E la cosa spesso è gradita ai genitori, che si sentono rassicurati e cominciano a dire 'ah beh anche io ero così da piccolo'.

Qualcuno che ha detto 'io i dislessici li guarisco tutti' l'ho conosciuto anch'io. Vi lascio solo immaginare quanto pericoloso possa essere un approccio del genere.

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