Mio figlio, a 8 anni come un adolescente (lunghissimo)

Crescere i figli e lasciar crescere noi come genitori... non è facile, soprattutto quando diventano adolescenti! Parliamo anche di scuola, tra genitori ed insegnanti.

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Cross65
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Mio figlio, a 8 anni come un adolescente (lunghissimo)

Messaggio da Cross65 »

Torno, ancora una volta, a parlare di Ivan.
E' sempre stato uno scoglio... permettetemi ancora una volta di confrontarmi, non so più come prenderlo.
E' un bambino veramente particolare. Fa dell'originalità la sua bandiera, il suo stile di vita. Ha afferrato da tempo che "andare contro" è ciò che gli permette di distinguersi dagli altri.
Ha un carattere un po' ombroso, nelle foto non lo vedrete quasi mai sorridere. Non ama e non ha mai amato giochi "per la sua età". Tende ad annoiarsi di ogni situazione e a non trovare stimoli per tirarsi fuori dalla noia. Play station e computer i suoi interessi di sempre, da qualche tempo anche il calcio, non vissuto però come gioco di squadra, ma come strumento per far emergere (in potenza) virtuosismo ed eccellenza.
E' individualista, ma ha molti amici, spesso più grandi, e un notevole carisma, almeno a giudicare da come in genere tutti gli trotterellano dietro e stanno alle sue regole. Gli amici che si sceglie spesso sono stranieri, e non a caso, secondo me.
Già da tempo bada attentamente a come vestirsi, ama il look vagamente hip-hop-ragazzo di strada e fa delle vere scenate sul fatto di vestirsi in modo adeguato al clima (che poi non si ammali mai è un dato di fatto, ma è perennemente s-vestito).
A scuola va molto bene, direi che in un certo senso (velocità di apprendimento e di esecuzione) primeggia, ma è un disastro nell'ordine- in terza elementare ha una grafia illeggibile, da chirurgo adulto-, salta pagine, scrive con 10 penne diverse e matite spuntate, cancella e macchia i quaderni. E' geniale nel disegno, ha un tratto fumettistico, adulto, odia i colori. I suoi disegni sono esclusivamente in bianco e nero e di personaggi originali che lui inventa, con tanto di sceneggiature. Questo suo talento è stato notato anche a scuola, tanto che a lui fanno progettare i cartelloni e la grafica in generale.
E' uno strazio assoluto nel fare quei quattro compiti che gli danno il fine settimana. Il momento dei compiti è sempre di tensione, parte con le proteste e quello che potrebbe chiudere in 5-minuti-5 si trasforma in un'agonia di ore di proteste.
Insofferenza alle regole, insomma.
E poi, sempre le cose "da grandi"... gli piace la musica da grandi, l'hip-hop in particolare, di cui ascolta attentamente i testi e chiede spiegazioni se non afferra i concetti; la TV da grandi (film che spesso dobbiamo negargli); è attentissimo al telegiornale, specialmente alla politica interna, e ha schierato i vari politici in "quelli che dicono cose giuste" e "quelli che dicono cose sbagliate". La religione? In famiglia noi siamo agnostici; lui ha portato all'estremo questa nostra posizione ed è fieramente anticattolico, vi giuro, giustificando in modo razionale (a modo suo ovviamente) le sue posizioni.
Anche in questo caso, evidentemente, ha colto l'essenza anticonformista e dirompente del non essere cattolico, e se ne fa un motivo d'orgoglio personale.
Descritto così, lo ammetto, potrebbe sembrare ed è anche simpatico. Però... in famiglia è terribilmente difficile convivere con lui. E' oppositivo in tutto e per tutto. A volte penso che è un piccolo tiranno. Da sempre tratta a pesci in faccia la sorella, che è un vero gioiello di bambina. Odia uscire dal suo mondo (casa sua e il suo quartiere) e mille volte, per sfinimento, abbiamo preferito stare a casa o lasciarlo a casa piuttosto che farci rovinare le giornate con lui appresso. Mangia pochissimo e sempre e solo i suoi cibi-ossessione.
Eppure... sorpresa? Il suo punto debole, quello che per una volta lo fa sembrare quello che è, un bambino di 8 anni e non un adolescente annoiato e scontento, è che tutte le notti si sveglia, si alza e viene nel lettone da me. Abbiamo provato in tutti i modi a impedirglielo, a fargli dire qual è il problema, ma si fa prendere da crisi di pianto. Una volta a letto, mi si avvinghia come un polipo. Come se solo la notte, non visto da nessuno, si riconciliasse in qualche modo con una dimensione affettiva (il calduccio, l'abbraccio della mamma) che di giorno tende a respingere.
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cibì
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Mio figlio, a 8 anni come un adolescente (lunghissimo)

Messaggio da cibì »

D'istinto....e come dice il dottor Tasca:

"i probelmi della notte si risolvono di giorno"

In fondo è un bambino in crescita in un mondo difficile.
per un rapporto meno conflittuale tra voi e lui.

Forse solo il sentirsi accettato per quello che è:

uno starordinario bambino fuori dal comune,

che forse a volte, avrebbe tanto bisogno di sentirsi dire che è simpatico, dotato, straordinario, un "amore di bambino", proprio come magari sente dire della sorella.
Amalo per quello che è.
E non dimenticare di dirgli che gli vuoi bene, e che ti piace così com'è.
Ne ricaverei tanta gioia.
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Cross65
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Messaggio da Cross65 »

In parte hai sicuramente ragione, cibì.

La verità è che ho aspettative molto alte da questo bambino, perché ritengo che sia "particolare" in quanto "particolarmente dotato".

Il fatto è che lui risponde a queste aspettative tanto nel bene, quanto nel male. Per fare un esempio qualsiasi, con lui si deve pagare lo scotto delle domande su Hamas (ieri sera a cena: chiamando Hamas col suo nome 8O) con le rispostacce sparate a raffica, e sempre con l'ultima parola, quando una sua richiesta, magari assurda nel momento in cui è formulata, non viene soddisfatta.

E' come se fosse al contempo molto più maturo (intellettualmente) e più immaturo (emotivamente) della sua età.

Sul rapporto con la sorella, altro punto dolente. Ti assicuro che abbiamo dedicato molte più energie a lui che non a lei. Incoraggiamenti, gratificazioni, spesso dando la priorità a quello che lui preferiva, se c'erano punti di vista dissonanti. Proprio perché lei è una bambina "facile", disponibile, solidale, matura, perfettamente in pace con se stessa e col mondo che la circonda.
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cibì
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Messaggio da cibì »

Certo...delle belle montagne russe, emotivamente.

Ma probabilmente è proprio così: molto maturo (curioso, sfrontato), ma in fondo ha 8 anni (quindi immaturo, e ti sembra lo sia di più perchè in proporzione ..ci si aspetta sempre l'eccezionalità).

Deve essere sfinente per certi versi.
Non saprei proprio cosa aggiungere, se non che i figli ci spronano proprio a non ....accomodarci e ci fanno crescere sempre, anche qundo sarebbe comodo fermarsi.
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Cross65
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Messaggio da Cross65 »

Forse la domanda che volevo fare era:

un figlio così, è un figlio viziato?

Viziato nella misura in cui tiene sempre alto il livello di conflittualità, e quindi per smussare la tensione capita che si ceda per sfinimento?

Dunque, viziato = errore pedagogico = rimedio?
O è già troppo tardi?

Nella vita pratica, gli aspetti in cui ci condiziona di più sono due:
- le visite notturne nel lettone. Mio marito soprattutto non le sopporta letteralmente, per ragioni di spazio e di privacy. Le minacce a volte sortiscono qualche risultato effimero (domani ti sequestro la Play). Altrimenti, sono pianti sconsolati (del figlio).
- la resistenza parossistica all'uscire dai binari della "sua" personale quotidianità: vietato uscire per motivi legati alla gestione o al piacere familiare (spesa, shopping, cene fuori, visite da amici, normale management domestico). Misura adottata: sfinita dalle resistenze, lo/li lascio a casa da solo/i (ed esultante) per periodi di mezz'ora- un'ora massimo, e faccio la spesa al volo. La socialità la coltiviamo solo attraverso vere e proprie forzature e litigi con lui. Ogni spiegazione razionale sul nostro diritto di vedere amici viene respinta al mittente con un "allora lasciatemi a casa che io qui sto benissimo".
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cibì
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Messaggio da cibì »

Ah, ecco.

Ci penso su...
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Donatella
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Messaggio da Donatella »

Cross... mi sarò persa forse qualche passaggio leggendo velocemente, ma sinceramente non vedo il problema.
:)
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Cross65
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Messaggio da Cross65 »

Il "problema" è: come prendere un bambino così poco "classicamente" bambino? Come valorizzare le sue indubbie doti? Come tramutare in energie positive l'oppositività, tutta centrata attorno a lui, che il più delle volte regna in famiglia?
Personalmente, ma deve essere un limite mio, di fronte ad una personalità così particolare non riesco a cogliere il (sottile) confine tra la necessità della libera espressione di sè ed un permissivismo/debolezza che rischia di avvallare la sua tendenza al tiranneggiamento (leggi eccesso di egocentrismo).

Lo so, sono domande da dieci milioni di dollari. Ho scritto più che altro per confrontarmi con situazioni analoghe...

(mio marito direbbe: come farlo uscire una volta per tutte dal lettone??)
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cibì
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Messaggio da cibì »

Beh quello dai.....il mio a 12 anni e ogni tanto ancora si fionda ( ma io dormo sola ed ho + spazio).

Per il lettone sarei "tollerante" negli anni, perchè è altro secondo me il problema: la vosta autorevolezza genitoriale e la sua indipendenza, che ancora non può essere tale perchè ha solo 8 anni.

Mah...
Ho una filgia di 6 anni che già mi dice che "io non la comando" semplicemente perchè magari le dico..."è ora di vestirsi", per andare a scuola!! Quindi mi prefiguro cosa sarà a 8 anni.

Anche con lei, funzionano solo certe regole NON IMPOSTE ma ragionate (durissima).
Quindi propongo, anche con tuo figlio di arrivare a dei compromessi tra le aaprti: vuole i vestiti di marca? gode del fatto di essere figlio perchè usa i vs soldini, trova il piatto pronto, pulito, lavato? allora la vita di famiglia comporta doveri e piaceri (anche voi avreste + piacere di farvi le cose vostre anzichè cucinare, pulire casa, lavare panni, andare alle udienza, spendere soldi per i figli), ma la famiglia ed il bene che ci si vuole, comporta anche i il FARE cose insieme, anche se in quel momento si farebbe altro.

Per cui la domenica si sta insieme e si esce insieme: insomma barattare momenti di familgia con quello che la famiglia lascia fare a lui in fondo.
Usare comunque, valutate voi, la strada del ragionamento, altrimenti la vita in casa è una giungla dove ognuno fa quello che vuole.

Sapessi a volte come mi arrabbio io quando chiedendo un misero favore (cosa rara oltretutto) mi si risponde picche!! Urlo che anche io non ho voglia di preparare la cena, di sparecchiare...e che non è tutto dovuto!!!

A volte dico: "Invece di rispondere male (come stamattina mia figlia...) dovresti dire "grazie mamma che mi hai preparato la colazione" ":evil:
E' stata zitta.

Io spesso anche dichiaro che dobbiamo sforzarci tutti di rispondere in maniere + gentile, visto che ci vogliamo bene...e vedo che ascoltano questi appelli sinceri e a cuore aperto.
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Donatella
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Messaggio da Donatella »

Ma chi stabilisce cosa vuol dire essere bambino? Siamo tutti così preoccupati di bambini uguali, omologati che anzi un bambino che sa essere diverso e gli piace esserlo non mi sembra un problema. E per me non lo è neanche il lettone, sinceramente.
Il tiranneggiare sì, ma quello lo vedo come un fatto educativo, non di personalità. Lui ha il diritto di essere se stesso, voi quello di non farvi tiranneggiare... non so se riesco a spiegarmi...
Quello che non riesco a capire è l'oppositività nei suoi confronti? O è lui che si oppone... non mi è chiaro...

Cibì, concordo con la necessità di far comprendere com'è bello essere gentili l'uni l'altro... è che i modi dolci è bello che siano reciproci.
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cibì
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Messaggio da cibì »

Esempio: mio figlio a 12 anni ovviamente ha spesso i suoi impegni e non esce più insieme a me...

L'altro giorno lo passo prendere dal padre e facciamo un giretto insieme e mi fa: "Non mi porti MAI in giro mamma....".
Ed io: "Ma se non vuoi MAI venire!!!!".

Che dire, forse la verità sta nel mezzo...
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Cross65
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Messaggio da Cross65 »

No Dona, è lui che si oppone, si oppone per principio a tutto ciò che per lui rappresenta un bastone fra le ruote.
Prima si oppone, sempre e comunque, poi, se si prende la questione di turno mooolto alla larga e non lo si affronta di petto, può essere che si arrivi ad una soluzione, altrimenti sbotta, contesta, pretende, alza la voce, vuole avere l'ultima parola.
Per questo il titolo: questione ragazze a parte (è il re dei misogini) ;) mi sembra di avere in casa un quattordicenne con le paturnie: polemico e contestatore fino allo sfinimento. Se è così ora, mi chiedo, che conflitti potranno nascere nell'adolescenza??
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Messaggio da Lora »

Cross, leggendoti mi viene una considerazione (e farò unicamente supposizioni ipotetiche): tu ammetti le tue aspettative nei suoi confronti, e capisco che sia difficile non averne perchè è evidentemente un ragazzino eccezionale. Probabilmente è cresciuto compiacendosi di queste sue caratteristiche, delle doti che gli altri hanno sicuramente sempre notato e sottolineato. E' facile pensare di essere ciò che fa piacere agli altri, e arrivare a spingere allo stremo quei tratti caratteriali o di talento che ci contraddistinguono, e che gli altri apprezzano.
Finchè è stato piccino le sue doti erano un vanto per voi (non lo dico con accezione negativa, tutt'altro) ora che sta crescendo, ora che sta diventando importante la ricerca della propria individualità per attuare il normale distacco dai genitori verso l'autonomia, si trova ad un punto in cui quelle sue stesse caratteristiche in alcuni momenti gli si voltano contro. Come dire "io sono questo, ma non è più questo che mi si chiede di essere".
La notte si mette a nudo, e viene a cercare quell'approvazione che nel quotidiano sta traballando.
Non puoi cambiarlo, e anzi, dovresti fargli sentire che non hai nessuna intenzione di cambiarlo, che non gli chiedi di essere diverso. Allo stesso tempo riconsidererei gli spazi famigliari e avrei con lui atteggiamenti dove la relazione adulto-bambino sia più evidente. Sembra che si sia preso proprio questo ruolo di "grande", mentre gli renderei la libertà di essere piccolo, e questo vuole anche dire che tu e suo padre avete degli spazi che vanno rispettati e protetti. Lui può essere ciò che vuole (nei limiti della sua sicurezza ovviamente) ma non dovete essere voi a scansarvi per fargli spazio. Sembra, da quel che scrivi, che le rinunce che fate per non scontentarlo siano veramente tante.
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dodita67
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Messaggio da dodita67 »

ho trovato molte similitudini fra il mio bimbo (10 anni) e il tuo, infatti quando ho letto il titolo mi sono detta... ma và che ce n'è un altro di adolescente anticipato!!! eh eh!
A dire la verità lui ha queste cartteristiche le ha sempre avute fin da piccolissimo... super attivo, precoce nel parlare camminare ecc ecc, un bisogno di essere al centro dell'attenzione.. nel bene e nel male...., opposizione a tutto per principio e poi dall'altro lato un coccolone che appena può mi dice "ho bisogno di coccole", una sensibilità anche troppo sviluppata, un 'intelligenza sottile... Mah, che dirti, sicuramente è molto più "faticoso" dei suoi fratelli (ne ha due più piccoli), perché richiede un'attenzione continua, non solo la richiede ma la grida, non ne ha mai abbastanza! Poi va a periodi, certe volte è molto più tranquillo sereno, a volte, senza alcuna ragione apparente, è stanco, tirato, non gli va bene niente, ha dei piccoli tic nervosi. Non credo che ci sia una ricetta per farlo stare meglio in quei momenti, anche perché mi sono resa conto che è lui che deve trovare il modo di gestirsi emotivamente, noi possiamo solo ascoltarlo, stargli vicino ma non sostituirci a lui nella sua crescita. Forse è proprio come hai detto tu, molto avanti a livello intellettuale, ma molto in difficoltà con le emozioni, forse un po' sbilanciato chissà!!
A proposito di lettone, se vuoi ti dico il sistema che uso io per evitare che il lettone diventi territorio alieno (con tre bimbi, dovremmo uscire io e mio marito!) ogni tanto vado a dormire con uno dei tre, facciamo un po' di coccole, parliamo.. e poi tornano nel loro letto, magare i più piccoli si addormentano lì ma poi il papi li trasborda quando viene a letto. Così loro hanno la loro dose di coccole notturne (di cui vanno matti) e la mamma tutta per loro per un po' e noi abbiamo comunque salvaguardato l'intimità del lettone. Comunque questo messaggio è passato molto bene, perché anche il piccolino (3 anni) dopo un po' che ci coccoliamo ed è stanco, mi dice di portarlo nel suo letto perché vuole dormire!! un bacio se vuoi scambiare qualche altra opinione puoi scrivermi anche in privato.
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Messaggio da Cross65 »

Mah, da quando è ricominciata la scuola sembra un po' più tranquillo

La sera viene a letto con me e lì si addormenta, però poi, riportato nel suo letto, ci resta tutta la notte (l'incubo sono i periodi, ricorrenti, in cui si sveglia nel cuore della notte e si infila dalla mia parte, ed io mi trovo in mezzo fra lui che polipeggia e mio marito che sbuffa e si rigira come un'anima in pena).

A scuola evidentemente un po' si sfoga, anche se appena mette un piede fuori da scuola già sta chiedendo di passare il resto del pomeriggio con qualche amico..

L'unica cosa che resta sempre invariata, purtroppo, è il conflitto con Irene... forse è lì, e nella gelosia nei miei confronti, che va cercata la chiave di lettura dei suoi atteggiamenti più oppositivi e antipatici

Dodita, hai ragione, si assomigliano i nostri figli, a parte che il mio mai "si abbasserebbe" a dirmi di avere bisogno di coccole... pensa che fin dalla prima elementare è impossibile dargli un bacio in un raggio di 300 metri dalla scuola, perché si vergogna! E neanche nella sfera privata, purtroppo, ha manifestazioni fisiche di affetto, di slancio, a parte il rannicchiarsi contro di me a letto o sul divano.
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