la piccola del mio compagno

Dal disagio psicologico alle difficoltà psicoeducative: un team di esperte di formazione diversa e con esperienze professionali differenziate, cercherà di rispondere ai vostri quesiti e ai vostri dubbi.

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larpon
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la piccola del mio compagno

Messaggio da larpon »

La situazione è questa , il mio compagno ed io stiamo insieme ormai da due anni e conviviamo da uno , con mio figlio siamo stati , spero , bravi , in effetti possiamo dire di essere una famiglia , con Arianna invece è un gran casino . Lei non sa neanche che stiamo insieme , la sua mamma e di conseguenza il mio lui, non gli hanno mai parlato apertamente della separazione e di una nuova vita, facendola cadere in un vero e proprio baratro , nonostante la piccola si disperi e cerchi il padre che è sparito all' improvviso, nessuno fa niente per cambiare le cose ...
Il padre si è trovato in una situazione assurda, dove tutti gli vanno contro per la decisione presa , dove la moglie fa di tutto per non fargli vedere la figlia e non vuole assolutamente che la porti a casa e che veda noi , può solo andare a vederla un oretta o da lei o dai suoi ex suoceri ma non regge più perchè potete solo immaginare quante ne deve sentire e sopportare . Siamo andati dal mio avvocato che continua a dirgli di prenderla e portarla dove vuole e che non deve assolutamente dire a lei dove la porta ( questo perchè il suo non è riuscito proprio a tutelarlo , infatti il mio avvocato gli ha detto che quel ricorso non lo doveva proprio firmare perchè è contraddittorio )( premetto che il suo matrimonio è finito per le tante corna di lei e perchè gli gestiva la vita in un modo assurdo , vi dico solo che quando le parla al telefono , lo vedo spaventato , un' altro uomo , questa cosa cmq sta cambiando grazie a DIo )..La bambina va male a scuola si è chiusa nel dolore , un vero disastro ..ieri la zia di Ste , l' unica che lo sostiene ma che demograficamente è lontana ci ha raccontato che due mattine fa Ari è scoppiata a piangere che voleva il padre ma nessuno lo ha chiamato e pensare che ogni volta che è successo , sia di giorno che di notte lui è corso li ..era in una vera e prorpia crisi e abbiamo capito che succede spesso , hanno solo pensato a calmarla , credo ..come se lui fosse un perfetto estraneo ...Oggi voleva sfidare tutti e andarsela a prendere per portarla qui .... Premetto che io questa bimba l' ho incontrata un anno e mezzo fa un paio di volte , si è subito trovata benissimo con me , siamo stati attenti a non avere atteggiamenti strani e affettuosi per non metterla in confusione .Vi dico questa , quando ad un certo punto la piccola doveva far pipì il padre la voleva accompagnare in bagno ( in un centro commerciale )lei ha preferito me ...Ho visto una bimba triste una bimba con tanto bisogno d' amore , i suoi occhi ricordavano tanto quelli del mio, nel primo anno dopo l' adozione ..Stefano mi disse che lei è sempre stata così , che non sa abbracciare che è sempre triste ect ...chiaramente ho pensato e detto che con quella figlia avevano fatto un casino .....figuratevi ora , non oso neanche pensare chi mi troverò davanti ...Come mi dovrò comportare cosa diciamo ad una bimba che entra in una casa piena di calore , piena di nostre fotografie ? é la cosa giusta ? Come possiamo aiutarla ?
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martamaria
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Re: la piccola del mio compagno

Messaggio da martamaria »

Sai,io comprendo perfettamente le tue buone intenzioni,però forse lui si tira dietro il vissuto precedente. con la ex appare spaventato? Forse è un uomo che si appoggia e alla fine subisce le conseguenze della propria dipendenza. Io credo che dovrebbe imparare a gestire da sè le proprie cose. Come mai siete andati dal tuo avvocato? come mai lui non si è attivato da solo? Se la ex-moglie gli impedisce di stare a lungo con la figlia,credo dovrebbe in primis cercare di ottenere di stare più a lungo con lei,non per forza farla entrarein un'altra famiglia.O meglio,in un secondo tempo sì,potrà giovarsene di sicuro,però prima di tutto dovrebbe coltivare il loro rapporto personale. Forse anche la madre accetterebbe più positivamente che si vedessero da soli. Comprendo bene che tu ti senta intenerita da questa bimba ma non assimilarla al tuo. Lei non è sola,ha una madre e un padre e di loro ha bisogno. Hai detto che state lavorando sul suo atteggiamento. Forse dovrebbe lavorarci da solo. Forse dovrebbe capire perchè quella donna lo faccia sentire così "piccolo" e reagire a questa cosa. A volte aiutare qualcuno significa mettersi da parte e incoraggiarlo a darsi da fare e assumersi da solo le proprie responsabilità. Anch'io ho un compagno con un figlio e anch'io ho un ex-marito con una compagna. Le sue intromissioni sono vissute,appunto,come intromissioni. E io non mi permetto mai di entrare nelle decisioni del mi compagno rispetto al figlio. Magari posso parlarne con lui,se mi pare il caso,ma poi tutto riguarda solamente lui. E' una presa di coscienza rispetto al proprio ruolo e responsabilità. Io credo che le tue intenzioni siano ottime e che il lavoro che puoi fare sia importante. Aiutalo a riflettere su se stesso e sul proprio atteggiamento ma incoraggialo a vivere il rapporto con la figlia per conto proprio e a trattare con la ex-moglie con più decisione perchè non rischi di adagiarsi sul tuo desiderio di utilità e accoglienza. Hai ragione,loro hanno combinato un casino non parlandole della separazione e quindi mettendole l'ansia di non sapere cosa le stia succedendo. DEvono in primis rimediare a questo,aiutarla a capire,accompagnarla verso una migliore stabilità e sicurezza dei propri affetti. Ma devono farlo loro. Giustamente lui,se non ha libertà di tenerla come vorrebbe,deve lottare per questo ma secondo me l'ingresso nella vostra casa è qualcosa che andrà fatto dopo,quando la bimba si sentirà più sicura e sarà più serena. Credo che se vi ponete come coppia a maggior ragione la madre si opporrà sempre,si sentirà minacciata. So che questa è la vostra nuova vita ed è per voi un dato di fatto,per fortuna molto bello! ma per la bimba c'è un percorso che non ha fatto prima di arrivare nella vostra casa,quello dell'acquisizione di sicurezza rispetto ai propri riferimenti affettivi.
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Re: la piccola del mio compagno

Messaggio da larpon »

Hai ragione quasi in tutto ed è quello che ho sempre pensato ...ti assicuro che io non mi intrometto in nulla ne parliamo e basta come ogni coppia , non sono molto brava a scrivere e quindi magari non mi spiego più di tanto ...Stefano è andato dal mio avvocato solo per cambiare legale e visto che lei è un mia amica e che conosce molto bene il suo lavoro ha chiesto un consulto ...ha èparlato spesso con la moglie amche litigando ultimamente ma non è servito a niente ...La figlia vuole vedere dove abita e cosa fa questo padre perchè non capisce come mai non la porta a casa sua ...non la porta perchè nessuno gli ha detto la verità e perchè la madre non vuole ...è una situazione complessa ...Quando Stefano aveva ancora un acasa in affito lei è venuta tranquillamente è stata con noi ed ha giocato con mio figlio ma la madre è andata su tutte le furie e lui on l' ha più portata , da li un casino totale ...
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Re: la piccola del mio compagno

Messaggio da larpon »

Preciso che io non la sento affatto mia , non la conosco e non ho alcuna intenzione di prendermi un ruolo che non mi spetta ... è chiaro che è sua figlia e cercherò di costruire un rapporto con lei
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Re: la piccola del mio compagno

Messaggio da larpon »

questa poi me la sono dimenticata ..lui ora chiaramente è sereno e tranquillo e ha idee differenti , se si arrabbiano al tel , parlo sempre della ex , e fa sentire le sue ragioni , lei risponde che non lo riconsce più che deve essere impazzito ...solo perchè oggi è in grado di pensare con la sua testa e di farsi rispettare un pò di più ...lei è spiazzata ma nonostante tutto ancora detta legge e l' unica arma è Ari ..
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simoq
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Re: la piccola del mio compagno

Messaggio da simoq »

larpon ma quanti anni ha questa bimba?
se dici che va a scuola non penso che sia tanto piccola, magari potrebbe essere già in grado di capire quello che sta succedendo tra i suoi genitori..
non trovo corretto tenerla all'oscuro di tutto, è giusto che sappia come stanno le cose.. magari all'inizio non lo accetterà, ma poco per volta si abituerà all'idea..
mi riferisco solo alla separazione dei genitori eh, non a te e stefano insieme.. quello sarà poi una conseguenza futura..
credo che l'inizio sia tutto lì.. poi un passo per volta..
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martamaria
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Re: la piccola del mio compagno

Messaggio da martamaria »

larpon,per esperienza personale e non,so bene che quando una persona smette di essere succube l'altra tende a pensare che sia fuori di testa,purtroppo! Una coppia ha un suo equilibrio,a volte malsano,e quando cambiano i termini,qualcuno non sa riconoscere l'altro e di conseguenza nemmeno se stesso. Perchè loro non sono in realtà più una coppia però anche dopo lunga separazione le dinamiche tendono a rimanere le stesse. Lei dovrebbe accettare il suo cambiamento e la sua nuova vita e fare autoanalisi su quello che è successo. Certo non ne ha nessuna intenzione,per quanto sia in gioco la serenità della figlia.
Io temo che ,per quanto difficile,dovrebbero incontrarsi e parlarsi chiaramente tra loro due,anche rischiando di aprire nuove conflittualità. Se lui riesce a farle percepire la sua nuova sicurezza magari un pò alla volta lei capirà che un padre forte è un supporto e non una disgrazia.
Io ho capito benissimo che tu non vuoi farle da mamma,non temere,a volte si tende ad essere protettivi verso chi soffre.
Se questa madre non è capace di parlare con la figlia,che non è così piccola,la separazione l'ha sicuramente capita ma a proprio modo (forse il peggiore) e senza chiarezza dalle parti,ad un certo punto bisognerà che lo faccia lui assumendosene la responsabilità,magari esplicitando alla madre questa sua intenzione.
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Re: la piccola del mio compagno

Messaggio da larpon »

Grazie , si lui l' ha affrontata una sera dopo una crisi della piccola ma non è servito a molto ...qualcosa ha provato a dire alla bambina ma la vede troppo poco e questo fa si che sia più complicato cmq cercherò di fargli capire che deve continuare
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Re: la piccola del mio compagno

Messaggio da martamaria »

Forse affrontarla dopo una crisi non è il modo migliore,troppo a caldo. Potrebbe provare a fissare un incontro con lei in un momento di tranquillità e parlarne senza essere spinto dall'emotività. Credo che dimostrare di avere un quadro chiaro e razionale sia la cosa migliore. E lì sfruttare al massimo la comunicazione assertiva: non avere mai un atteggiamento giudicante,non riferirsi ai comportamenti di lei ma parlare esclusivamente di sè,del proprio stato d'animo in prima persona,per dare meno appigli possibili alle rivendicazioni. Se riesce a prendere questo come una strategia potrebbe avere risultati più produttivi.
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