Diario di viaggio

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Paolett@
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Diario di viaggio

Messaggio da Paolett@ »

Allora, seguendo i vostri consiglio ecco qui una cartella in cui potremo raccontare tutte le nostre esperienze, i viaggi più belli, le cose che ci sono piaciute di più.

Come sempre vi prego di essere sintetiche per quanto possibile e di evidenziare la destinazione.

Grazie, e ora sbizzarritevi pure :D

Paola
[color=red]Si è sempre buoni, e quasi amabili, quando si è felici[/color]

:D

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Mandy
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Re: Diario di viaggio

Messaggio da Mandy »

Poletta, ci pensavo da un po'....è difficile organizzare questo post...
Nel senso che per ogni meta, es. Maldive, molte di noi ci sono state, e quindi magari ognuna racconterebbe la sua esperienza...e questo post diventerebbe lunghissimo e di difficile lettura.
Mi sembrano invece moooolto interessanti i post importantizzati che hai messo per tipologia di viaggio es. Mare estero, mare italia ecc. che raccolgono ciascuno i post che nascono su ogni meta, con relativi commenti ed esperienze.
Ritengo quindi che se questi venissero costantemente aggiornati, ogni volta che nasce un nuovo post su una nuova meta, risulterebbero molto interessanti e di facile consultazione.
Ma questa è solo il mio umile parere. :D
Vediamo un po' che ne pensano le altre.
:wink:
Mandy

Paolett@
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Re: Diario di viaggio

Messaggio da Paolett@ »

Questa cosa nasce da un'idea di Biberon 71 ed altre. Qui voi solo raccontate le vostre esperienze, i vostri itinerari e i vostri viaggi. Poi ci penso io a dividerli e topics chiusi (cioè ai quali nessuno può accodare risposte o domande) che verrano divisi a seconda delle destinazioni.

Qui voi dovete solo raccontare il vostro viaggio preferito, quello più bello o che più vi ha colpito. Poi a sistemare le cose ci pensiamo noi :wink:

Paola
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Mandy
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Re: Diario di viaggio

Messaggio da Mandy »

Paoletta Bi ha scritto:Questa cosa nasce da un'idea di Biberon 71 ed altre. Qui voi solo raccontate le vostre esperienze, i vostri itinerari e i vostri viaggi. Poi ci penso io a dividerli e topics chiusi (cioè ai quali nessuno può accodare risposte o domande) che verrano divisi a seconda delle destinazioni.

Qui voi dovete solo raccontare il vostro viaggio preferito, quello più bello o che più vi ha colpito. Poi a sistemare le cose ci pensiamo noi :wink:

Paola
Ah ok perfetto, ora ho capito come funziona. Grazie :wink:
Ora ci penso e poi magari inauguro il post.

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elena
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Re: Diario di viaggio - Maldive

Messaggio da elena »

Sono appena tornata da un meraviglioso viaggio alle Maldive..... un vero e proprio paradiso. Sono andata al villaggio Vilu-Reef della Sprintours su un atollo a sud di Male.
Tutta la struttura occupa un'isoletta che si riesce a girare in 10 minuti.
I colori, il mare... tutto quanto è meraviglioso, da sogno e ad essere sincera è andato anche oltre le mie aspettative. Quando si vedono i cataloghi aon quelle foto meravigliose si pensa sempre che, almeno i colori, siano stati ritoccati..... in questo caso NON E' VERO... è proprio un vero e proprio paradiso naturale. Il viaggio è un po' lungo (circa 8 ore di aereo da Roma e 40 minuti di idrovolante) ma ne vale la pena. Come dicevo il villaggio è piccolo ed è gestito da tour operators internazionali: per l'Italia c'è la Sprintour, poi ci sono tedeschi, inglesi e giapponesi. Tutto è pulitissimo e le casette vengono pulite due volte al giorno da room-boy. E' talmente tutto pulito che ci si può completamente dimenticare delle scarpe!!!! Io ho scelto la sistemazione nel beach-villa... un bungalow rotondo a 2 metri dalla spiaggia con un enorme letto a baldacchino nel centro della stanza e il bagno completamente all'aperto (all'inizio sembra strano ma poi.... è una figata!!!) Ovunque c'è sabbia quindi... motivo in più per andare scalzi. Il villaggio è molto informale quindi non occorre portare assolutamente nulla che vada oltre il pareo e qualche canotta, anche per la sera. Il cibo è ottimo, internazionale... io non ho mai mangiato la pasta ma mi hanno riferito che era buonissima..... non vi sto a raccontare i dolci!!!! Il mare..... che sogno. L'acqua è cristallina e la vita sott'acqua è qualcosa di favoloso. La caratteristica di questa isola è che ci sono due tipi di barriera corallina: quella oceaniche che butta direttamente sull'Oceano Indiano e quella diciamo "lagunare". Per gli amanti dello snorkelling è un paradiso e anche chi non se la sente di avventurarsi nel mare profondo può avere le sue soddisfazioni indossando una maschera e sguazzando a riva..... i pesci sono veramente tantissimi e si avvicinano molto. Cosa altro dire.... vi racconaterei tutto nel dettaglio ma non finirei più di scrivere...... se avete da chiedere qualcosa scrivetemi pure!!!! Dimenticavo...... a differenza di quanto ho visto su altri cataloghi di tour operator più famosi... ho speso nettamente meno (circa 250-300 Euro meno a persona) ottenendo la formula di pensione completa con le bevande incluse ai pasti e il trasferimento in idrovolante dall'aereoporto di Male al villaggio..... e vi assicuro che il trattamento non è stato di qualità inferiore a quello offerto da altri!!!!!

E' stato veramente meraviglioso.... una volta nella vita va fatto!!!!!

Elena
[i][color=red]Per sorridere si mettono in moto 19 muscoli. Per arrabbiarsi ben 64 muscoli. Allora risparmia energie e.....SORRIDI!!!!![/color][/i]

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hawaii
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Re: Diario di viaggio

Messaggio da hawaii »

Buon giorno a tutti, volevo anche io raccontare il nostro viaggio in AUSTRALIA avvenuto nel settembre del 1998.

Dunque noi abbiamo organizzato tutto da soli prenotando anche degli alberghi via internet (che si sono rivelati i più belli !!!!).
Ci siamo sempre spostati in aereo perchè volevamo sfruttare al massimo il tempo che avevamo e prenotavamo sul posto le varie escursioni (alcune più impegnative le avevamo già prenotate dall'Italia).
Per quanto riguarda le escursioni sono organizzatissimi : in ogni città c'è l'ufficio del turismo dove puoi prenotarle (C'è l'autista che fa tutto: oltre a guidare la corriera fa anche la guida : non si perde tempo inutile, bisogna essere puntualissimi e ti spiegano una infinità di cose sia durante il viaggio che durante le visite).

L'Australia è divisa in 3 zone e spostarsi da una zona all'altra è costoso, per cui attenzione all'itinerario che si segue (abbiamo infatti conosciuto alcune coppie in viaggio di nozze che si erano affidati alle agenzie di viaggio che li avevano fatti girare come matti e spendere una cifra!!).

Noi siamo arrrivati a SYDNEY (bellissima).Abbiamo fatto il giro turistico con l'autobus (puoi salire e scendere quando ti pare, così funziona anche come mezzo di trasporto) Da lì abbiamo fatto una escursione alle BLUE MOUNTAIN e nella foresta pluvuale)

Ci siamo spostati poi a MELBOURNE (anche questa molto bella . Da visitare il giardino botanico). Da lì abbiamo fatto una escursione alla GREAT OCEAN ROAD : da mozzare il fiato. Pensate che l'autista-guida, visto che pioveva un po', ogni volta che si fermava nei punti panoramici per spiegarci le cose da vedere, puliva anche i vetri della corriera per farci vedere megli il paesaggio.

Siamo poi andati a PALM COVE e da lì abbiamo fatto una crociera per FRITZORY ISLAND + BARRIERA CORALLINA e una escursione per vedere KURANDA con il treno panoramico dove c'è il museo delle farfalle e la foresta pluviale.

Ci siamo poi spostati a DARWIN per vedere : LITCHFIELD N.P., KAKADU N.P. e KATHERINE N.P. (abbiamo nuotato nei laghetti sotto le cascate come nei film !!) Sono 3 parchi diversi da loro ma sicuramente tutti con caratteristiche particolari e bellissimi, non saprei quale scegliere.
Questa zona è molto umida e piena di mosche.

Siamo poi andati ad AYERS ROCK (siamo arrivati nel pomeriggio, abbiamo fatto l'escursione : MONTI OLGAS + AYERS ROCK AL TRAMONTO poi al mattino siamo ripartiti)

Siamo poi partiti per PERTH, davvero molto carina, che si stava preparando per la festa della primavera(decoravano le vie della città e dei negozi con fiori meravigliosi ) e da lì abbiamo fatto l'escursione per MONKEY MIA per vedere i delfini che tutti i giorni vengono a riva per mangiare (d'estate si può anche fare il bagno insieme a loro)
e l' escursione al deserto dei PINNACOLI e WILD FLOWER (dove ti fanno vedere ogni sorta di fiore selvatico che cresce da loro e ti portano in una fattoria per la merenda ('da leccarsi i baffi', ho ancora il ricordo dei dolci mangiati).

Siamo ripartiti per tornare a casa con la morte nel cuore perchè è un paese davvero fantastico, la gente sempre disponibile, gentile e con grande senso civico.
Certo che il viaggio per arrivare è davvero lungo però ne vale veramente la pena.

Spero di non averva annoiato.

Un salutone Ciao ALe

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xtina
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Re: Diario di viaggio

Messaggio da xtina »

Vi racconto una mia vacanza di tanti anni fa, ma ho scelto questa perche' si tratta di una destinazione un po' insolita: Le Antille Olandesi

Questo viaggio nel 1996 e' stata una opportunita' unica. Una mia amica si trovava nelle Antille Olandesi per seguire il marito per lavoro, e avendo affittato un appartamento, poteva ospitarmi per le vacanze di agosto.
Il mio sogno era sempre stato quello di visitare i Caraibi, ma non frequentando i classici villaggi per turisti, quindi questa era l'occasione giusta.

Arriviamo a Curaçao (via Milano Linate - Amsterdam) e veniamo accolti dall'orchestrina con le tipiche musichette tropicali poi andiamo a casa per riprenderci un po' prima di proseguire per il centro città dove festeggiare il nostro arrivo con un buona cena in un ristorantino lungo le mura. Purtroppo e' gia' buio e il mare e' nero, tocca aspettare ancora per vedere di persona quei colori tipici delle cartoline caraibiche. Sono impaziente.

Al mattino, finalmente ci siamo: ecco un mare da sogno!!!!
La spiaggia, Seaquarium beach è magnifica ma purtroppo è artificiale perche' in questo tratto di costa, il mare sarebbe molto profondo, quindi è stato necessario questo espediente per accontentare la numerosa popolazione della città.

Il secondo giorno di buon mattino ci rechiamo in centro a cercare una agenzia turistica per prenotare il volo per Bonaire e una notte di albergo. La mia amica mi assicura che, costi quel che costi, non me ne pentirò.
La citta' e' molto carina (Willemstad) e il suo centro storico e' stato definito dall'Unesco Patrimonio Universale dell'Umanita'. Da un lato del canale-porto (Punda) si concentrano gli edifici storici, i negozi di moda e tutti i duty free shops per i turisti delle navi da crocera in transito. Dall'altro lato (Otrabanda) si trova la zona popolare dove trovare i negozi piu' economici. Ad unire i due quartieri c'è il più lungo ponte galleggiante pedonale del mondo (214m): il Queen Emma Pontoon Bridge.
In un canale interno c'è il Mercato Galleggiante, composto da innumerevoli barche Venezuelane che vendono, principalmente, frutta e verdura: merce rara su quest'isola così arida. Non si deve perdere l'occasione di bere un cocco (mi raccomando, quelli verdi, ancora freschi) e di mangiare le dolcissime banane. Ma ricordate... i venditori sono Venezuelani e capiscono più facilmente il nostro Italiano che non l'Inglese!!!

Il quarto giorno ci svegliamo presto per prendere il volo per Bonaire che raggiungeremo in soli 20 minuti. Già dal timbro sul passaporto si può capire l'amore per la natura di questo piccolo paese: sulla scritta "Bonaire" campeggia un bellissimo fenicottero rosa: il "flamingo" è considerato simbolo e vanto dell'isola.
Andiamo subito al nostro hotel dove rimaniamo giusto il tempo di vedere la camera (e' molto bella) e poi subito a noleggiare un auto alla reception: bastera' un solo giorno perche' l'isola e' di soli 180km2.

Via verso il parco nazionale "Washington-Slagbaai National Park.
All'ingresso il custode ci consegna una cartina indicandoci i punti da non perdere e le spiagge consigliate per lo snorkeling. Il paesaggio è meraviglioso... natura incontaminata, cactus ovunque, blau blau (lucertole blu!) e uccellini. Giriamo tutta la mattina facendo alcue soste poi usciamo dal parco e andiamo nella piccola capitale Kralendijk dove ci fermiamo a mangiare. Ritornando verso sud, superiamo l'aeroporto per proseguire verso l'estremo sud dell'isola, seguendo la costa sottovento, quella balneabile e dalle acque spettacolari.
Nell'estremità sud ci sono 2 cose da non perdere :
- Pekel Meer, le montagne di sale bianco che si riflettono nelle acque rosa della salina
- Il santuario dei fenicotteri rosa

Il giorno seguente, riconsegnata l'automobile ci rilassiamo in spiaggia, che come in tutta Bonaire, ha fondali meravigliosi dicono paragonabili solo alla Grande Barriera Corallina Australiana.

Tornati a Curacao, trascorriamo i giorni seguenti della nostra vacanza cercando di visitare l'isola. Ci sono delle belle grotte calcaree (Indian Caves), la birreria Amstel dove si produce la birra con l'ottima acqua di mare depurata e dove viene offerta birra a volontà e in fine, il Landuis Chobolobo, sede della distilleria del famoso liquore Curaçao
I Landhuis sono le antiche ville coloniali olandesi, ce ne sono varie in tutta l'isola una piu' bella dell'altra.

Ad ovest ci sono due parchi naturali, uno grande che circonda la montagna principale, l'altro, piu' piccolo lungo la costa dove le onde impetuose dell'oceano hanno scavato la roccia formando caverne sotterranee.
Tornando al lato caraibico si raggiunge Playa Kalki (kalki in Papiamentu, la lingua locale, significa coralli), dove comincia la barriera corallina e la si raggiunge a pochi metri da riva.
Piu' a sud c'e' Knip Beach un incantevole angolo, che chiede solo di essere fotografato. Qui trascorreremo il resto del pomeriggio, all'ombra dei gazebo, bevendo cocchi freschi e nuotando tra acque da sogno.

se vi ho incuriosito e vi va di vedere anche le foto:
http://www.geocities.com/casale.geo/cu/foto.html

Ciao
Xtina
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Re: Diario di viaggio

Messaggio da biberon.71 »

Paoletta Bi ha scritto:Questa cosa nasce da un'idea di Biberon 71 ed altre.
non ci crederai me ne sono accorta solo adesso!
GRAZIE :bacbac: leggere questi racconti è bellissimo...poi appena ho un pò di tempo metterò anche qualcosa di mio.

Antre
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Messaggio da Antre »

Djerba

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io, la mia bimba e mia mamma.

un posto veramente bello, una vacanza perfetta ed economica.
Ogni bimbo che nasce è un segno che Dio non si è ancora stancato degli uomini!

http://www.alfemminile.com/album/?ilmiotesoro

http://www.nido.isnet.it/modules.php?op=modload&name=My_eGallery&file=index&do=showgall_album&submitter=antre

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Messaggio da Cross65 »

Vedo con molto disappunto che i miei (lunghi) resoconti su India e Nepal sono andati dispersi!!! Cos'è successo???
Qualcuno mi fa sapere? Cinzia

Lady66
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Messaggio da Lady66 »

Immagine

Voglio raccontarvi un pò di un mio viaggio ...anche se si tratta del 1992 :shock: e tante cose magari sono un pò cambiate .......e la memoria non è più come una volta :lol: ...se mai lo è stata... :mrgreen:

Dopo un tour de force negli stati uniti abbiamo visto di concederci un pò di relax in quelle meravigliose isole che sono le hawaii :

primo ed ultimo giorno (siamo stati 10 gg) Ohau , precisamente ad Honululu, una vera e propria metropoli americana sul mare ma affascinante. Abbiamo noleggiato una macchina e via a fare il giro dell'isola. L'atmosfera è suggestiva già quando scendi dall'aereo e ti mettono la famosa collana di fiori (freschi) al collo e man mano che ti addentri senti sempre più la sensazione di essere fuori dal mondo con la doce musica hawaiana che ti culla :D .
Il secondo giorno siamo partiti (con l'aereo) per Maui e sorvolare quelle isole è stato uno spettacolo indimenticabile .
A Maui siamo stati 3 giorni e nuovamente con la macchina (gippina rossa :mrgreen: abbiamo fatto il giro dell'isola , ciò che ricordo in questo momento sono la bellezza delle "seven pools" sette cascate con relative "pozze " dove si poteva fare il bagno in un contesto di flora inimmaginabile Immagine a dire il vero siamo stati tanto anche in albergo o meglio in spiaggia e in piscina : questo era il nostro albergo
Immagine
Qui abbiamo fatto l'escursione alle balene : ci hanno portato in mare aperto ed effettivamente abbiamo visto (dopo lungo cercare e da lontano) questi meravigliosi mammiferi .
Ci siamo tanto rilassati :mrgreen: :mrgreen: ...eravamo in viaggio di nozze ..... :mrgreen: :mrgreen:

Altri 2 giorni a Kaui non ce li poteva certo togliere nessuno .
Nuovamente affitto della macchina ( jeeppina gialla :mrgreen: ) e stavolta l'isola offriva un meraviglioso Canyon
Immagine
che non ha niente da invidiare al Gran canyon americano ( a parte le dimensioni naturalmente :wink )
Ah un'ultima cosa a Kawaii ci sono anche gli "spouting horn" Immagine
essendo le isole vulcaniche in questo tratto di costa l'acqua entra sottoterra dentro a delle cavità per esseer poi risputata fuori da questi Horn (buco) e l'effetto lo potete vedere anche voi :D
[/quote]

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Messaggio da Lady66 »

acc non sono venute tutte le foto......:-(
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Messaggio da Lady66 »

ok allora lo copio anche qui :wink:

Ciao
era tanto che volevo raccontare del mio viaggio in messico.
Partenza il 18/5/04 con marito :D e figlia di 5 anni compiti 2 giorni prima :wink: 8O + altra coppia nella stessa situazione.
Avevamo prenotato 2 settimane al Villagio bahia principe ad Akumal sulla Riviera Maya . La zona è bellissima e ad una come me che piacciono i paesaggi tropicali è piaciuta tantissimo.
Immagine .
Immagine
Immagine
L'albergo era a 10 minuti dalle rovine di tulum bellissime anche perchè a differenza delle altre sovrastano un mare bellissimo :wink:
Immagine
Da qui abbiamo noleggiato una macchina 7 posti e fatto le escursioni a
1) giorno Uxmal e siti minori vicini tipo Labnà (sono tutti sulla stessa strada) Immagine
e abbiamo finito la giornata a Merìda Immagine
Devo dire che è stata una vera strapazzata ma dalla mattina alla sera si può fare ed inoltre la bellezza è stata di più nel passare fra i tanti villaggi dove puoi assoparare la vera vita degli indigeni e fermarti nelle loro caratteristiche bancarelle :wink: .
2) giorno Cobà sito archologico abbastanza vicino Immagine non troppo faticoso perchè puoi noleggiare delle biciclette tipo tandem dove ti siedi e tiportano in giro per tutto il sito (è anche piuttosto al fresco)
3) giorno Isla Mujeres : partenza da Cancun e visita dell'isola delle femmine dove puoi noleggiare le "golfcar" e fare il giro dell'isola (in 20' lo fai) , ti puoi fermare all'istituto marino dove preservano le tartarughe: ce nè di gigantesche :D
4) giorno Tulum

Il giorno prima di noleggiare la macchina siamo andati con l'escursione dall'albergo a chichen itza Immagine
dove siamo saliti fino in cima alla piramide (anche la bimba 8O )

Per i rimanenti giorni siamo rimasti al mare perchè in effetti eravamo piuttosto stanchi (soprattutto noi e non tanto le bimbe 8O :? :lol: )

Se poi vuoi andare anche a Città del messico o spostarti fuori dallo Yucatan è meglio spostarsi in aereo :wink:

Ultino consiglio su telefonino.....ci vuole un triband e se comprate una scheda telefonica messicana RISPARMIATEEEEEEEEE moltissimo sulle telefonate.
Se volete sapere altro basta chiedere, e se volete lo posso anche copiare nei diari di viaggio :wink:
Lady
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Messaggio da Cross65 »

INDIA DEL SUD
Febbraio 1998

Viaggio a due col mio compagno di allora.
Partenza da Roma con -2° centigradi, arrivo a Bombay con circa + 30°.... vestiti a strati, sì, ma sempre con lo zaino strapieno e i maglioni che ora non si sa più dove mettere... e il primo choc è climatico, una lotta non tanto con la temperatura quanto con l’umidità altissima e soffocante, mista ad un tasso di inquinamento ambientale pauroso.
Di qui in poi la scelta degli alberghi e dei mezzi di trasporto sarà fatta di giorno in giorno con il solo aiuto della guida Lonely Planet e delle possibilità offerte di volta in volta: perlopiù autobus e treno, ma anche un tragitto in barca, uno in taxi e uno in aereo.
Restiamo a Bombay un paio di giorni, il tempo di acclimatarci alla dimensione metropolitana dell’India, ovviamente la più deleteria e drammatica (mi colpisce subito l’immagine delle donne in sari, ai lati delle strade, intente a spaccare con enormi mazze le pietre per i sottofondi stradali, e gli sciami di bambini mendicanti), e di visitare l’isola di Elephanta ed i suoi templi scavati nella roccia e partiamo con un volo interno per Chennay-Madras. La prima parte del viaggio sarà dedicata infatti all’India del Sud, attraversando il Tamil Nadu ed il Kerala.
A Madras prendiamo subito al volo un autobus da una stazione invasa da liquami, spazzatura ed il relativo odore penetrante. Primo impatto con gli autobus indiani, che come quasi tutti gli autobus dei paesi del terzo mondo sono un’avventura nel terrore profondo: guida spericolata, sorpassi azzardati e il più delle volte in curva, e sempre tra bus o camion visto che le auto al di fuori delle grandi città sono una rarità assoluta.... Il trucco per non morire d’infarto è rifiutarsi di guardare la strada e le incredibili manovre dell’autista e concentrarsi risolutamente a guardare il panorama, splendido, dal finestrino. Destinazione Mahabalipuram, località di mare e nota per l’antico tempio sulla spiaggia e le sculture a bassorilievo su enormi massi erratici, o gli stessi massi trasformati in sculture (mandapam). E’ una cittadina- poco più che un villaggio- tranquilla, rilassante, a misura d’uomo, dove si resta volentieri e abbastanza battuta dal turismo occidentale. Il mare- anzi l’oceano- non è un granché e secondo la guida facendo il bagno c’è persino la possibilità di incontrare i coccodrilli che trasmigrano via mare lungo le coste.... Ciononostante, facendo base qui noleggiamo un motorino e facciamo qualche gita nei dintorni: a Tirukkalikundram (i nomi tamil sono lunghissimi e complicati, ma così musicali...), un villaggio di campagna dove vediamo il primo di una lunga serie di pazzeschi templi dravidici, sovraccarichi di coloratissime sculture di dèi, quasi alla Disneyland, alla grotta-santuario detta Tiger’s Cave, dove troviamo le famigliole indiane al pic-nic, al Crocodile Bank, una riserva di ripopolamento dei coccodrilli e dei serpenti.
Dopo qualche giorno di relax e benessere si parte alla volta di Thanjavur: dopo aver perso due bus perché talmente sovraccarichi che la gente è appollaiata fuori e sopra, optiamo per un grande taxi inglese, assieme ad altre tre persone, fino a Pondicherry, poi di nuovo bus e tappa notturna a Chidambaram, villaggio che ospita un grande tempio a Natarawa e straordinariamente sporco e decadente: l’immondizia abbonda ai lati delle strade così come le ossute vacche sacre, che pascolano ovunque indisturbate. Qui alloggiamo in una topaia- il “miglior albergo” della città, senza chiavi alle porte e in uno stato pietoso- e viviamo il nostro primo “impasse” gastrointestinale: il giorno dopo, Paolo vomita l’anima per due ore di seguito. Ripartiamo e arriviamo a Thanjavur, giusto il tempo perché anch’io mi senta male e svenga nella hall dell’albergo con lo stomaco attorcigliato e un terribile malessere generale: mi ci vorranno due giorni a letto e digiuna per attaccare la scorta di antibiotici portati da casa e rimettermi in piedi. Thanjavur è una città caotica e dopo quel malessere percepisco come sgradevoli tutti gli odori, tuttavia visitiamo uno splendido complesso templare, dichiarato patrimonio dell’Unesco, che ci ripaga della scelta fatta.
Proseguiamo quindi per Madurai, una piacevole sorpresa: una bellissima città, animata e colorata ma non caotica, suggestiva, ricca di splendidi templi dravidici ma anche di posticini carini- bar, ristorantini- dove fermarsi e rilassarsi un po’, anche a fare shopping, visto che è piena di bazar e mercati coperti dove sono in azione decine di sarti in grado di cucire con la stoffa scelta un qualsiasi capo di abbigliamento su misura in pochi minuti! Da qui sperimentiamo finalmente un nuovo mezzo di trasporto, il treno, per arrivare in Kerala. Il clima è tremendamente caldo e afoso ma il treno, mezzo vuoto, si rivela una scelta azzeccata: senza porte e senza finestre (protette solo da inferriate perché nelle soste le vacche non intrufolino dentro la testa alla ricerca di cibo), viaggia a velocità “di crociera” e sedersi sui gradini delle porte anziché sulle panche di legno è un modo per godersi il panorama in tutto relax, veder scorrere davanti agli occhi le campagne dell’India come in un documentario tutto per noi. Le soste sono numerose e ad ognuna salgono sul treno venditori ambulanti di tè e stuzzichini buonissimi (riso avvolto in foglie di banano, verdura fritta...), la noia del lungo viaggio è spezzata dalle chiacchiere con gli altri viaggiatori, tutti rigorosamente indiani...
Arriviamo a Kollam nel tardo pomeriggio e un altro treno ci porta subito nella vicina Varkala, dove, dopo l’abbuffata di cultura ed arte, vogliamo farci qualche giorno di mare. La località è bellissima: le case sono sparse nei palmeti lussureggianti, che ricoprono una scogliera a picco su una grande spiaggia, disseminata di cascatelle di acqua dolce, l’acqua del Mare Arabico è caldissima, sul mare si affacciano capanni che offrono sontuose colazioni e deliziose cenette di pesce, scelto prima della cottura dall’avventore, al lume di candela (l’elettricità va e viene). Insomma il posto è molto easy e molto amato dai turisti occidentali, ma ancora non sfruttato come la più famosa Kovalam. Va anche detto che il Kerala è un pezzo di India sui generis: da sempre guidato da un governo comunista, è lo stato col tasso di mortalità e analfabetismo più basso dell’India, un certo benessere è diffuso- non vi sono né slums né mendicanti- e vi è una sostanziosa minoranza cristiana (ma le chiese sembrano dei templi hindu!). Storicamente ha un passato “diverso” dal resto del paese, in quanto centro di smistamento del commercio delle spezie e ponte tra Oriente ed Europa. Dopo cinque splendidi giorni a Varkala partiamo per Cochin attraversando in barca le Backwaters: un giorno intero percorrendo una via d’acqua che si snoda lungo una serie di lagune immerse in una vegetazione tropicale lussureggiante, su cui si affacciano villaggi e case in un contesto da paradiso terrestre. La barca si ferma per diverse soste nei villaggi ed una di queste, in un tramonto mozzafiato, ci dà la possibilità di fare un bagno nelle acque fiorite di ninfee della laguna. Arriviamo così a Cochin, città dall’affascinante passato, colonia portoghese e olandese, che visitiamo il giorno dopo in un’afa soffocante, prima di ripartire subito per il nord, un altro pianeta. Un treno notturno con spartane “cuccette” alle quali incateniamo i bagagli ci porta a Bombay. Stavolta il viaggio è interminabile perché ci dirigiamo ancora più a nord, nel Rahjastan, ma la destinazione finale è il Nepal.

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Cross65
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INDIA DEL NORD
Febbraio 1998

Un altro intero giorno in treno, stavolta- contrariamente che nel sud- molto affollato, e arriviamo ad Ahmedabad, in Gujarat. Qui sostiamo un giorno per riposarci e visitare la città, molto caotica e inquinata, a prevalenza musulmana, e nonostante la stanchezza vediamo la moschea di Jama Masjid e un bellissimo tempio jain con la sua torre del silenzio su cui vengono esposti i corpi dei defunti secondo il rito di questa religione. Ripartiamo finalmente per il Rahjastan e Udaipur, dove resteremo qualche giorno per rilassarci dalle fatiche del lungo viaggio e perché io mi possa riprendere da una violentissima cistite per la quale devo imbottirmi di antibiotici e antidolorifici (e che mi trascinerò, a fasi alterne, fino in Nepal). Per fortuna il clima è molto più temperato che al sud, all’incirca come in primavera da noi. Udaipur sorge sulle rive di un bel lago ed è ricca di storia e di monumenti dell’epoca Moghul, come il sontuoso City Palace, ricco di marmi, mosaici e specchi. Da Udaipur prendiamo un autobus notturno per Agra, scelta infelice in quanto per il freddo e la scomodità non chiuderemo occhio praticamente tutta la notte. Come due fantasmi arriviamo in una città che ci sembra allucinante per il caos, lo sporco e veniamo praticamente sequestrati da un autista di risciò a motore che ci offre di accompagnarci dove vogliamo per tutto il giorno ad un prezzo fisso. Qui l’impatto con la gente del nord, “scafata” con i turisti occidentali, è abbastanza duro: abituati alla dolcissima e riservata gente del sud è uno choc venire pedinati e assillati continuamente da un flusso di indiani che cercano in tutti i modi di fregarti, portarti da qualche parte, venderti qualcosa e non perché indigenti ma di natura “trafficoni”. Comunque la brutta Agra è riscattata dal sogno del Taj Mahal. Un monumento meraviglioso, straordinario, enorme, tenuto con grande cura, un tripudio di marmi e pietre semipreziose, circondato di prati verdi, frequentatissimo dagli indiani. Ci buttiamo su un prato a rilassarci gran parte della giornata, con davanti questa magnifica quinta e sotto un tiepido sole. Dopo qualche ora di relax ritroviamo ad aspettarci l’autista di risciò, al quale chiediamo di portarci in stazione per prenotare il treno per Varanasi. Lui invece ci porta prima da un losco trafficante di pietre preziose, che cerca di coinvolgerci a comprare e a portare in Italia pietre di contrabbando, poi in un bazar di tappeti. Incazzati neri pretendiamo di farci portare in stazione e lì lo congediamo bruscamente. Prenotiamo i posti e torniamo in un alberghetto dove avevamo affittato una stanza solo per depositarvi gli zaini, per farci almeno una doccia. Il treno per Varanasi, proveniente da Dehli, dovrebbe passare alle 21 dalla stazione di Tundla, a qualche km da Agra. In realtà arriverà all’1 di notte e l’attesa sarà allucinante, in una stazione fatiscente e semibuia piena di ratti che corrono tra fagotti umani stesi a dormire per terra.
Finalmente, a giorno fatto, arriviamo a Varanasi... Decidiamo di trattarci bene per riprenderci dalle faticacce degli ultimi giorni, anche perché io ho un po’ di febbre, e scegliamo un albergo un po’ più confortevole del solito, con una buona cucina. Varanasi, che mi incuteva tanto timore (mi immaginavo una Calcutta dai gironi infernali), è invece una piacevole sorpresa, una città bellissima, adagiata sulle sponde di uno splendido e maestoso Gange che, ben lontano dall’essere una discarica a cielo aperto come immaginavo, è un fiume enorme, quasi un mare, placido, dalle acque azzurre e le spiagge biancheggianti; dalla parte della città vi si accede tramite ghat, cioè grandi scalinate che brulicano di ogni attività, dal bucato nel fiume al pascolo del bestiame ai bagni rituali nelle acque sacre alle cremazioni dei morti. Assistiamo discretamente ad una di queste, una cerimonia in cui predomina un sentimento di serenità, di pace e di grande compostezza. Restiamo un paio di giorni in totale relax, facendo lunghe passeggiate lungo il fiume, prima di affrontare la nuova parte del viaggio. Assieme a molti turisti stranieri prendiamo un autobus per Kathmandu, Nepal.

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