non sono riuscita a finire di leggere: "Una madre lo sa

La depressione post parto è una malattia subdola e grave, ed è un malessere sempre più frequente e silenzioso tra le neomamme. Parlarne e prendere atto che esiste è importante! Perciò parliamone insieme, non vergognamoci, chiediamo aiuto, perché se ne può uscire, se ne deve uscire.

Moderatore: sarahbdm

Rispondi
Avatar utente
Lillafiore
Moderatrice forum bimbi
Moderatrice forum bimbi
Messaggi: 10631
Iscritto il: 23 dicembre 2002, 15:13
Località: Forse quella che chiamate "accettazione" è solo la disperazione sotto mentite spoglie

non sono riuscita a finire di leggere: "Una madre lo sa

Messaggio da Lillafiore »

senza piangere.
ho trovato la recensione di un libro consigliato in salotto "una madre lo sa", non sono riuscita a leggerlo ad alta voce a mio marito senza mettermi a piangere, sembra impossibile che donne diverse possano sentire esattamente le stesse cose, le pareti di casa che ti vengono addosso, io me la ricordo questa sensazione alle 3 di notte...certo cose non si dimenticano mai.

una madre lo sa
Le donne che uccidono i figli non sono mostri. I mostri sono gli altri, intorno a loro
di Concita De Gregorio
Non sono mostri le madri che uccidono i loro figli. Mostri sono gli altri: le vicine che fino al giorno prima ti invitano alle festicciole, i mariti che escono senza vedere e tornano senza ascoltare, le amiche che passano a salutare e hanno fretta di ripartire, i medici che dicono è tutto nella norma signora prenda una tisana prima di andare a dormire sono 300 euro, grazie. Le cognate e le suocere che ti chiedono delle tende, le sorelle al telefono, ciao, ci sentiamo presto. Quelli che chiami la notte perché stai male e ti dicono ripassi domattina, quelli che la mattina dopo dicono alle tv non ci posso credere l'ho vista proprio ieri stava bene era contenta ma come è stato possibile. Ecco, questi sono i mostri. Quelli con l'aspetto delle persone normali che non mentono non dirottano le loro vite non escono mai di strada, quelli che in carcere non li trovi mai. Gente ragionevole e quieta, serena e cortese, gente rassicurante che galleggia sulla superficie delle cose opache e non scende mai a vedere sotto, sotto è torbido e fa paura. Tutto bene? Certo, sì, tutto bene. Allora vado, ci si sente. E così resti da sola con quella cosa minuscola che piange e non capisci perché, che deve mangiare e poi essere lavata e poi vestita e poi deve mangiare di nuovo, non sono passate nemmeno due ore e intanto strilla perché forse sta male ma il pediatra ha detto no sta benissimo, e non c'è nessuno a cui lasciarla in braccio un momento e le pareti della casa ti vengono addosso e ci sono i piatti sporchi da lavare i panni da stirare nella cesta la televisione accesa dice buongiorno! Avete pensato a una vacanza in Turchia? La casa ha un odore cattivo di cose che marciscono e però non c'è un fuori per te, c'è solo un dentro. Che meraviglia un neonato, ti dicono. E tu sorridi e a volte dici: non mi sento tanto bene. Allora ti guardano comprensivi, ti dicono: passa, è una fase. Così prendi la macchina e vai dal medico, torni a casa con un foglietto che dice: trenta gocce prima dei pasti. E l'uomo che vive con te torna la sera ed è stanco, non ti vede, non vede, sei gonfia e grassa ma non importa, c'è il bambino adesso no? Di cosa ti lamenti, passerà. Ecco, è così. Certo, non per tutte arriva quel buio assoluto, quel furore suicida che ti fa spingere il bambino sott'acqua o colpirlo con un sasso, o buttarlo nel lago. Suicida, perché uccidere un figlio è come uccidersi senza morire e perciò è peggio che uccidersi: è come restare vive da morte, sopravvivere alla morte che almeno è una fine, rimorire ogni giorno. Così vivi, dopo: senza parlare e senza mangiare, avvolta nelle coperte di una cella ma tanto quel freddo non passa. Oppure cancelli, anche questo succede, ti convinci che non è successo mai, non è successo a te, non sei stata tu è stato un altro, è un errore. Non succede a tutte le madri: succede a pochissime. Ma tutte, se cercano bene, sanno di cosa si tratta. Più di tutto le madri sole: quelle che non avevano nessuno accanto nella paura della sala parto né della casa vuota, dopo, o sole perché qualcuno c'era ma era come se no. "Non è mai troppa la pietà", ha detto il prete quest'ultima volta. La pietà però arriva dopo. Non è mai troppo l'amore prima, piuttosto. Domani si vota: non c'entra, ma c'entra. Qualunque sia la vostra opinione, sarebbe bello questa volta esprimerla.
A modo mio, e pazienza se a qualcuno il mio modo d'essere non piace. Di piacere a tutti, sinceramente, non mi sono mai illuso. R. Baggio
ho la scrivania in centro - larous dixit
Immagine

Avatar utente
Aya
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 5041
Iscritto il: 8 luglio 2005, 9:21
Località: Donnetta n.223-Mammissima di uno gnomo e una fatina

non sono riuscita a finire di leggere: "Una madre lo sa

Messaggio da Aya »

Letto, straletto e passato a mia mamma! Anche io ho pianto Lilla, ho trovato tanta umanità in questo libro, lo consiglio a tutte, parla di cose che fanno paura ma ci struggono, bisogna trovar coraggio e guardare in faccia mai far fonta di nulla sono storie romantiche-tenere-terribili-spaventose-vere, ho apprezzato e capito molto.
Un bacio
Aya

Avatar utente
raffi69
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 2055
Iscritto il: 7 novembre 2007, 20:46
Località: ....perchè senza di te il presente non è più divertente, e il futuro è già andato

non sono riuscita a finire di leggere: "Una madre lo sa

Messaggio da raffi69 »

uguale Lilla..letto finalmente al mare lo scorso luglio, e piangevo sul lettino in spiaggia fregandomene degli altri..avranno pensato povera gravida, si sa che "quelle" sono psicologicamente fragili..
vabbè...quello che hai riportato mi ricordo che la Di Gregorio l'aveva scritto in particolare commentando la storia della ragazza di lecco..che tristezza, la solitudine che deve avere provato....
hai ragione Aya, parla al fondo del nostro cuore, anch'io lo consiglio

Rispondi

Torna a “Depressione post parto”