Depressione post partum: scusate, qualcuna ne è immune??

La depressione post parto è una malattia subdola e grave, ed è un malessere sempre più frequente e silenzioso tra le neomamme. Parlarne e prendere atto che esiste è importante! Perciò parliamone insieme, non vergognamoci, chiediamo aiuto, perché se ne può uscire, se ne deve uscire.

Moderatore: sarahbdm

Rispondi
Avatar utente
sarahbdm
Mollista Esperta
Mollista Esperta
Messaggi: 945
Iscritto il: 19 agosto 2002, 10:59
Località: NO - mamma di Chiara (02),Davide (04), Luca (07)

Messaggio da sarahbdm »

Dove lo vedi il disprezzo? Ho mai detto che disprezzo chi non vuole avere figli per comodità? Non mi pare. Dico invece che è ben diverso non poterne avere dal non volerne avere per motivi "non gravi", dove per gravi intendo di salute, economici.
Se uno riconosce di non sentirsela di diventare genitore, è giusto che non faccia figli, è vero: un bambino non è una moda, non è una tappa da cui passare obbligatoriamente. Però anche nei motivi che spingono a fare questa scelta a volte c'è una forma di egoismo.
Di chi non avrebbe voluto figli e invece li ha avuti non parlo nemmeno: come posso io sapere cosa ha portato una donna ad una tale situazione e cmq chi sono io per giudicarla?
Sarah

Sometimes I need some time on my own...

asteria69
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: 21 gennaio 2009, 12:00
Località: Monaco di Baviera, mamma di Sara (26/03/2008)

Messaggio da asteria69 »

lia ha scritto:E, se devo essere onesta, apprezzo di più la sincerità di chi ammette la propria indisponibilità all'impegno, rispetto a chi l'impegno se lo prende (con grande superficialità e solo per poter dire di esser maturato), e poi non lo mantiene, o si dimostra insofferente, o scostante, o passa poi la vita a rinfacciare a destra e a manca quanto è pesante far quello o questo. Ed è pieno il mondo di persone insofferenti o frustrate perchè hanno voluto essere responsabili senza cognizione di causa.
Qui mi sembra di essere chiamata in causa… Dunque, io non volevo dimostrare di essere maturata o responsabile. Però superficiale lo sono e quindi lo sono stata anche in questa decisione. Non mi sono guardata dentro fino in fondo e mi sono altamente sopravvalutata.
Beh, vista la reazione che ha la maggior parte della gente, vedrò di non mostrarmi più insofferente, scostante e frustrata, almeno non all’esterno… Per carità, ho già notato che con il mio post iniziale non mi sono attirata molte simpatie…
Comunque diciamo che almeno l’impegno l’ho mantenuto, nel senso che sfido chiunque ad accusarmi di non occuparmi abbastanza della bambina. E non rinfaccio nulla a nessuno, so benissimo che la colpa è solo mia.

Avatar utente
lia
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 6395
Iscritto il: 27 maggio 2002, 17:50
Località: Varese
Contatta:

Messaggio da lia »

asteria69 ha scritto:
lia ha scritto:E, se devo essere onesta, apprezzo di più la sincerità di chi ammette la propria indisponibilità all'impegno, rispetto a chi l'impegno se lo prende (con grande superficialità e solo per poter dire di esser maturato), e poi non lo mantiene, o si dimostra insofferente, o scostante, o passa poi la vita a rinfacciare a destra e a manca quanto è pesante far quello o questo. Ed è pieno il mondo di persone insofferenti o frustrate perchè hanno voluto essere responsabili senza cognizione di causa.
Qui mi sembra di essere chiamata in causa… Dunque, io non volevo dimostrare di essere maturata o responsabile. Però superficiale lo sono e quindi lo sono stata anche in questa decisione. Non mi sono guardata dentro fino in fondo e mi sono altamente sopravvalutata.
Beh, vista la reazione che ha la maggior parte della gente, vedrò di non mostrarmi più insofferente, scostante e frustrata, almeno non all’esterno… Per carità, ho già notato che con il mio post iniziale non mi sono attirata molte simpatie…
Comunque diciamo che almeno l’impegno l’ho mantenuto, nel senso che sfido chiunque ad accusarmi di non occuparmi abbastanza della bambina. E non rinfaccio nulla a nessuno, so benissimo che la colpa è solo mia.
Sapevo ti saresti sentita chiamata in causa, ma non mi riferivo a te nello specifico. Anche perchè tu ti sei sfogata qui, ma poi nella realtà ti prendi carico dei tuoi impegni senza star tanto a recriminare :D
No, io mi riferisco a persone che fanno una scelta e poi fanno ricadere il peso della scelta sugli altri.
Ora come ora di esempi concreti non te ne so fare, però posso dirti che è una delle ragioni per cui ho deciso di non affrontare la pma per avere un figlio. So di non essere in grado di reggere il carico emotivo che comporta, so che quando vivo il peso dell'infertilità divento una persona diversa, divento una persona insofferente, rabbiosa, negativa. Non voglio rovinare un equilibrio faticosamente raggiunto, nè rendere un inferno la vita del mio uomo (e so, per esperienza già vissuta, che accade questo).
Per questo dico che conoscersi a fondo è molto importante. E a volte sottovalutare aspetti anche apparentemente banali crea poi disagi che è dura compensare. Non è questione di superficialità in sè, è questione di obiettività.

asteria69
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: 21 gennaio 2009, 12:00
Località: Monaco di Baviera, mamma di Sara (26/03/2008)

Messaggio da asteria69 »

sarahbdm ha scritto:asteria, se è solo per quello, in italiano si usa anche "sposina", per definire le donne sposate che però dopo qualche anno di matrimonio non hanno ancora figli.
Sai che non lo sapevo? Chissà quante volte mi hanno chiamato così e non me ne sono accorta… Comunque quello che dici della tua amica l’ho scritto anch’io in un post, cioè, anche a me lo chiedevano e non c’era problema, perché noi non avevamo ancora provato ad avere figli, però chi lo chiedeva non lo poteva sapere. Per questo quella domanda lì non la faccio mai, o magari solo ad amiche intime, a quattr’occhi.
sarahbdm ha scritto:Certo, come dici tu, la mentalità comune è chiusa. La donna non sposata è la zitella, l'uomo è il farfallone o l'eterno bambino. Senza voler categorizzare a tutti i costi, bisogna però ammettere che ci sono quei casi in cui realmente una persona fa certe scelte (non sposarsi, non avere figli) solo per comodità, o meglio, per non dover rinunciare alle comodità. Qualche caso esiste.
Io ne conosco, di questi casi, ho due amiche che la pensano così. Non ho problemi ad “ammetterlo”. Ma cosa vuoi dire, scusa, che chi fa certe scelte SOLO PER COMODITÀ, come dici tu, si merita di essere chiamato “zitella” o “farfallone”? E che c’è di così negativo nella comodità?
sarahbdm ha scritto: Ti è stato chiesto cosa ti aspettavi, perché avevi voluto fare quest'esperienza (detta così è la cosa che mi è rimasta più impressa), ma personalmente io ne ho fatto più una questione di toni e di modo di porti. Sei entrata in questo forum di punto in bianco, senza quasi parlare di te, ma lanciando una provocazione precisa: sembrava quasi che volessi portarci ad ammettere che sì, avere avuto dei figli in fondo ci aveva rovinato la vita. Ed è contro questo che io ho alzato gli scudi.
Va bene, va bene, non sapevo come ci si comporta in un forum, è semplicemente questo. Non sapevo neanche che ci si dovesse presentare… (scusa, sono un po’maleducata, anche mio marito lo dice ;) ). Poi ho scoperto che il forum è una specie di gruppo di amiche, mica lo sapevo. La cosa non mi dispiace. Sai che mi sono pentita dei miei toni, come dici, perché ora non voglio che quando le altre leggono il nome di Asteria pensino: Oh no, la solita provocatrice! Ma piangere sul latte versato è la mia specialità ;) .
Sinceramente pensavo di non essere la sola a pensare che la maternità le avesse rovinato la vita… Ho scelto il forum perché pensavo che sotto la copertura dell’anonimato qualcuna sbucasse fuori… Non ci sono, va bene. Ne prendo atto.

asteria69
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: 21 gennaio 2009, 12:00
Località: Monaco di Baviera, mamma di Sara (26/03/2008)

Messaggio da asteria69 »

sarahbdm ha scritto:Dove lo vedi il disprezzo? Ho mai detto che disprezzo chi non vuole avere figli per comodità? Non mi pare.
Scusa, il disprezzo mi sembrava di leggerlo tra le righe, nel tuo modo di esprimerti. Mi sembrava che un po' tu giudicassi, ecco. Mi sono sbagliata.

Avatar utente
estrella
Mollista Espertissima
Mollista Espertissima
Messaggi: 12214
Iscritto il: 27 marzo 2007, 17:55
Località: s'io fossi foco...

Messaggio da estrella »

A mio parere la maturità di una persona si vede soprattutto dalla capacità di guardarsi dentro e ammettere con se stessa cosa è in grado di fare e cosa no, senza timore del giudizio di immaturità
io direi enza timore di giudizio alcuno, poichè la gente nè ha a pacchi per tutti e tutto (familiari compresi) Quando ho deciso di tenere il primo figlio, mi sono presa dell'incosciente perchè ero troppo giovane, per la seconda gravidanza ero irresponsabile perchè io e mio marito vivevamo di un solo misero stipendio, per la terza gravidanza ero una folle che ricominciavo daccapo, quando poi l'ho persa e ho ritentato dopo qualche mese, mi sono presa della testa di caxxo... mia madre non mi ha rivolto la parola per mesi, ritenendo che io stessi mettendo a repentaglio la mia vita (niente di più falso).
Quindi... chissenefrega, figuriamoci se determino il numero di figli che voglio avere o non avere in base ai giudizi o alle pressioni esterne.

Avatar utente
sarahbdm
Mollista Esperta
Mollista Esperta
Messaggi: 945
Iscritto il: 19 agosto 2002, 10:59
Località: NO - mamma di Chiara (02),Davide (04), Luca (07)

Messaggio da sarahbdm »

Infatti estrella, allora chi ha un figlio dovrebbe essere maturo tot, chi ne ha due un po' di più, chi ne ha tre di più ancora e via così. Se la maturità dipendesse dal numero di figli dovremmo correre tutti a farne, no?
Solo che poi si cadrebbe nell'eccesso opposto, ovvero nell'ossessione-compulsione di fare, che so, 12 figli. Niente contro le famiglie molto numerose, anzi, se fosse per me forse anch'io ne avrei altri 3 o 4 (se non ne andasse della mia salute). Però chi decide di fare tanti figli o è miliardario o deve mettere in contro dei sacrifici, almeno credo.

Io non mi ritengo matura perché ho deciso di sposarmi e avere figli, piuttosto direi che l'avere avuto tre figli, con tutto quello che ha comportato, per me è stato fonte di maturità, ho rivisto la mia vita, le mie priorità alla luce di tre bambini che ho voluto, ma che non nego mi hanno costretta a ridimensionare di molto le cose.

A me non mancano (fino ad ora, domani chissà) le uscite, le serate brave in birreria. Non sono mai stata una gran viaggiatrice perché ho una fifa matta degli aerei e le vacanze come piacciono a me le posso fare anche con i bimbi piccoli (al mare, sul lago, a Gardaland, ma anche nelle città d'arte). Mi manca un po' il cinema, perché ogni tanto mi farebbe piacere uscire per vedermi un bel film che non sia sempre L'era glaciale o Madagascar, ma è altrettanto vero che alla sera, dopo il lavoro, la gestione della casa, ecc. non è che muoia dalla voglia di uscire, anche se mia madre si offre per tenerci i bimbi.
Il mio passatempo preferito, la lettura, riesco cmq a portarlo avanti, la sera quando loro dormono. Non dico che ho imparato ad accontentarmi, per ora questi "sacrifici" non li sento come tali. Magari quando saranno più grandi la penserò divesramente, ma per ora vado bene così. Non penso però di essere meglio o peggio di chi si comporta in modo diverso.
Sarah

Sometimes I need some time on my own...

asteria69
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: 21 gennaio 2009, 12:00
Località: Monaco di Baviera, mamma di Sara (26/03/2008)

Messaggio da asteria69 »

lia ha scritto:Sapevo ti saresti sentita chiamata in causa, ma non mi riferivo a te nello specifico. Anche perchè tu ti sei sfogata qui, ma poi nella realtà ti prendi carico dei tuoi impegni senza star tanto a recriminare :D
No, io mi riferisco a persone che fanno una scelta e poi fanno ricadere il peso della scelta sugli altri.
Mi fa piacere che si noti questo, perché è proprio così: mi sono sfogata nel forum, ma nella vita di tutti i giorni non è che sto a lamentarmi, anzi. Di quello che penso ho parlato solo una volta a mio marito, con parole completamente diverse, non è che tutti i giorni partono le geremiadi.
Comunque non conosco nessuna mamma che faccia ricadere il peso della sua scelta sugli altri. Anche per questo ho scelto il forum, per vedere se fuori dalla mia cerchia di amicizie e conoscenze ci fosse qualcuna che non si sperticasse in lodi della maternità e che non si sentisse super appagata...
lia ha scritto: So di non essere in grado di reggere il carico emotivo che comporta, so che quando vivo il peso dell'infertilità divento una persona diversa, divento una persona insofferente, rabbiosa, negativa. Non voglio rovinare un equilibrio faticosamente raggiunto, nè rendere un inferno la vita del mio uomo (e so, per esperienza già vissuta, che accade questo).
Per questo dico che conoscersi a fondo è molto importante. E a volte sottovalutare aspetti anche apparentemente banali crea poi disagi che è dura compensare. Non è questione di superficialità in sè, è questione di obiettività.
Secondo me sei un grande esempio di equilibrio, obiettività, capacità di autocritica e consapevolezza di sé. Nella mia situazione posso solo lodarti. Non so però se tutto questo non inibisca troppo le tue scelte. Ma io sono la persona meno adatta a giudicarlo.

asteria69
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: 21 gennaio 2009, 12:00
Località: Monaco di Baviera, mamma di Sara (26/03/2008)

Messaggio da asteria69 »

estrella ha scritto:Quindi... chissenefrega, figuriamoci se determino il numero di figli che voglio avere o non avere in base ai giudizi o alle pressioni esterne.
Fai bene. Ammiro molto quelli come te che se ne fregano, davvero, vorrei essere così anch'io, per questo ho detto a Lia che non prenderei troppo sul serio i discorsi della gente.
Ma non tutti riescono ad essere così sicuri di sé e a non farsi influenzare. Ammetto sinceramente di non essere del tutto superiore ai giudizi degli altri. Ho detto che la pressione del fare figli l'ho sentita solo fino ad un certo punto, fatto sta che ho aspettato molto tempo prima di provare. Però forse inconsciamente un po' di influenza l'ha avuta anche il vedere tutti gli altri intorno a me con i bambini e il sentirmi "tardona", come ho già scritto... Ripeto, non l'ho fatto per questo, ma non escludo che una parte di me abbia ceduto anche a delle pressioni esterne.

asteria69
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: 21 gennaio 2009, 12:00
Località: Monaco di Baviera, mamma di Sara (26/03/2008)

Messaggio da asteria69 »

sarahbdm ha scritto: Se la maturità dipendesse dal numero di figli dovremmo correre tutti a farne, no?
Mah, se tutti dessero all’essere maturi questo grande valore… Io personalmente non glielo do, e non credo di essere l’unica persona superficiale sulla terra.
sarahbdm ha scritto: Non dico che ho imparato ad accontentarmi, per ora questi "sacrifici" non li sento come tali. Magari quando saranno più grandi la penserò divesramente, ma per ora vado bene così. Non penso però di essere meglio o peggio di chi si comporta in modo diverso.
Quindi credo che tu abbia preso la decisione giusta. Se non ti sembra di fare sacrifici, la tua è un'ottima situazione.
Anch’io pensavo che le rinunce non mi sarebbero pesate tanto, invece ho fatto un errore di calcolo.

Avatar utente
sarahbdm
Mollista Esperta
Mollista Esperta
Messaggi: 945
Iscritto il: 19 agosto 2002, 10:59
Località: NO - mamma di Chiara (02),Davide (04), Luca (07)

Messaggio da sarahbdm »

Secondo me asteria, nel tuo caso è solo una questione di tempo, perché la tua bambina ora come ora richiede ancora molte attenzioni. I miei innanzitutto sono più grandini, e poi essendo in tre si intrattengono anche tra di loro. Conta poi anche il fatto che trascorrano buona parte della giornata a scuola (materna e elementare) e al nido. Io lavoro fuori casa, sono insegnante, perciò posso conciliare le mie esigenze di "libertà" con le esigenze di seguire i miei figli.
So che non tutte le situazioni sono uguali e io appartengo indubbiamente al gruppo delle "privilegiate", proprio perché la professione che ho scelto mi permette di essere abbastanza presente in casa, ma senza vincolarmi alla cura di casa e figli 24 ore su 24. Che poi, conosco mamme che hanno scelto di lasciare il lavoro per dedicarsi alla famiglia e non per questo si sentono frustrate.
Per come la vedo io, ogni scelta è giusta se ben ponderata e calibrata sulle proprie esigenze, su quelle della famiglia e dei figli, ovviamente quando è possibile. Purtroppo so anch'io che non sempre una mamma può scegliere ciò che è meglio, perché a volte il dovere viene prima; non tutte hanno la fortuna di potersi scegliere l'occupazione su misura, o gli orari, o altro. Penso quindi che se una persona è "costretta" a fare determinate scelte, allora sì che le vive come sacrificanti. Questo però è quello che penso io, naturalmente.
Sarah

Sometimes I need some time on my own...

asteria69
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 1938
Iscritto il: 21 gennaio 2009, 12:00
Località: Monaco di Baviera, mamma di Sara (26/03/2008)

Messaggio da asteria69 »

sarahbdm ha scritto:Secondo me asteria, nel tuo caso è solo una questione di tempo, perché la tua bambina ora come ora richiede ancora molte attenzioni. I miei innanzitutto sono più grandini, e poi essendo in tre si intrattengono anche tra di loro.
Può darsi. Adesso i tuoi figli sono grandini, ma tu stavi come me quando il tuo primo aveva dieci mesi? Se mi dici di sì, allora mi consola.
sarahbdm ha scritto: Conta poi anche il fatto che trascorrano buona parte della giornata a scuola (materna e elementare) e al nido. Io lavoro fuori casa, sono insegnante, perciò posso conciliare le mie esigenze di "libertà" con le esigenze di seguire i miei figli.
Per me adesso è lo “sprint finale”. Tra poco cambierà la situazione: la prossima settimana Sara comincia ad andare al nido e tra due mesi rientrerò al lavoro. Anch’io lavorerò fuori casa, oltretutto part-time, quindi come te mi posso ritenere privilegiata, perché avrò tempo per la bambina, per la casa e anche per me, se voglio. Certo sono un po’ preoccupata, mi chiedo come tutte e due prenderemo la nuova vita. Mio marito è convinto che quando ritornerò al lavoro starò meglio.
sarahbdm ha scritto: Che poi, conosco mamme che hanno scelto di lasciare il lavoro per dedicarsi alla famiglia e non per questo si sentono frustrate.
Sì, anch’io. La mia migliore amica l’ha fatto (forse non è un bene per me avere sempre quest’esempio sotto gli occhi…). Lei però non amava molto il suo lavoro. Penso che un po’ dipenda anche da quello.
Io ho cominciato il mio attuale lavoro solo tre anni fa, avere il posto è stato il coronamento di un sogno, da sempre desideravo lavorare in una casa editrice. Ma se volevo avere figli non potevo aspettare troppo, è vero che non si deve dar retta al discorso della “tardona”, però ci sono proprio dei limiti fisiologici.

Non sono stata costretta a fare le mie scelte, le ho fatte da sola. Però forse non è stata un’ottima idea decidere di stare a casa un anno. Mi rendo conto che suona brutale. Per la bambina infatti è stato senz’altro un bene. A volte però penso che se fossi stata “costretta” a rientrare al lavoro prima, magari sarei stata meglio…
Per esempio, qua in Germania anche il padre può stare a casa ricevendo due terzi dello stipendio, potevamo decidere di fare metà e metà, sei mesi io e sei mesi lui. Oppure, visto che ho allattato solo otto mesi, dopo lo svezzamento sarei potuta rientrare tranquillamente lasciando a casa lui. Invece non l’abbiamo fatto per motivi economici, perché mio marito guadagna più di me e avrebbe ricevuto molto meno dei due terzi del suo stipendio, perché c’è un tetto massimo. Magari però mi avrebbe fatto bene...

Rispondi

Torna a “Depressione post parto”