Durante il primo anno di Samuele, anno difficile, in cui ho sofferto di DPP, chiunque mi chiedesse a quando il secondo lo fulminavo con gli occhi, ma anche per buona parte del suo secondo anno di vita, anche se avevamo trovato un ottimo equilibrio. Poi il desiderio del secondo è arrivato, di colpo, ma ti assicuro che nonostante la paura che mi ritornasse la dpp, è stato tutto più facile, l'allattamento non era più un dovere, ma un piacere e così via, certo Cristina era una bimba più facile da gestire, ma forse sentiva anche la mia tranquillità e la mia serenità nel gestire quelle cose che col primo sembravano insormontabili.asteria69 ha scritto:Sì, ma poi tanto anche se i contro prevalgono si decide lo stesso di farlo, il figlio... almeno nel mio caso non è la ragione a prevalere. Provo un desiderio irrazionale, e anche se so a che cosa potrei andare incontro, tutte le argomentazioni razionali non bastano a farmi rinunciare all'idea di un altro figlio.Simo76 ha scritto:Ti capisco benissimo... io sto pensando seriamente al terzo figlio e ho le tue stesse paure. Penso che l'importante sia mettere tutto sul piatto della bilancia e ponderare bene i pro e i contro e poi... cercare di fare una scelta più responsabile possibile...
Certo, forse poi mi pentirò di averlo fatto. Ma chi mi dice che non mi pentirò di non averlo fatto?
Vedrai che anche grazie all'aiuto della terapeuta, farai la scelta giusta e sicuramente sarà più semplice, non tutto rose e fiori, ma neanche tutto nero.