L'etichetta addosso

La depressione post parto è una malattia subdola e grave, ed è un malessere sempre più frequente e silenzioso tra le neomamme. Parlarne e prendere atto che esiste è importante! Perciò parliamone insieme, non vergognamoci, chiediamo aiuto, perché se ne può uscire, se ne deve uscire.

Moderatore: sarahbdm

Rispondi
Avatar utente
lon9892
Mollista Junior
Mollista Junior
Messaggi: 224
Iscritto il: 28 maggio 2002, 10:57
Località: bologna- stordi no. 51 mamma di Sal (03/01/03) , Alice Emma (23/12/05) e Elena Sofia 23/12/08

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da lon9892 »

una domanda, ma tu senti di essere depressa o no? credi di soffrire di dpp o no? è questo l'argomento che ancora non mi è chiaro... perchè se giè riconosci che il tuo è un malessere dovuto alla depressione alora potresti fare qualcosa per aiutarti, oltre ad augurarti la scomparsa di S., La cosa diventa preoccupante se pensi che sia normale rifiutare il proprio figlio e accampare il proprio diritto a rifiutarlo...

Avatar utente
pea_73
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 7941
Iscritto il: 13 agosto 2010, 9:01
Località: Chi sa e chi non sa

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da pea_73 »

Biah ha scritto:...pensavo che se avessi avuto un maschio pazienza, non sarei stata contenta ma mi sarei accontentata.. mica immaginavo che la cosa mi avrebbe scatenato questi sentimenti...
E come non lo capivi allora, come puoi spiegartelo adesso? E' chiaro che questo tuo sentimento non ha alcuna spiegazione razionale. E dovresti capire cosa c'è dietro davvero. Ma è questo ciò che tutte ti stiamo dicendo Biah, se solo servisse a qualcosa, a convincerti, potremmo ripetertelo ancora e ancora...
Biah ha scritto:La legge parla di problemi fisici e PSCHICI della madre, quindi per me sarebbe stato un problema di testa, di non accettazione, quindi perchè a priori mi avrebbero detto no?
Tutto qui il punto. Io credo che chi ti accusa pensa che tu sostieni l'aborto perchè il figlio non è del sesso desiderato. Invece io credo tu intenda (correggimi se sbaglio) che se un medico riscontra sulla madre un problema di qualsiasi natura anche psicologica legato alla gravidanza, dovendo scegliere fra la salute della donna e la vita del feto, è giusto che si scelga la prima.
La differenza fra queste due cose è sostanziale, non è come i cinesi che continuano a provare e ad abortire le femmine finchè non arriva il maschio, per intendersi.
Biah ha scritto:Per me l'aborto non è un atto omicida, anche perchè sino a 24 settimane non esiste vita al di fuori della madre, ...
Non lo so, Biah. Io ho fatto la morfologica a 23 settimane e ti dico che se quello non era un bambino, beh... ci assomigliava molto, ecco.
Questa è una di quelle cose sulle quali la mia ragione e la mia coscienza non sono d'accordo.
Fermo restando però che dovendo scegliere fra la salute della donna e la vita del feto, è giusto, io credo, che si scelga la prima.
Non prendetemi sul serio, io non lo faccio mai.

crissy
Mollista Espertissima
Mollista Espertissima
Messaggi: 19521
Iscritto il: 30 ottobre 2003, 15:50
Località: MI- mamma di F. '90 e G. 2006

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da crissy »

pea_73 ha scritto:perchè il figlio non è del sesso desiderato[/b] Invece io credo tu intenda (correggimi se sbaglio) che se un medico riscontra sulla madre un problema di qualsiasi natura anche psicologica legato alla gravidanza, dovendo scegliere fra la salute della donna e la vita del feto, è giusto che si scelga la prima.
La differenza fra queste due cose è sostanziale, non è come i cinesi che continuano a provare e ad abortire le femmine finchè non arriva il maschio, per intendersi.
Biah ha scritto:Per me l'aborto non è un atto omicida, anche perchè sino a 24 settimane non esiste vita al di fuori della madre, ...
Non lo so, Biah. Io ho fatto la morfologica a 23 settimane e ti dico che se quello non era un bambino, beh... ci assomigliava molto, ecco.
Questa è una di quelle cose sulle quali la mia ragione e la mia coscienza non sono d'accordo.
Fermo restando però che dovendo scegliere fra la salute della donna e la vita del feto, è giusto, io credo, che si scelga la prima.

Ma non è questione di scelte di vita, un problema psicologico purchè grave che sia non ti uccide di certo, oh ma vi rendete conto di quello che dite?
La legge parla chiaro diamine, basta leggere e non è che possa essere interpretata eh, è srcitto nero su bianco e avevo postato anche una recente sentenza della cassazione che confermava la legge.
Se la madre è in pericolo di vita, ergo, ha un tumore o una cosa grave per cui rischia di morire si può interrompere la gravidanza anche se il feto è sano, e i problemi psicologici non rientrano in questo caso.
Oppure quando il feto è malato e questo comporta problemi psicologici o fisici alla madre. Stop, basta, finito.
Vogliamo andare avanti ad interpretare o vi andate a leggere una volta per tutte sta stramaledetta legge così vi convincete?

Poi che Biah la interpreti a suo comodo l'abbiamo capito, e per sapere...ma un feto a 24 settimane non è un bambino, a 24+1 che succede? si accende un interutture e si trasforma magicamente in un essere umano? per tua informazione ci sono anche bambini sopravvissuti nati di 23 settimane, e certo ma non erano bambini erano ectoplasmi.
"Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla Terra esiste un bambino infelice" A Einstein

"La rosa che non colsi, non la vedrò appassire, resterà viva in un angolo del cuore.
I fiori muoiono solo se recisi

Non sono una "pietra miliare" e me ne vanto!!

Avatar utente
pea_73
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 7941
Iscritto il: 13 agosto 2010, 9:01
Località: Chi sa e chi non sa

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da pea_73 »

crissy ha scritto: Ma non è questione di scelte di vita, un problema psicologico purchè grave che sia non ti uccide di certo, oh ma vi rendete conto di quello che dite?
....
Se la madre è in pericolo di vita, ergo, ha un tumore o una cosa grave per cui rischia di morire si può interrompere la gravidanza anche se il feto è sano, e i problemi psicologici non rientrano in questo caso...
Scusa ma non abbiamo detto che la depressione uccide?
Che ha una mortalità più alta del cancro (lo dicono le statistiche), appunto.
I problemi psicologici seri sono gravi eccome, e non dipendono dalla volontà della persona esattamente come tutti i "normali" problemi di salute.
Insomma mi hai detto che ne sai qualcosa però poi parli come se non fosse nulla...
Non prendetemi sul serio, io non lo faccio mai.

Avatar utente
Kelly
Mollista Espertissima
Mollista Espertissima
Messaggi: 16167
Iscritto il: 21 ottobre 2002, 15:10
Località: lombardia...mamma&co

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da Kelly »

Si ma Pea se non vuoi capire allora dillo...no perchè a me sembra di parlare ad un muro a sto punto!


Nessuno sta dicendo che la depressione non possa portare a risvolti drammatici ma questo non ha niente a che fare con quello che c'è scritto nella legge 194 che regola l'aborto.Regola l'interruzione di gravidanza e NON la depressione e per questa ragione NON si può abortire un feto SANO la cui presenza nel grembo materno ne causi la depressione. Questo perchè, scritta cosi, aprirebbe a scenari allucinanti ma ci rendiamo conto SI o NO??
Ci rendiamo conto che LA LEGGE tutela si la donna, ma anche IL DIRITTO DI NASCERE DEL NASCITURO?

Ma andate su internete e leggetevela la 194!

Crissy ha riportato esattamente ciò che è concesso fare ossia abortire (aborto terapeutico) oltre i 90 giorni NEL CASO IN CUI la malattia del FETO causi trauma psicologico alla madre. Da NESSUNA parte dice che un feto SANO che causi danni psicologici alla madre possa essere abortito...!!!!
sarà difficile vederti da dietro, sulla strada che imboccherai....

Avatar utente
pea_73
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 7941
Iscritto il: 13 agosto 2010, 9:01
Località: Chi sa e chi non sa

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da pea_73 »

Scusate, io non è che non voglio capire, non capisco proprio (vabbè sono di coccio...)
Biah ha detto che si buttava dalla finestra, non vi sembra grave questo?

Non ho letto tutta la legge ma mi pare che si possa riassumere in due parole:
"la legge consente ancora 180 giorni per l’interruzione su indicazione medica per grave pericolo per la vita della gestante o per grave pericolo per la sua salute fisica o psichica."

Non esiste il diritto di nascere del nascituro o almeno non per legge.
Se ci pensi questo è inevitabile perchè se un feto sano avesse diritto ad essere tutelato, allora verrebbe da sè che anche uno malato dovrebbe avere lo stesso diritto. Mi sembrerebbe molto più allucinante che questa tutela al diritto di nascere valesse per gli uni ma non per gli altri.

Insomma, non ci raccontiamo palle, l'aborto terapeutico è terapeutico per la madre, mica per il figlio. Se la salute, e si anche quella mentale, della madre è a rischio, ti fanno abortire eccome.
Non prendetemi sul serio, io non lo faccio mai.

Avatar utente
lon9892
Mollista Junior
Mollista Junior
Messaggi: 224
Iscritto il: 28 maggio 2002, 10:57
Località: bologna- stordi no. 51 mamma di Sal (03/01/03) , Alice Emma (23/12/05) e Elena Sofia 23/12/08

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da lon9892 »

e cercare di fermare il presunto omicidio curando la madre?????
no?
no, perchè se una si lascia abbattere in questo modo da una notizia cosi innocente è evidente che ha bisogno di essere aiutata...

Avatar utente
Lillafiore
Moderatrice forum bimbi
Moderatrice forum bimbi
Messaggi: 10631
Iscritto il: 23 dicembre 2002, 15:13
Località: Forse quella che chiamate "accettazione" è solo la disperazione sotto mentite spoglie

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da Lillafiore »

quello che invece semmai io non condivido con te pea è il fatto che biah non dice di essere malata (di depressione). Perchè se lei accettasse di essere malata, di avere sentimento che non sono normali per una persona sana, allora si potrebbe curare. Perchè io la depressione pp l'ho avuta e so che pensieri ti faccia fare. Ma io pensavo di me stessa di essere un mostro a pensare quello che pensavo, mica dicevo che ero normale eh! certi sentimenti (come quello di pensare che mia figlia era stato il più grande sbaglio della mia vita) mi shoccavano a morte, altrochè, non è che dicevo "è così e basta". Quello che a me fa rabbia, è che biah si rovina la vita non voler capire che ha bisogno di aiuto, ma io non glielo dico nemmeno più tanto ne abbiamo lungamente parlato, lei dice di non essere malata, che il problema è S. Se invece capisse che il problema è nella sua testa, che non è normale odiare un figlio solo perchè ha il pisello, allora la cosa sarebbe diversa. Ma per adesso le cose sono così...
A modo mio, e pazienza se a qualcuno il mio modo d'essere non piace. Di piacere a tutti, sinceramente, non mi sono mai illuso. R. Baggio
ho la scrivania in centro - larous dixit
Immagine

Avatar utente
lon9892
Mollista Junior
Mollista Junior
Messaggi: 224
Iscritto il: 28 maggio 2002, 10:57
Località: bologna- stordi no. 51 mamma di Sal (03/01/03) , Alice Emma (23/12/05) e Elena Sofia 23/12/08

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da lon9892 »

Lillafiore ha scritto:quello che invece semmai io non condivido con te pea è il fatto che biah non dice di essere malata (di depressione). Perchè se lei accettasse di essere malata, di avere sentimento che non sono normali per una persona sana, allora si potrebbe curare. Perchè io la depressione pp l'ho avuta e so che pensieri ti faccia fare. Ma io pensavo di me stessa di essere un mostro a pensare quello che pensavo, mica dicevo che ero normale eh! certi sentimenti (come quello di pensare che mia figlia era stato il più grande sbaglio della mia vita) mi shoccavano a morte, altrochè, non è che dicevo "è così e basta". Quello che a me fa rabbia, è che biah si rovina la vita non voler capire che ha bisogno di aiuto, ma io non glielo dico nemmeno più tanto ne abbiamo lungamente parlato, lei dice di non essere malata, che il problema è S. Se invece capisse che il problema è nella sua testa, che non è normale odiare un figlio solo perchè ha il pisello, allora la cosa sarebbe diversa. Ma per adesso le cose sono così...
è quello che continuo a chiedermi, se lei ammettesse di aver bisogno di aiuto sarebbe più che comprensibile, ma è questo suo ostinarsi a dire che ha il diritto di rifiutare S che mi fa restare senza parole...

crissy
Mollista Espertissima
Mollista Espertissima
Messaggi: 19521
Iscritto il: 30 ottobre 2003, 15:50
Località: MI- mamma di F. '90 e G. 2006

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da crissy »

Kelly ha scritto:Si ma Pea se non vuoi capire allora dillo...no perchè a me sembra di parlare ad un muro a sto punto!


Nessuno sta dicendo che la depressione non possa portare a risvolti drammatici ma questo non ha niente a che fare con quello che c'è scritto nella legge 194 che regola l'aborto.Regola l'interruzione di gravidanza e NON la depressione e per questa ragione NON si può abortire un feto SANO la cui presenza nel grembo materno ne causi la depressione. Questo perchè, scritta cosi, aprirebbe a scenari allucinanti ma ci rendiamo conto SI o NO??
Ci rendiamo conto che LA LEGGE tutela si la donna, ma anche IL DIRITTO DI NASCERE DEL NASCITURO?

Ma andate su internete e leggetevela la 194!

Crissy ha riportato esattamente ciò che è concesso fare ossia abortire (aborto terapeutico) oltre i 90 giorni NEL CASO IN CUI la malattia del FETO causi trauma psicologico alla madre. Da NESSUNA parte dice che un feto SANO che causi danni psicologici alla madre possa essere abortito...!!!!

Oddio Kelly GRAZIE! pensavo veramente di avere dei problemi io, no perchè mi sembra di scrivere in italiano non in ostrogoto, che cavolo!!!
Ribadisco, non sono io che non so nulla di depressione, sta legge non l'ho fatta io, mi sono semplicemente limitata a leggerla e siccome è scritta in un italiano comprensibile ai più, non credevo ci volesse molto a capirla.
E mi spiace ma la depressione può uccidere quanto si vuole,ma il fatto di essere depressi non può autorizzare nessuno a uccidere un bambino SANO che potrebbe avere una vita lunga e felice.
Anche perchè cara Pea ti faccio una domanda, tu sei depressa e abortisci tuo figlio sano, poi ti fai curare, guarisci e torni in te (o vogliamo dire che la depressione è una malattia incurabile? non mi sembra!) a quel punto pensi di vivere bene con il senso di colpa per aver eliminato tuo figlio che stava benissimo? Non pensi che evitando che la madre compia un gesto scellerato in un momento in cui non è in se sia un modo per tutelarla? Allora non è meglio aiutare la madre in gravidanza a stare meglio e fare in modo che vivano sia madre che figlio? al limite massimo se la madre proprio sto figlio non lo vuole ha sempre la possibilità di darlo in adozione.
"Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla Terra esiste un bambino infelice" A Einstein

"La rosa che non colsi, non la vedrò appassire, resterà viva in un angolo del cuore.
I fiori muoiono solo se recisi

Non sono una "pietra miliare" e me ne vanto!!

crissy
Mollista Espertissima
Mollista Espertissima
Messaggi: 19521
Iscritto il: 30 ottobre 2003, 15:50
Località: MI- mamma di F. '90 e G. 2006

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da crissy »

Anche perchè, e non mi raccontate palle in proposito, sappiamo benissimo tutti che il problema non è il bambino in quanto tale, ma si tratta di ben altro. e non è eliminando il bambino che si risolve il problema, anzi, alla lunga potrebbe rivelarsi una scelta devastante.
"Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla Terra esiste un bambino infelice" A Einstein

"La rosa che non colsi, non la vedrò appassire, resterà viva in un angolo del cuore.
I fiori muoiono solo se recisi

Non sono una "pietra miliare" e me ne vanto!!

crissy
Mollista Espertissima
Mollista Espertissima
Messaggi: 19521
Iscritto il: 30 ottobre 2003, 15:50
Località: MI- mamma di F. '90 e G. 2006

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da crissy »

pea_73 ha scritto: Non esiste il diritto di nascere del nascituro o almeno non per legge.
Se ci pensi questo è inevitabile perchè se un feto sano avesse diritto ad essere tutelato, allora verrebbe da sè che anche uno malato dovrebbe avere lo stesso diritto.

Infatti, se avessi letto la sentenza della cassazione che ho riportato pagine fa, sapresti invece che la legge tutela il diritto del nascituro a nascere anche se malato. E che non basta che il feto sia malato per dare il consenso all'aborto terapeutico, ma che ciò causi grave malessere fisico o psicologico nella madre e che questo stato debba essere accertato.
"Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla Terra esiste un bambino infelice" A Einstein

"La rosa che non colsi, non la vedrò appassire, resterà viva in un angolo del cuore.
I fiori muoiono solo se recisi

Non sono una "pietra miliare" e me ne vanto!!

crissy
Mollista Espertissima
Mollista Espertissima
Messaggi: 19521
Iscritto il: 30 ottobre 2003, 15:50
Località: MI- mamma di F. '90 e G. 2006

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da crissy »

Eccola qui, è la cassazione che lo ha stabilito eh, non io.
E' scritto in italiano corrente, e non lascia dubbi ad interpretazioni di sorta, quindi smettiamolo di arrampicarci sui vetri.

La suddetta sentenza della Cassazione è stata confermata dalla più recente sentenza n° 16123 del 14 luglio 2006 nella quale con molta chiarezza si stabilisce che, ai sensi dell’art. 6 lett. b) della legge n° 194/78, per procedere alla interruzione della gravidanza dopo il novantesimo giorno non basta che siano presenti anomalie o malformazioni del nascituro, ma occorre che tale presenza cagioni processi patologici in atto che comportino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della madre.
Richiamiamo l’attenzione sul fatto che la norma parla di processi patologici che un medico deve accertare; si tratta quindi di malattia, e deve essere anche accertato il grave pericolo per la salute della madre.
Il Supremo Collegio, inoltre, nella sentenza n° 16123/2006 ribadisce che non è ammesso un diritto “a non nascere” o a “non nascere se non sano”, mentre nel nostro ordinamento è tutelato il diritto del concepito a nascere, anche se affetto da malformazioni.
Infine, è importante tener presente l’insegnamento della Corte Costituzionale che con sua pronunzia del 17-26 novembre 2004 n° 366 (in Giurisprudenza Costituzionale 2004, 3989) ha osservato come per ammettere l’interruzione della gravidanza dopo i primo novanta giorni non sia sufficiente l’accertamento dei processi patologici che comportino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della madre, ma è necessario che nel caso concreto ricorra una “ulteriore condizione prevista dall’art. 7, comma 3 stessa legge”, e cioè “che non sussista possibilità di vita autonoma del feto”.
"Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla Terra esiste un bambino infelice" A Einstein

"La rosa che non colsi, non la vedrò appassire, resterà viva in un angolo del cuore.
I fiori muoiono solo se recisi

Non sono una "pietra miliare" e me ne vanto!!

Avatar utente
Biah
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 4491
Iscritto il: 28 novembre 2005, 20:30
Località: Mamma di una bambola dai capelli lunghi

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da Biah »

La depressione uccide... uccide la voglia di vivere, uccide ogni attimo della tua giornata.. sei solo più l'involucro di te stesso...non hai più serenità, voglia di vivere, non hai più niente per andare avanti... io mi faccio forza solo per mia figlia, solo per lei che è la cosa più importante della mia vita, il regalo più bello che ho ricevuto , la cosa migliore che io abbia fatto... solo ed esclusivamente per lei... per me S è un ingombrante bagaglio, una cosa dannosa alla MIA famiglia , o almeno quella che era... lui era stato voluto solo ed esclusivamente in funzione di mia figlia , ma l'ho già detto e spiegato i motivi e Kelly ha buona memoria inutile starli a ripetere... per la legge esistono anche i ricorsi, le eccezioni ( la diagnosi preimpianto era vietata in Italia, ma una coppia in Sardegna ha ottenuto si facesse al fine di procreare figli sani avendo loro una malattia genetica e non erano STERILI, quindi teoricamente lei poteva rimanere incinta e poi abortire - è stata un' ECCEZIONE) e quant'altro quindi chissà mai se fossi arrivata in tempo me lo avrebbero concesso? Ma davvero come fate ad avere certezze così granitiche? E forse non mi conoscete bene, ma se avessi avuto quella possibilità ( che ri sottolineo NON AVEVO) avrei tentato di tutto,e sarei andata anche in INGHILTERRA ( Crissy e Kelly leggete anche le leggi inglesi per favore... continuo a dirvi che là è concesso e non mi considerate di striscio ) e non mi sarei fatta problemi a ingoiarmi una bella RU 486 ( sapete che la vendono su internet? ) o in extremis a piantarmi un coltello in pancia... non avrei avuto nessun problema a farlo se avessi visto una via d'uscita che non mi avesse creato problemi più grandi di quelli in cui ero....
Si continua a dire che non è normale amare un figlio, ma in salotto c'è un post dove sono scritte le frasi più brutte dei genitori verso i figli... beh, mi consola sapere di non essere l'unica...andatevelo a leggere e avrete un piccolo campionario di genitori che, se non amano, perlomeno sopportno poco i figli... mica per tutti deve essere amore amore , ti ho desiderato, sei arrivato e ci ameremo tutta la vita? basta guardare al di là del proprio felice orticello per vedere che c'è anche qualcosa di diverso. Io non sono malata nel senso stretto della parola: mi faccio un KULO così ogni santo giorno, non ho tempo a volte nemmeno di aprire il giornale, leggere un libro, sentire un tg, il mio unico svago è qui ad orari impossibili... io assolvo pienamente e in toto a tutti i miei doveri, io sono INFELICE dentro, sono ARRABBIATA con S che non è quello che volevo, con mio marito che non capisce e che ha pure sbagliato spermatozoo, con la vita visto che mi aveva dato già parecchie batoste, vedo una mia cara amica con le sue bambine e ogni volta mi sale il magone... non è invidia, non sono capace di provarla, ma proprio tristezza a vedere quanto è felice con i suoi due gioielli , a quanto sono belle e brave quelle due piccole , a quanto sono una bellissima famiglia ...
Ora da tutto ciò cosa posso trarre? Più guardo S e più non provo nulla... penso ai miei sentimenti per mia figlia e penso che lui non me li ha mai suscitati nemmeno 1 centesimo di quello che provo per lei... nulla... e io a questo non posso farci niente, inutile il detto: ci si affezziona anche al cane, io non sono affezionata a lui per niente.... figuriamoci parlare dell'amore immenso che mi lega a mia figlia... nemmeno per sogno, nemmeno lontani mille anni luce... ogni dolore è intimo e presonale, voi non sparete mai cosa ho provato quando mi hanno aperto come una scatoletta di tonno ( propio come una scatoletta, da anca ad anca, ho una cicatrice tremenda) e hanno tirato fuori quel coso... non immaginate come mi snetivo ad avere l'UNICO maschio in quei giorni di ospedale , non avete sentito il mio cuore quanto sanguinava, quando curva per il male alla ferita , ho radunato le mie cose e ho attraversato il corridoio dell'ospedale pieno di mamme felici e con tutti quei bei fiocchi rosa appesi alle porte e io con le braccia vuote... davvero non immaginate il dolore immenso che ho provato.. vivessi ancora mille anni io ce l'ho dentro, marchiato a fuoco, non lo dimenticherò mai...no, quello che mi è successo non è stato giusto e basta.

Avatar utente
Biah
Mollista Senior
Mollista Senior
Messaggi: 4491
Iscritto il: 28 novembre 2005, 20:30
Località: Mamma di una bambola dai capelli lunghi

Re: L'etichetta addosso

Messaggio da Biah »

crissy ha scritto:
...per procedere alla interruzione della gravidanza dopo il novantesimo giorno non basta che siano presenti anomalie o malformazioni del nascituro, ma occorre che tale presenza cagioni processi patologici in atto che comportino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della madre.
Richiamiamo l’attenzione sul fatto che la norma parla di processi patologici che un medico deve accertare; si tratta quindi di malattia, e deve essere anche accertato il grave pericolo per la salute della madre.
”.
Ma allora la depressione cosa è???
Chiariamo questa cosa, perchè se è una MALATTIA come abbiamo sempre detto ci sarei stata benissimo ( sempre fossi stata nei tempi). Quindi inutile continuare a picchiarci sopra questa cosa.. se la depressione NON è una malattia allora non avrebbero fatto nulla, e le persone depresse sono solo dei deficienti, e i medici dei ruba stipendi giusto?? Perchè se uno non è malato non serve nessun medico...

Rispondi

Torna a “Depressione post parto”