vi racconto un sogno

La depressione post parto è una malattia subdola e grave, ed è un malessere sempre più frequente e silenzioso tra le neomamme. Parlarne e prendere atto che esiste è importante! Perciò parliamone insieme, non vergognamoci, chiediamo aiuto, perché se ne può uscire, se ne deve uscire.

Moderatore: sarahbdm

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pea_73
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vi racconto un sogno

Messaggio da pea_73 »

Ieri notte ho sognato di perdere il lavoro ed ero sprofondata nell'angoscia.

Poi, non ricordo come, è apparso mio fratello -scomparso a 16 anni, quasi 25 anni fa- e lavorava con me nella mia azienda. Doveva fare una conference call e diceva di dover dire qualcosa di importante sul lavoro.

Io lo guardavo e gli chiedevo "allora come mai non sei più tornato?"
E lui mi rispondeva "non sapevo come attraversare il ponte"

Così io all'improvviso mi ricordavo "Allora è vero che sei morto" gli dicevo, e sentivo una tristezza infinita.
Lui mi guardava come se non capisse, ed io piangevo talmente forte che mi sono svegliata.

E sono rimasta tutta la mattina con questo senso di angoscia e di perdita.
Ieri ho lavorato da casa e sono stata sola tutta il giorno. E' andata un po' meglio quando sono andata a riprendere Davide al nido piano piano ho smesso di pensarci.

Anche Davide ha iniziato ad apparire nei miei sogni. Non in quello di ieri, ma a volte sogno di lasciarlo da qualche a parte, di non riuscire a raggiungerlo, di non potermi muovere.
Un giorno ho sognato che cadeva da una rupe (mio fratello morì così) e quando io e il mio compagno lo riprendevamo un attimo dopo era già morto. Mi sono svegliata in preda all'angoscia, poi la giornata è andata bene comunque.

Il mio umore non va male, certi giorni mi sento veramente felice e realizzata. Mio figlio è ormai una fonte di gioia e non solo di fatica e preoccupazioni (per altro piccole).

Però sento che ancora qualcosa dentro di me non va. Ci sono ancora nodi da sciogliere, però mi domando se questo si risolverà mai. A volte mi sembra che questa perdita che ho avuto, così tanti anni fa, sia solo una scusa a cui il mio inconscio si aggrappa per lasciarsi andare ad un carattere così, "naturalmente portato" alla solitudine e alla malinconia. Naturalmente portato alla depressione.

Eppure ho tanto pianto quando sono andata in terapia, sembrava che dovessi tirar fuori tutto, tutto quello che non avevo tirato fuori allora.
E poi mi domando la vita è fatta anche di questo, ognuno ha le sue croci e deve portarsele.
Perché io non riesco a portare la mia, o è forse questo il modo di "portarla".

Un dolore con cui imparare a convivere, e che ogni tanto torna, e che tornerà sempre.
Non prendetemi sul serio, io non lo faccio mai.

Clizia
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Re: vi racconto un sogno

Messaggio da Clizia »

Credo che sia molto giusto quello che scrivi.
Purtroppo.
Il problema è che quando si inizia una psicoterapia (almeno, per me è stato così) si hanno delle aspettative quasi magiche sul suo funzionamento. "Tirare fuori tutto... Risolvere tutto...": sono espressioni che ho usato anche io, soprattutto nelle sedute più arrabbiate col mio psicoterapeuta.
Alla fine anche io credo di essere così, costituzionalmente depressa, sistematicamente arrabbiata con mia madre. E' un dolore meno "forte" del tuo, non così circostanziato, diciamo, ma presente: nei momenti di sconforto credo dovrò farci i conti per tutta la vita.
Poi a volte sembra che riesca a tenerlo bada.
Poi ritorna.
E allora mi chiedo: ma allora cosa ho fatto due anni di psicoterapia? :uaz:

Che risposta sconclusionata... Come me.

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pea_73
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Re: vi racconto un sogno

Messaggio da pea_73 »

Io ho capito che quando sale un certo umore particolare non bisogna farsi prendere dall'ansia, ma imparare a coccolare anche una piccola malinconia, un ricordo triste, o una arrabbiatura che giace dentro di te dalla notte dei tempi.
E' dura perché in questa vita sembra che dobbiamo essere sempre tutti felici, tutti al meglio, scattanti nel fisico e nella mente, e sembra non ci sia spazio per altro.

Non mi è più capitato di fare sogni angoscianti, in compenso con l'arrivo dell'autunno mi stanno ricominciando i malanni, oggi mi sento a pezzi!
Non prendetemi sul serio, io non lo faccio mai.

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Donatella
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Re: vi racconto un sogno

Messaggio da Donatella »

Non penso che sia sconclusionata Clizia, penso che noi siamo noi con le nostre paure, le nostre ansie, il nostro carico di dolori e felicità. I momenti tristi, come e più di quelli felici, fanno parte di noi, ci hanno fatto diventare quello che siamo. Più che imparare a superarli credo che dobbiamo imparare a conviverci.
Non c'è comunicazione senza emozione

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