Da una vita combatto per un sistema nutrizionale e per uno svezzamento intelligente e sano per i nostri bambini (cibi freschi cucinati in casa, divezzo al 4° mese ma con conservazione del latte materno ad libitum, evitamento dei latti in polvere, ecc.). Ogni volta mi sento ripetere "Ma gli enti superiori allora, sono scemi a dire quel che dicono?" (liofilizzati, farine, omogeneizzati, miti riguardanti la supposta maggior sicurezza dei prodotti industriali, ecc.) dato il fatto che io contraddico in modo non solo apparente ma SOSTANZIALE i loro dettami. Ed ogni volta mi ritrovo a rispondere che usare prodotti industriali è CONVENIENTE per chi li produce, rallentando l'abitudine ai cibi freschi e prolungando nel tempo quella ai lavorati (sbilancio calorico e tendenza allarmante, e sottolineo ALLARMANTE, all'obesità infantile).
Bene: vi posto per conoscenza un interessante articolo: leggete e meditate, ve ne prego....è importante per la salute dei vostri figli (ed è importante per dimostrare che quel che dico da sempre non sono invenzioni farneticanti di un idealista)
Chi si nasconde dietro le piramidi alimentari per la prima infanzia?
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Ibfan Italia, ACP, AICPAM, Baby Consumers, Il Melograno, MAMI, La Leche League, No grazie pago io
Il 24 febbraio 2011 sono state presentate con una conferenza presso l’Università La Sapienza di Roma le cosiddette piramidi alimentari per la prima infanzia, definite “la bussola per orientare, con l’aiuto insostituibile dei pediatri, le scelte nutrizionali ei genitori per i propri bambini, nel delicato periodo del divezzamento”. Tali piramidi sono state sviluppate da alcuni nutrizionisti della stessa università - Andrea Vania e Carlo Cannella, recentemente scomparso - e saranno diffuse con il patrocinio di ECOG (European Childhood Obesità Group), SIP (Società Italiana di Pediatria), FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), SINUPE (Società Italiana di Nutrizione Pediatrica), SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale), SIO (Società Italiana dell’Obesità)e SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana).
Guardando con più attenzione, insospettiti dai colori e dalla grafica sin troppo 'familiare', non abbiamo impiegato molto a capire chi si cela dietro a tale iniziativa. Leggendo i vari comunicati stampa diffusi in questi giorni, si scopre infatti che gli indirizzi internet, ai quali si rimanda il lettore che volesse approfondire, mostrano che le due piramidi sono associate al nome di una ditta di alimenti per l’infanzia, la Mellin, che appartiene al gruppo Danone. Nel sito dedicato al progetto, in seguito ad alcune polemiche sui blog che si occupano di svezzamento, i link www.piramideitaliana.it/pg-af/mellin1.php e http://www.piramide italiana.it/pg-af/mellin2.php, sono stati opportunamente sostituiti da indirizzi senza la dicitura Mellin (ma restano visibili ad esempio al seguente indirizzo: http://lifestyle.tiscali.it/salute/arti ... 2/piramide -alimentare-infanzia.html?doctor_web ).
A conferma che si tratta di un’abile, ma non abilmente velata, campagna pubblicitaria, c’è anche un comunicato diffuso da Studio Martignoni Comunicazione Integrata (MCI) visibile all’indirizzo www.studiomartignoni.com/mellin-piramide.htm :
“Novembre 2010 - Mellin: il kit della Piramide Alimentare della Prima Infanzia. Mellin sceglie lo Studio Martignoni per sviluppare un progetto innovativo: la Piramide Alimentare della Prima Infanzia. MCI ha seguito l’ideazione e la realizzazione grafica delle due piramidi, diversificate in base alla fascia di età del bambino, e le ha utilizzate per personalizzare altrettanti block notes/ricettari, uniti in un pratico kit, distribuito ai medici pediatri di tutta Italia. L’importanza del progetto - è la prima piramide dedicata all’alimentazione infantile - è stato illustrato da Mellin tramite diversi canali e ufficialmente durante il Congresso ECOG tenutosi lo scorso novembre a Bruxelles”.
Le associazioni firmatarie del presente comunicato stampa - Ibfan Italia, ACP, AICPAM, Baby Consumers, Il Melograno, MAMI, La Leche League Italia, No grazie pago io - chiedono che venga fatta chiarezza su questa paradossale operazione
commerciale:
“I genitori hanno il diritto di sapere chi si nasconde dietro al progetto delle piramidi alimentari per la prima infanzia, perché difficilmente le sponsorizzazioni sono offerte dalle aziende in maniera ‘non condizionante’: guarda caso, nel modello proposto dalle piramidi per la prima infanzia non mancano riferimenti a omogeneizzati e liofilizzati.
In realtà, i cibi industriali non sono affatto indispensabili per alimentare correttamente un bambino: omogeneizzati e pappe pronte non hanno niente di più di un prodotto casalingo, anzi spesso qualcosa in meno: troppi zuccheri, sale, grassi con origine
spesso non dichiarata e apporto calorico più elevato dello stesso prodotto fatto in casa. Per non parlare di un gusto standardizzato, sempre uguale a se stesso che non educa il palato dei bambini ai sapori legati alle stagioni, alla diversa qualità e maturazione dei frutti, al differente tipo di cibo che può essere proposto nella vita quotidiana." ........
Mi fermo qui ma spero che basti: SIAMO MEDITERRANEI ed abbiamo la fortuna di essere i depositari di una dieta ECCEZIONALE sotto tutti i punti di vista. I nostri figli DEVONO DIVENTARE SANI CON GUSTO !!!!!
Un saluto (con preghiera di non accodare post al presente annuncio)
Piramidi alimentari "consigliate" dall'industria!!!!!
Il dr. Stefano Tasca, pediatra, risponde in questo spazio alle domande di mamme e papà.
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