Valentina72 ha scritto:Un mio amico è uno zingaro rom, cresciuto nelle roulotte e baracche dei campi nomadi, che ha avuto un certo successo come musicista, tanto da potersi comprare una casa tutta per sé e la per la famiglia.
Su consiglio degli amici non rom, e delle consuetudini sociali, ognuno aveva la sua cameretta: una grande per i genitori, una per ogni fratello e sorella con relativi coniugi.
La prima notte nella nuova casa, ognuno è andato a dormire nella sua stanza, solo soletto. "Dopo qualche ora a girarsi e rigirarsi nel letto - mi ha raccontato il mio amico - mi sono alzato e sono uscito dalla mia camera. Nel corridoio ho trovato mia madre, anche lei stranita dalla situazione. Abbiamo deciso che non aveva senso dormire da soli e che si stava meglio a dormire tutti insieme o almeno con qualcuno".
In realtà quello che a noi sembra il modo normale di dormire (padre e madre separati dai figli) è solo il modo di dormire che si è diffuso nel mondo occidentale e solo negli ultimi secoli. Altrove, e in passato anche da noi, si dorme e si dormiva in gruppo, e i figli dormono con i genitori senza per questo venir su "viziati" o altre definizioni denigratorie del genere.
Ma anche gli adulti? Perchè per me non è mai stato un problema dormire con i miei figli in camera finchè erano piccolini (diciamo fino a 3 anni, che è stato il "massimo" a cui sono arrivata, con Matilde), ma francamente dormire nella stessa stanza io, mio marito e i figli adolescenti non ce la farei proprio ... Anche perchè insomma, magari qualche volta di notte io e il marito non dormiamo soltanto
Dony