La solitudine...

La depressione post parto è una malattia subdola e grave, ed è un malessere sempre più frequente e silenzioso tra le neomamme. Parlarne e prendere atto che esiste è importante! Perciò parliamone insieme, non vergognamoci, chiediamo aiuto, perché se ne può uscire, se ne deve uscire.

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Donatella
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La solitudine...

Messaggio da Donatella »

Quando incide secondo voi la solitudine sulla Deppp? Il marito che non c'è mai, non avere vicino genitori o parenti che possano dare un aiuto quotidiano... insomma il non poter pensare "Alla tot ora arriva "xy" e finalmente per due ore mi rilasso!"
Per me, tanto!
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Biberte
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Re: La solitudine...

Messaggio da Biberte »

mmh.
io ti parlo di depressione post parto che è più depressione che stanchezza, e ti dico non tanto.
per la mia esperienza puoi avere tutti gli aiuti pratici che vuoi ma è la solitudine emotiva che conta, il sentirsi inadeguati e vederne la prova in ogni azione degli altri. in quel caso anche l'aiuto fa sentire incapaci.

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Donatella
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Re: La solitudine...

Messaggio da Donatella »

Bibe, io di deppp vera e propria non ho sofferto però ricordo molto bene quell'ansia di essere sola col bambino che però credo sono stata fortunata perchè non è mai esplosa: due volte al giorno mia madre bussava alla mia porta e io solo che sentivo lo squillo dl citofono mi sentivo rinascere! Ed era un auto totale il suo, mia madre aveva poco più di 50 anni, era energica, decisa e prendeva in mano tutto: il bambino, il pranzo... io spesso mi infilavo qualcosa addosso e andavo a fare la spesa, a fare due passi... Molto spesso poi, dopo qualche settimana, andavo da loro a pranzo e dopo mangiato mi chiudevo nella mia vecchia cameretta e dormivo filato 2-3 ore mentre i miei stavano col piccolo. Era un aiuto utile, empatico, profondo... non ne sarò mai abbastanza grata ai miei genitori! Mai mi hanno fatta sentire inadeguata, solo giustamente bisognosa d'aiuto!
Poi, al piano di sotto vivevano i miei suoceri. Con loro ero meno a mio agio, ma ti dirò che l'idea che in qualsiasi momento avrei potuto bussare e chiamare aiuto mi era di conforto enormemente. Mo marito non c'era mai in quel periodo, usciva prima all'alba (mi teneva giusto un'oretta Vieri al mattino presto, lui si vestiva, faceva colazione e stavano insieme, Vieri nel suo seggiolino) e tornava la sera dopo le 21-22... di nottedormiva profondamente dopo 14 ore di lavoro. Senza i miei credo che sarebbe stata dura per me!
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kuz
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Re: La solitudine...

Messaggio da kuz »

Io non so se ho sofferto davvero di DPP, ma di sicuro il primo anno dopo il parto, e anche oltre, non è stato per nulla facile.
Per me la solitudine ha inciso molto, è la sensazione di quel periodo che più riemerge prepotentemente quando ci penso.
Mio marito non ha potuto prendersi nemmeno un giorno di ferie dopo la nascita di nostra figlia, e oltretutto stava seguendo un progetto lontano da casa, per il quale spesso partiva il lunedì e tornava il venerdì.
Non posso dire di non aver avuto aiuti esterni, spesso mia mamma veniva da me e si fermava a dormire, ma non era di lei che avevo bisogno, volevo vicino mio marito, avevo bisogno del suo supporto, che imparassimo insieme a diventare famiglia.
Inoltre volevo fare tutto da sola, volevo condividere la gestione della bambina solo con mio marito, e con nessun altro.
Ma questo non era quasi mai possibile.
E questo, come dice Bibe, si è poi trasformato in solitudine emotiva.
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Donatella
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Re: La solitudine...

Messaggio da Donatella »

Sì, certo, è la solitudine emotiva che fa male, però io enso che derivi da quella "fisica". Il non poter condividere quella che è una gioia enorme, ma in certi momenti anche un "peso", e soprattutto emotivo. Quella sensazione di sapere che quel piccolino è del tutto dipendente da noi, laddove noi possiamo contare solo su noi stesse.
Comunque Kuz, dici una cosa importante: volevi fare tutto da sola. Secondo me è questa snsazione di voler fare da sole che "ci frega", invece l'auto è importante e va accettato. Pensa alle grandi famiglie di una volta, quando per i famosi 40 giorni la neo mamma non veniva mai lasciata sola. Magari era lei a occuparsi del bambino, ma in mezzo alle altre donne della famiglia, che comunque la sollevavano da tutto il resto, dal cucinare al lavare i panni del bimbo...
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kuz
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Re: La solitudine...

Messaggio da kuz »

Donatella, verissimo che la mia solitudine è stata in parte una scelta.
Credo che questa volta avere un'altra bambina da gestire, anche se sarò più stanca, mi aiuterà a sentirmi meno sola, perchè avrò comunque i rimti della più grande a condizionare le mie giornate, oltre a una rete di amicizie che mi sono creata in questi anni.
Certo, bisogna essere capaci di accettare il supporto che ti offrono, ma non è facile farlo quando quel supporto non è ciò che vuoi o del quale senti di avere bisogno.
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Re: La solitudine...

Messaggio da Donatella »

Lo so, io penso infatti di essere stata molto fortunata perchè mi trovo assolutamente bene con il supporto che mi offriva mia madre, sia perchè in genere la pensavamo allo stesso modo, sia perchè nel caso così non fosse, era lei che si adattava a me, poiché ero io la mamma di mio figlio!
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Re: La solitudine...

Messaggio da Donatella »

C'ė anche un'altra cosa che mi viene in mente: la donna depressa (in generale) tende a voler mostrare di essere brava nel saper fare tutto quello che pensa le si richiede anche perchè così pensa di guadagnare l'affetto e la stima del partner. Non vuole chiedere perchè vuol dimostrar di saper fare (cosa divers credo Kuz dal non volte chiedere perchè non si ha vicino nessuno il cui aiuto sarebbe gradito). Ma il non chiedere aiuto con un bambino piccolo e il dover fare da sê innesca un ulteriore effetto depressivo. Non so se mi sono spiegata...
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