Ciao belle, in effetti è un pò che non scrivo, ero in pausa "riflessiva" dopo aver preso una decisione....risolutiva per i miei stati d'animo direi, ma che è stata una botta pazzesca comunque.
Ho agito d'impulso, dopo troppi imput negativi...le infinite discussioni in casa...ho agito maldestramente e goffamente e quant'altro, ma quando si è fusi, si è fusi, ed io ero stanca, demoralizzata, e non capivo più cosa fosse la coerenza sinceramente.
Ho detto bruscamente arrivederci a tutta una fetta della mia vita degli ultimi mesi, di progetti e aspettative.
Una fetta che mi entusiasmava da un lato, ma mi pesava troppo dall'altro, a questo punto, troppo davvero.
Mi dispiace molto se mi guardo indietro ma ho dovuto farlo.
Non posso dire di sentirmi da sballo ora, sono rattristata, non mi è piaciuto il metodo che ho usato, sono stata troppa come al solito, ma va meglio si, va meglio davvero, tutte le sensazioni brutte che sentivo prima si sono molto molto ridotte, ora so esattamente cosa c'è da fare per ricostruire, so cosa e quanto e quando posso investire in me e nella mia famiglia, mi ha aiutato molto lo psicologo, mi ha aperto gli occhi su un aspetto della mia personalità che agiva da "pilota automatico" da anni, e che dovrei invece tagliar fuori da certe questioni.
Si chiama ego.
Mi faccio a fette con me stessa, sempre ad aspettarmi troppo, sempre a mettermi in gioco nemmeno fossi sempre sul red carpet, sempre ad uscire delusa da ciò che non va come vorrei.
Devo mettere l'ego in un taschino, e tutto il fardello di emotività che mi porta...
Non è facile conviver con se stessi, ma bisogna farlo, prender coscienza dei propri difetti, buttare dietro gli errori e cercare di migliorare, sempre, a volte farsi aiutare...parlarne...risolvere potendo.
Ora giuro che riesco di nuovo a "guardare le cose" ed è un sollievo!.
Non ridete, ma è così.
Quando ero al top della depressione ero talmente presa dai miei pensieri (stile sala macchine) tanto da non riuscire a rilassarmi MAI, a non riuscire ad apprezzare quello che mi circondava, a non riuscire a guardare un fiore, un vestito in una vetrina, un libro interessante, ad ascoltare un discorso, a cucinare una cosa che mi riusciva bene...non riuscivo più a farlo, staccare e godere le piccole cose, la mia attenzione sul resto era troncata, ero capace solo di pensare al mio problema, e questo mi ha destabilizzata, mi sentivo improvvisamente come privata di una parte di vista, di udito, di sensibilità. Che angoscia. E che fatica. Fare le cose comunque, stare coi miei bambini sfoderando il sorriso. Una fatica immensa durata settimane e settimane. Come se recitassi una parte, ma fossi stata col cervello in un'altro mondo.
Mi era già capitata una cosa del genere, quando ho avuto dei problemi di salute in famiglia da seguire, ora si è ripresentata ed è stata potente.
Io voglio credere che sia stato un mix di stanchezza e ansia, e che mai più si ripresenterà sinceramente.
Mi ha aiutato tanto parlarne, stabilizzarla, grazie anche a voi
