MAMMEONLINE

Cara signora,
è impossibile quantificare quanto incida la psiche sulla fertilità e sulla pma ma è risaputo che l'influenza del fattore psicologico concorre in tutti gli aspetti della nostra vita individuale, relazionale e sociale.
La psicoanalisi ed altre teorie psicologiche sono nate proprio per indagare ciò che non poteva essere spiegato scientificamente e le correnti psicosomatiche hanno chiaramente dimostrato che i fattori di stress soprattutto condizionano la nostra risposta fisiologia ed affettività.
Credo che la fertilità non sia solo un dato biologico o puramente tecnico ma un elemento fondamentale della nostra esistenza, e soprattutto di quella femminile, dove le componenti fisiologiche s'intersecano e possono essere condizionate fortemente dai fattori emozionali ed esperienziali.
Il desiderare di diventare madre non è mai solo una scelta razionale e chiara ma è condizionata anche da motivazioni inconsce ed a volte ambivalenti che la possono rendere difficile o impossibile.
Per la psicoanalisi avere un figlio rappresenterebbe in fondo per la donna il definitivo superamento del conflitto edipico e la conquista della propria identità di persona perchè la maternità, ma non solo quella biologica, costituisce una parte fondamentale della sua identità.
E per raggiungere questo stadio adulto di "pienezza" la donna deve prima separarsi e poi identificarsi con la propria madre e questo è un processo tutt'altro che facile e lineare.
E poi c'è l'unicità di ogni soggetto con le proprie singolari esperienze e trasformazioni che fanno la storia con le realizzazioni ed allora, come ho già avuto modo di dirle, può essere opportuno approfondire psicologicamente con un terapeuta il proprio vissuto; e ciò non per cercare delle proprie colpe ma per provare a scoprire se ci sono dei nodi conflittuali che imprigliano la propria fertilità ed eventualmente scioglierli.
Cordiali saluti.

DrGiovanniMicioni ha scritto: Il desiderare di diventare madre non è mai solo una scelta razionale e chiara ma è condizionata anche da motivazioni inconsce ed a volte ambivalenti che la possono rendere difficile o impossibile.
Per la psicoanalisi avere un figlio rappresenterebbe in fondo per la donna il definitivo superamento del conflitto edipico e la conquista della propria identità di persona perchè la maternità, ma non solo quella biologica, costituisce una parte fondamentale della sua identità.
E per raggiungere questo stadio adulto di "pienezza" la donna deve prima separarsi e poi identificarsi con la propria madre e questo è un processo tutt'altro che facile e lineare.

Caro dottore, l'avevo letta già ed ho molto riflettuto sulle sue parole; il pezzo che ho quotato mi ha aperto un mondo intero.

Grazie mille, un caro saluto.

Cara signora, spero che questa "apertura" possa aiutarla.
Cordiali saluti.