Come affontate i compiti a casa?
Moderatore: Lora
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Come affontate i compiti a casa?
Noi abbiamo iniziato la terza elementare,e fino ad ora durante lo svolgimento dei compiti capricci,capricci e ancora capricci.Dopo un pò scaturisco e scattano i castighi.Come reagite voi?
[color=blue][b]Ciaoooo[/b][/color]
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- Chiara
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non ne posso più di scrivere pagine e pagine su questo argomento, ma so che tu sei nuova e allora rispondo di nuovo.
I compiti sono 'compito' dei bambini, non dei genitori, loro devonoessere in grado di svolgerli da soli, senza nessunos eduto al finaco, al massimo con una MINIMA supervisione da parte dell'adulto.
Ho anch'io una figlia in terza e lei fa tutto da sola, da sempre, in genere prima di pranzo perchè è un'aliena.
Questo come madre. Come insegnante elementare, ti dico lo stesso. Se il rifiuto dei compiti persiste, parla con gli insegnanti e dì che hai scelto la linea dura, nel senso che se tuo/a figlio/a non vuole farli, lo mandi a scuola senza. Basta una nota per far capire ai bambini come rapportarsi con la faccenda compiti, ma se i genitori si sostituiscono sempre a loro non impareranno mai.
I compiti sono 'compito' dei bambini, non dei genitori, loro devonoessere in grado di svolgerli da soli, senza nessunos eduto al finaco, al massimo con una MINIMA supervisione da parte dell'adulto.
Ho anch'io una figlia in terza e lei fa tutto da sola, da sempre, in genere prima di pranzo perchè è un'aliena.
Questo come madre. Come insegnante elementare, ti dico lo stesso. Se il rifiuto dei compiti persiste, parla con gli insegnanti e dì che hai scelto la linea dura, nel senso che se tuo/a figlio/a non vuole farli, lo mandi a scuola senza. Basta una nota per far capire ai bambini come rapportarsi con la faccenda compiti, ma se i genitori si sostituiscono sempre a loro non impareranno mai.
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- Mollista Nuovissima
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Non mi sostituisco a lei, però quando inizia a fare i capricci, non sempre riesco a rimanere calma. e poi lei non vuole andare a scuola senza compiti, me ne rendo conto quando deve fare i compiti col papà, che riesce a tenere una linea più rigida di me, e che la pensa come te.-
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- robi33
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Quoto e concordo con Chiara. Fin dalla prima elementare ho iniziato la tiritera del "i compiti sono una responsabilità tua". Se faceva capricci, le dicevo di leggere più volte il compito a voce alta per cercare di capire il da farsi. Se c'era una difficoltà oggettiva spiegavo, altrimenti mi limitavo a dire che si facesse vedere a compito finito che lo avrei controllato. Se poi preferiva piangere mezz'ora per tentare di schivare il lavoro, spiegavo che faceva danno solo a lei, tutto tempo in cui avrebbe potuto fare cose più divertenti che piangere. Scegli comunque un momento della giornata "ad hoc"...dopo pranzo, prima dei cartoni...insomma, in cui sia un pò rilassata e minimamente disposta, e che si possa sfruttare per dire "spicciati altrimenti ti perdi..."
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- Mollista Junior
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- Località: tigmantù mamma di Gian Burrasca 23/12/99 e Pippi calzelunghe12/9/02 tessere:cac 44,cms70,cdg20,cmu33
se il buon giorno viene dal mattino
sono stata molto fortunata con domenico in questo!
dopo pranzo si siede e fà i compiti, se è con me mi pretende al fianco( ovviamente non mi sostituisco a lui ma gli faccio compagnia)
se non sono ancora tornata li fà senza di me e poi orgoglioso mi fà vedere quello che ha fatto!
unica pecca......il grafismo, disordinato tale e quale la mamma:mrgreen:
certo le maestre non si risparmiano in compiti.......
li danno ogni giorno!
sono stata molto fortunata con domenico in questo!
dopo pranzo si siede e fà i compiti, se è con me mi pretende al fianco( ovviamente non mi sostituisco a lui ma gli faccio compagnia)
se non sono ancora tornata li fà senza di me e poi orgoglioso mi fà vedere quello che ha fatto!
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certo le maestre non si risparmiano in compiti.......
li danno ogni giorno!
E Alice chiese:" Vorresti dirmi che strada devo prendere, per favore?"" .....qualsiasi strada va bene" disse il Gatto.
".....purchè arrivi in qualche posto" aggiunse Alice ,disse il gatto "..... Basta che non ti stanchi di camminare".
".....purchè arrivi in qualche posto" aggiunse Alice ,disse il gatto "..... Basta che non ti stanchi di camminare".
- Cluz
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- Località: -un po qua un po la' - mamma di Elia (14/3/1998), Nohea (6/7/1999) e Emma Lucia ( 28/3/2005)
Come mi piacerebbe fosse attuabile il sistema che dice Chiara.
A mio figlio non frega niente dei compiti. Le ho provate tutte. Lui si perde in sciocchezze, non li fa e se ne frega se io non gli sto con il fiato sul collo.
Fino a che non finisce non puo vedere tele, non puo uscire e non puo avere amici in casa e non puo giocare. MA non serve a niente. Ho appena scritto un altro post dove dico che e un periodo particolarmente ribelle e che spero passera`. Nel frattempo faccio quel che mi pare sia giusto per lui.
Ho anche parlato con la maestra. Stiamo attuando un sistema non di castigo ma di motivazione. Ogni giorno Elia deve scrive i compiti da fare (e si, perche per non farli, non li scriveva neanche sul suo planner), deve portare tutti i libri e quaderni che servono per i compiti a casa (perche se li "dimenticava a scuola" ), e deve finire i suoi compiti. Ogni giorno si vince uno sticker se le mete sono raggiunte, e alla fine della settimana se ne raggiunge 5 (settimana corta) vince il biglietto per la caccia al tesoro, e puo scegliersi un gioco dalla cesta del tesoro.
Anche cosi pero mi tocca stargli sopra perche li faccia, ma perlomeno sembra che i capricci siano diminuiti.
Non so se questa servira... di certo con le punizioni non ho ottenuto niente
A mio figlio non frega niente dei compiti. Le ho provate tutte. Lui si perde in sciocchezze, non li fa e se ne frega se io non gli sto con il fiato sul collo.
Fino a che non finisce non puo vedere tele, non puo uscire e non puo avere amici in casa e non puo giocare. MA non serve a niente. Ho appena scritto un altro post dove dico che e un periodo particolarmente ribelle e che spero passera`. Nel frattempo faccio quel che mi pare sia giusto per lui.
Ho anche parlato con la maestra. Stiamo attuando un sistema non di castigo ma di motivazione. Ogni giorno Elia deve scrive i compiti da fare (e si, perche per non farli, non li scriveva neanche sul suo planner), deve portare tutti i libri e quaderni che servono per i compiti a casa (perche se li "dimenticava a scuola" ), e deve finire i suoi compiti. Ogni giorno si vince uno sticker se le mete sono raggiunte, e alla fine della settimana se ne raggiunge 5 (settimana corta) vince il biglietto per la caccia al tesoro, e puo scegliersi un gioco dalla cesta del tesoro.
Anche cosi pero mi tocca stargli sopra perche li faccia, ma perlomeno sembra che i capricci siano diminuiti.
Non so se questa servira... di certo con le punizioni non ho ottenuto niente
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- Moderatrice forum psicologico
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- Iscritto il: 13 giugno 2003, 17:03
- Località: Milano, mamma di tre bimbe nate nel 95, 97 e 99
Ma il metodo di Chiara è attuabile.
Ai bambini non frega niente perché sanno che comunque sarà la mamma a farsene carico, a ricordarsene, a tenere il fiato sul collo ed eventualmente a castigare.
Se la mamma non se ne fa carico, se lo manda senza compiti e stabilisce questa strategia con la maestra, il bambino comincerà pian piano ad accettare la sua responsabilità.
Ai bambini non frega niente perché sanno che comunque sarà la mamma a farsene carico, a ricordarsene, a tenere il fiato sul collo ed eventualmente a castigare.
Se la mamma non se ne fa carico, se lo manda senza compiti e stabilisce questa strategia con la maestra, il bambino comincerà pian piano ad accettare la sua responsabilità.
- Cluz
- Mollista Esperta
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- Iscritto il: 19 agosto 2002, 5:01
- Località: -un po qua un po la' - mamma di Elia (14/3/1998), Nohea (6/7/1999) e Emma Lucia ( 28/3/2005)
Credo che sia come dici, ma per quanto riguarda mio figlio no, perlomeno non adesso.
A lui non importa, non gliene frega niente di arrivare senza compiti a scuola, non si preoccupa delle figuracce, si secca quando la maestra non gli fa fare l'intervallo, ma tutto qua. Ho passato i primi mesi di scuola lasciandolo appunto responsabile in toto, e il risultato e stato che e rimasto molto indietro
PAre stia ora funzionando il sistema della caccia al tesoro, si sta impegnando un po di piu.
Mio marito mi dice che si rivede moltissimo in mio figlio, che lui da piccolo era uguale uguale... e visto dove e` arrivato ...la cosa mi da grandi speranze
A lui non importa, non gliene frega niente di arrivare senza compiti a scuola, non si preoccupa delle figuracce, si secca quando la maestra non gli fa fare l'intervallo, ma tutto qua. Ho passato i primi mesi di scuola lasciandolo appunto responsabile in toto, e il risultato e stato che e rimasto molto indietro
PAre stia ora funzionando il sistema della caccia al tesoro, si sta impegnando un po di piu.
Mio marito mi dice che si rivede moltissimo in mio figlio, che lui da piccolo era uguale uguale... e visto dove e` arrivato ...la cosa mi da grandi speranze
- lov
- Mollista Junior
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- Iscritto il: 18 settembre 2005, 14:45
Mah! A me piace molto stare seduta al tavolo con loro mentre fanno i compiti. Ovvio non li faccio io. Li fanno volentieri e velocemente. Sono in 3^ e 4^ elem. Con le figlie più grandi c'è solo una sorta di curiosa supervisione, giusto per vedere cosa fanno e rimanere così aggiornata. Sono in 2^ media e 4^ ginnasio.
In questo modo parliamo spesso di quello che studiano ed imparano: coi miei figli questo metodo funziona benissimo e senza fatica (per ora!)
ciao Lore
In questo modo parliamo spesso di quello che studiano ed imparano: coi miei figli questo metodo funziona benissimo e senza fatica (per ora!)
ciao Lore
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- Mollista Junior
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- Località: tigmantù mamma di Gian Burrasca 23/12/99 e Pippi calzelunghe12/9/02 tessere:cac 44,cms70,cdg20,cmu33
anche a me piace stare vicino a mio figlio quando li fà!
ovvio non mi sostituisco a lui, sarebbe castrante e poco motivante:
E' come un modo per interessarmi a quello che fà quando non ci sono, non so-------
ovvio non mi sostituisco a lui, sarebbe castrante e poco motivante:
E' come un modo per interessarmi a quello che fà quando non ci sono, non so-------
E Alice chiese:" Vorresti dirmi che strada devo prendere, per favore?"" .....qualsiasi strada va bene" disse il Gatto.
".....purchè arrivi in qualche posto" aggiunse Alice ,disse il gatto "..... Basta che non ti stanchi di camminare".
".....purchè arrivi in qualche posto" aggiunse Alice ,disse il gatto "..... Basta che non ti stanchi di camminare".
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- Mollista Nuovissima
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Ho messo in pratica il sistema di Chiara e va un pò meglio. Ma devo starle dietro più per la scrittura, perchè quest'anno scrive leggermente peggio, in più ora deve fare i compiti anche al catechismo.
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- Chiara
- Mollista Espertissima
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- Iscritto il: 27 maggio 2002, 19:58
- Località: Franciacorta, mamma di figli grandi CAC n°22, StordiClub n°14
Zig, se ti può consolare il figlio ha preso una nota perchè ha dimenticato per la TERZA volta il quaderno di matematica a casa .
Solidarizzo in pieno con la sua insegnante.
Dario i compiti se li gestisce abbastanza bene, però continua a rimandarli fino all'ultimo momento disponibile (in genere le 6,30 della mattina) con il ritornello 'tanto devo fare solo questo'...
Solidarizzo in pieno con la sua insegnante.
Dario i compiti se li gestisce abbastanza bene, però continua a rimandarli fino all'ultimo momento disponibile (in genere le 6,30 della mattina) con il ritornello 'tanto devo fare solo questo'...
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- Mollista Espertissima
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- Iscritto il: 27 maggio 2002, 18:21
- Località: SMS n.12 - Molsaura
Io avevo sempre lasciato ai miei figli tutta la responsabilità di scuola e compiti, mai avevo dato una mano ed era andato tutto relativamente liscio.
Quando, al liceo, la grande ha avuto un peggioramento, io mi sono messa in mezzo a dirle che doveva studiare e si è scatenata una pessima dinamica.
Poi mi sono trasferita in francia e lì, i primi tempi, mi sono trovata a dover dare una mano nei compiti ai figli, cosa che non avevo mai fatto prima. Non vi dico il terrore di incastrarmi in questa cosa... invece tempo una settimana, per fortuna, sono diventati autonomi.
Però la scuola francese pretende che i genitori controllino moltissimo i figli, almeno questo è il messaggio che mi è arrivato, e io temo che se li controllo troppo si deresponsabilizzino. Contemporaneamente, se non li controllo, temo di fare qualcosa di non adeguato alla realtà sociale che vivono... un bel dilemma.
Finché i figli vanno bene a scuola immagino non ci siano problemi, ma se dovessero iniziare ad andare male non saprò come gestire la cosa.
A dire il vero quanto scritto sopra vale per la figlia delle medie. Per Alessio, che è alle elementari, sembra non esserci problema, la maestra sostiene che vanno lasciati in pace, che imparare deve essere un divertimento. E cmq lui li fa la mattina in macchina mentre aspettiamo che la scuola apra (per legge non può avere compiti scritti).
Per la figlia che va al liceo non ho ancora capito, anche perché ha cominciato da poco. La scuola è abbastanza stimolante di per sé, e questo spero basti. Inoltre, visto che spesso vi rimane fino alle 6, immagino che la maggior parte del lavoro si svolga lì.
Quando, al liceo, la grande ha avuto un peggioramento, io mi sono messa in mezzo a dirle che doveva studiare e si è scatenata una pessima dinamica.
Poi mi sono trasferita in francia e lì, i primi tempi, mi sono trovata a dover dare una mano nei compiti ai figli, cosa che non avevo mai fatto prima. Non vi dico il terrore di incastrarmi in questa cosa... invece tempo una settimana, per fortuna, sono diventati autonomi.
Però la scuola francese pretende che i genitori controllino moltissimo i figli, almeno questo è il messaggio che mi è arrivato, e io temo che se li controllo troppo si deresponsabilizzino. Contemporaneamente, se non li controllo, temo di fare qualcosa di non adeguato alla realtà sociale che vivono... un bel dilemma.
Finché i figli vanno bene a scuola immagino non ci siano problemi, ma se dovessero iniziare ad andare male non saprò come gestire la cosa.
A dire il vero quanto scritto sopra vale per la figlia delle medie. Per Alessio, che è alle elementari, sembra non esserci problema, la maestra sostiene che vanno lasciati in pace, che imparare deve essere un divertimento. E cmq lui li fa la mattina in macchina mentre aspettiamo che la scuola apra (per legge non può avere compiti scritti).
Per la figlia che va al liceo non ho ancora capito, anche perché ha cominciato da poco. La scuola è abbastanza stimolante di per sé, e questo spero basti. Inoltre, visto che spesso vi rimane fino alle 6, immagino che la maggior parte del lavoro si svolga lì.
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- Iscritto il: 15 maggio 2002, 10:51
- Località: SMS n.12 - Molsaura
Mi regolo in base alle sue richieste, se mi vuole vicino mi siedo al tavolo con una rivista o un libro.
La sto aiutando un po' per lo studio orale, che sta affrontando per la prima volta.
Ad ogni modo ho sempre adottato il "se non fai i compiti il problema è tuo".
Quando scattano i "capricci" è sempre per un motivo ben preciso. Il "non voglio fare i compiti" quasi sempre - nel caso di mia figlia - corrisponde a "non ho capito cosa devo fare" oppure "sono sicura di non essere capace". Per cui la mia risposta a "non ho voglia di fare i compiti" solitamente è "c'è qualcosa che ti sembra difficile?" e lo si guarda insieme.
Qualche volta proprio non ne ha voglia, per stanchezza, per voglia di fare altro. Nel possibile non la forzo. ho provato anche a giustificarla, chiarendo che si è trattato di un'eccezione veramente eccezionale.
I maestri sanno come la penso. Non andrà mai a scuola con compiti fatti per forza. Piuttosto si prenderà la responsabilità di motivarne l'assenza (dei compiti). E devo dire che gli insegnanti sono abbastanza conscordi con questa linea. Oltretutto non danno compiti durante la settimana ma solo al venerdì, per cui la bambina può scegliere se farli tutti nel we o se organizzarsi per diluirli durante la settimana. E non sono mai tanti.
La sto aiutando un po' per lo studio orale, che sta affrontando per la prima volta.
Ad ogni modo ho sempre adottato il "se non fai i compiti il problema è tuo".
Quando scattano i "capricci" è sempre per un motivo ben preciso. Il "non voglio fare i compiti" quasi sempre - nel caso di mia figlia - corrisponde a "non ho capito cosa devo fare" oppure "sono sicura di non essere capace". Per cui la mia risposta a "non ho voglia di fare i compiti" solitamente è "c'è qualcosa che ti sembra difficile?" e lo si guarda insieme.
Qualche volta proprio non ne ha voglia, per stanchezza, per voglia di fare altro. Nel possibile non la forzo. ho provato anche a giustificarla, chiarendo che si è trattato di un'eccezione veramente eccezionale.
I maestri sanno come la penso. Non andrà mai a scuola con compiti fatti per forza. Piuttosto si prenderà la responsabilità di motivarne l'assenza (dei compiti). E devo dire che gli insegnanti sono abbastanza conscordi con questa linea. Oltretutto non danno compiti durante la settimana ma solo al venerdì, per cui la bambina può scegliere se farli tutti nel we o se organizzarsi per diluirli durante la settimana. E non sono mai tanti.