Ho bisogno di un pochino di aiuto...forse....(lungo)

La depressione post parto è una malattia subdola e grave, ed è un malessere sempre più frequente e silenzioso tra le neomamme. Parlarne e prendere atto che esiste è importante! Perciò parliamone insieme, non vergognamoci, chiediamo aiuto, perché se ne può uscire, se ne deve uscire.

Moderatore: sarahbdm

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iaia2
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Ho bisogno di un pochino di aiuto...forse....(lungo)

Messaggio da iaia2 »

Ciao a tutte...
mai e poi mai avrei pensato di ritrovarmi a scrivere qui. Io che nella mia vita ho avuto sempre e solo una certezza: volevo essere mamma.
Ho avuto la mia prima bimba nel gennaio 2005 e a settembre 2008 è nata Nina. Mi ha riempita di una gioia grande infinita e anche Irene, la mia figlia grande, a parte un primo momento di difficoltà, di gelosia, l'ha presa bene ed è molto brava. Con Nina sono riuscita in un'impresa che con Irene non mi era riuscita: la sto allattando al seno e anche questo mi riempie di gioia.
Mio marito con l'arrivo di Nina è cambiato molto. E' diventato più presente (per quanto possibile), più paziente, ascolta di più.
Un mese fa abbiamo preso l'influenza, tutte e 3 e mi sono trovata a gestire le bimbe da sola per varie ore malgrado la febbre a 40. Quanto mi sono sentita sola e impotente...anche se sembravo forte: accudivo Nina, appena la febbre scendeva un po' giocavo con Irene, cucinavo...
I miei genitori ci sono ma non sempre, non a lungo, non quando io avrei bisogno, ma quando possono loro e i miei suoceri idem con l'aggravante di un rapporto molto duro e conflittuale con mia suocera.
Il 29 gennaio sono rientrata al lavoro e l'ho presa malissimo. Mi sembra di guardarmi da fuori, di vivere la vita di un'altra. Non sono più motivata anzi vedo ogni nuovo impegno come un grande ostacolo e non so come fare con Nina con chi lasciarla. In alcuni giorni lavoro lontano da casa e mi ci vogliono ore. Come può Nina stare senza di me e io senza di lei? Irene va alla materna e va volentieri ma tutte quelle ore lontana da Nina...

Insomma mi rendo conto che non faccio che scrivere cose un po' senza senso, senza logica. ll dato di fatto è che io continuo a dirmi che dovrei solo essere felice, che ne ho tutti i motivi, che grazie a Dio le mie bambine stanno bene (e sappiamo bene che non tutte le mamme hanno questa immensa fortuna), che non dovrei lamentarmi di nulla, che supererò anche questi piccoli ostacoli, mica sono insormontabili, no?
E invece dentro, nello stomaco, nel cuore, mi sento sempre inquieta, angosciata, fragile. Stanotte Irene è venuta nel lettone e ha parlato a voce alta, ha svegliato Nina. Non mi sono sentita in collera con lei, ma ho sentito un dolore forte dentro, mi è mancato il respiro per un po', non sapevo come affrontare la situazione, mi sono sentita come "affogare". Poi sono tornata a respirare e ho ripreso le redini di me stessa....
Forse sono solo stanca...ma ho letto un intervento di una ragazza qui che diceva che a volte bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto e ho pensato che forse, malgrado mi senta terribilmente in colpa per il mio sentirmi così senza averne motivo, forse, ripeto, avrei fatto bene a parlarne qui, a confrontarmi.

Grazie comunque per avermi "ascoltata"...

Eli
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alexp
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Ho bisogno di un pochino di aiuto...forse....(lungo)

Messaggio da alexp »

Quando son tornata dall'ospedale con la più piccola appena nata mi sono sentita tanto spaesata coi miei figli più grandini...
C'è voluto un po' per riuscire a trovare un equilibrio fra tutti e 3.
C'era la piccola, che allattavo al seno innumerevoli volte al giorno e mi stancava da morire, c'era il maschietto che stava malemalemale dentro per tanti motivi ed era aggressivo e arrabbiato con tutti.
E c'era la mia "grandona" che mi ha detto un giorno stufa: mamma non è che perchè io sia la più grande non ho bisogno di coccole...

Forse anche a te sta succedendo qualcosa di simile: stai cercando di riequilibrarti nei tuoi vari "ruoli", quello di mamma di neonata, di mamma di quattrenne già autonoma su tante cose ma non su tutto, di lavoratrice che dopo mesi deve rientrare in una routine che non le apparteneva più, e magari anche il ruolo di moglie che non va trascurato.

E' certamente tutto faticoso e stai accusando il colpo.

Consigli non ne ho proprio, io mi sono accorta del mio disequilibrio perchè i miei bambini sono sempre stati la mia vita e c'erano giorni che quasi non li sopportavo, li sentivo quasi estranei.

Questo è stato il mio campanello d'allarme e su questo ho lavorato.

Cercando momenti con ognuno di loro, nel mio caso.
Guardandoli con occhi rinnovati, riscoprendoli.

E poi, nei momenti bui bui con il mio topolone di mezzo, ho cercato con mio marito aiuto esterno, che stiamo ancora seguendo, perchè con lui c'era tutto un rapporto da ricostruire per tanti problemi sorti negli ultimi 2 anni.

Spero di non averti annoiato troppo, magari trovi uno spunto per capire meglio cosa stai passando...
newmoon
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Messaggio da newmoon »

Non ho ne' grandi consigli,ne'esperienze da portarti..solo un grande abbraccio... :abbr:
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iaia2
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Messaggio da iaia2 »

Grazie alexp...forse hai davvero ragione tu..non lo so...è che io sono sempre stata una roccia (così mi ha detto un'amica con cui mi sono aperta un po': tanto tu sei una roccia!) e ora invece mi sembra di sgretolarmi...Le mie bimbe mi danno tanta gioia, ma dentro questa angoscia non se ne va mai. Certo sono molto stanca. Dormo così poco che a volte mi capita di addormentarmi mentre allatto Nina in qualsiasi momento della giornata perchè è l'unico momento in cui mi siedo sul divano. E forse come dici tu devo solo trovare un equilibrio. Forse già sfogarmi qui mi ha aiutato a prendere un po' più di coscienza.

Grazie Mareluna, anche gli abbracci servono eccome!
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Biah
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Messaggio da Biah »

io sono nella melma quindi non so davvero che dire, solo un grande abbraccio e l'invito a parlarne, sempre senza vergogna.
Clizia
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Messaggio da Clizia »

Magari sei davvero solo tanto stanca... comunque mi unisco all'abbraccio!
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Messaggio da asteria69 »

Hai detto che l'arrivo di tua figlia ti ha riempito di gioia e che allattarla ti dà gioia, e questo a me sembra l'importante. Ci sono donne che come me invece non riescono a gioire della loro maternità...

Con questo non voglio dire che non ti dovresti lamentare, come hai scritto tu. Tutti hanno il diritto di lamentarsi, se non stanno bene.
Anch'io secondo alcune non dovrei lamentarmi, ho tutto quello che si può desiderare. Alcune molliste mi hanno detto: Se tu avessi provato l'infertilità, se tu avessi un bambino malato... Non serve a niente.

Però mi sembri solo molto stanca e un po' stressata per il lavoro, giusto? Forse un aiuto concreto potrebbe essere già qualcosa.
E credo anche che tu ti senta un po' "in colpa" perché ti sembra di non essere più la roccia che conoscevano le tue amiche. Probabilmente invece lo sei, solo che sfido qualunque roccia a non sgretolarsi un po' sotto il peso fisico, ormonale e psicologico di una maternità.

Coraggio, sei una mamma molto dolce, lo si capisce leggendoti. :D
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lubia
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Messaggio da lubia »

iaia capisco tutte le tua parole, io come te sono sempre stata una roccia poi con gli anni e quache evento duro ho capito che essere delle rocce non significa non crollare mai. Sei stanca e chi con due bimbi piccoli non lo sarebbe? io ho imparato a chiedere aiuto quando vedo proprio che non ce la faccio. lo so per chi è definito una roccia chiedere aiuto non è semplice, quasi non vogliamo ammettere di non potercela fare, ma la vertià è che siamo umani e a volte quell'aiuto è essenziale. non c'è niente di male, ti abbraccio forte e sono sicura che ce la farai. un bacio
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Messaggio da iaia2 »

Grazie ragazze...
Ieri, come al solito, ho corso corso corso, poi a casa: stirare, preparare la cena, le bimbe, Nina che si sarebbe attaccata ogni mezz'ora al seno e strillava strillava, Irene che faceva capricci per nulla e io sempre lì solida, senza perdere la pazienza. Poi ecco, arriva il momento...mi fermo, mi siedo sul divano o vado a letto. Ero sola. Mio marito è tornato dal lavoro dopo mezzanotte. E di nuovo quella sensazione di soffocamento, di essere stretta in una morsa. Le lacrime che affiorano ma non escono...o meglio non sono uscite fino a stamattina quando ho letto questa frase:
Coraggio, sei una mamma molto dolce, lo si capisce leggendoti
E' vero, chiedere aiuto non è semplice. A volte si vorrebbe che qualcuno capisse senza che tu fossi costretta a chiedere. Ieri mio marito mi ha detto che giovedì sera ha una cena con amici. Sono diventata di ghiaccio. E lui mi ha chiesto perchè. Avrei voluto drigli, ma insomma, non capisci niente????? Non vedi come sto??????
E invece gli ho detto: ma no è che sono molto stanca e la sera da sola con le bambine è un po' impegnativa, ma tu vai, non preoccuparti, in fondo non esci mai.

E, lo dico senza retorica, davvero, per fortuna che ho trovato MOL e che qui riesco a dire cose che mi risulta difficile ammettere anche con me stessa.
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Messaggio da lubia »

iaia però lui alla cena con gli amici ci può rinunciare. insomma anche noi mamme non usciamo mai, loro i papà una mano almeno la sera devono darla. a tutti farebbe piacere uscire un pò, però magari nei primi tempi ci si deve rinunciare per dare una mano.
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Messaggio da iaia2 »

Lo so Lubia hai ragione ma poi mi dico...se non ha capito è perchè non ci arriva? Sono io che faccio sempre la super donna anche con lui? E' così impossibile parlare con qualcuno in carne ed ossa (cioè non qui dove mi viene più facile) di quello che sto sentendo? E perchè non riesco con l'uomo che amo di più al mondo? O forse non c'è disponibilità all'ascolto?
Ieri sera ho chiesto a mio fratello se veniva a darmi una mano giovedì sera che mio marito esce. Gli ho detto: non sono sicura che vada. E lui: è giusto che vada, una volta ogni tanto (vabbè tralasciamo che quella volta ogni tanto per me non c'è mai stata). E io gli ho risposto: questo non è un periodo normale, mi sento come sopraffatta dagli eventi. E lui: dai comunque vengo volentieri!
So che non è giusto aspettarsi sempre che gli altri vengano verso di te se non sei tu a richiederlo, ma la frase "mi sento come sopraffatta dagli eventi" non è una richiesta di aiuto?
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Messaggio da lubia »

iaia ascoltami, ho notato da quando sono mamma due cose: la prima è che spesso i mariti non capiscono fino in fondo come ci sentiamo, quanto possa "stancare" (passami il termine) stare con i bambini 24 ore al giorno, loro non capiscono che anche noi avremmo bisogno di respirare aria diversa, di interagire anche con qualche adulto...è coe se nella loro testa si formasse la convinzione che una volta che una donna diventa mamma smette di avere determinate esigenze, non lo fanno in malafede credo che sia frutto anche di vecchi retaggi culturali. la seconda è che soprattutto quando hanno al loro fianco donne che fanno tutto loro e mi pare sia il caso di entrambe quasi si sentono un pò al di fuori ed in questo la colpa è un pò nostra. insomma devi cercare di fargli capire che il suo aiuto ti serve e che anche tu avresti bisogno di staccare un pò. spero di essermi spiegata, un bacio
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Messaggio da sore72 »

iaia è tutto comprensibile
il rientro al lavoro non aiuta la situazione , stress corsa ecc.. sei tanto stanca però parlane a tuo marito
digli che è un periodo di troppo carico
che non te la senti di star sola anche per una sera se non hai un aiuto
oppure prenditi anche tu una serata di relax con le amiche senza sentirti in colpa
prenditi tempo... se la cosa non ti procura paranoie "trascura" un po' la casa, cioè fai l'indispensabile e per i resto dedicati alle bimbe e un po' solo a te stessa
oppure se puoi chiedi un aiuto per la casa
insomma secondo me riprendere tutto a pieno ritmo lavoro, casa, ecc + bimba "grande" e bimba piccola
è normale che si deve trovare un nuovo equilibrio
è normale che non si riesca a fare tutto come prima e ci si stressa
dai ce la farai
un abbraccio!
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Messaggio da asteria69 »

Spero che la mia frase, che hai citato, non ti abbia fatto male... Non volevo questo :(

Però secondo me pensare che gli uomini capiscano la nostra situazione è un'illusione. Per i nostri mariti la vita è cambiata solo in minima parte. Quindi bisogna dirgli esattamente che cosa devono fare, senza aspettare che ci arrivino da soli.
Non mi farei tanti problemi ad impedire a mio marito di andare a cena con gli amici. A cena con gli amici??? Ma quando mai ci vado io, a cena con gli amici? E comunque, se fosse, ne avrei più diritto io.

Oddio, anche a me dispiace un po' per mio marito, lui quando non lavora sta a casa con noi, non esce mai. Mentre io sto tutto il giorno a casa con la bambina. Però lui esce di casa senza passeggino, prende la macchina e ascolta la radio, va al lavoro e parla con persone adulte, mangia quando ha fame, non deve avere riguardo per nessuno. Quando è via per lavoro sta in albergo, quindi può dormire...
No, in realtà non ho nessuna pietà per lui. ;)
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Messaggio da sore72 »

ehh come ti quoto asteria69
e dire che ho un marito che aiuta molto
ma sul piano del capire del mettersi nei miei panni proprio siamo lontani lontani
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