Provo a raccontare .... finito il racconto
Inviato: 11 novembre 2010, 12:08
di me ....
prima di tutto vi chiedo scusa a priori perchè scriverò e posterò senza rileggere (perchè altrimenti non sono sicura che lascerei il post)
Sono nata da una madre anaffettiva, convinta che i figli sono proprietà ed investimenti da sfruttare in occasione di futuri bisogni, cresciuta a sua volta da una madre bipolare.
Quando è stato il mio momento di pensare a diventare madre mi sono concentrata totalmente sui miei enormi problemi a portare avanti la gravidanza piuttosto che sui miei possibili problemi "emotivi" o sulla mia capacità di "dare" quello che nessuno mi aveva insegnato a "riconoscere"
Sono una donna fortemente indipendente, forgiata appunto da una madre ipercritica, anni luce lontana dal mio essere .... LEI attenta (maniacale) alle opinioni "della gente" all'esteriorità, al "falso" alle apparenze .... fondamentalmente cresciuta nella cultura dell IO prima di tutto, riempita di beni materiali perchè solo quelli sono importanti nella vita.
Tutto quello che ho lo devo alla mia testa dura
Ho trovato la mia indipendenza con il matrimonio a 25 anni .... il mondo, la vita, le opportunità erano finalmente a portata di mano ....
La libertà mi riempiva il cuore di leggerezza .... avevo un lavoro che adoravo e che mi dava soldi e soddisfazioni personali, una marito che amavo e che mi adorava, viaggi importanti ogni anno, teatro, concerti, cinema due o tre volte alla settimana ...
Finalmente mia madre era "lontana" .... non riusciva più a controllarmi ... non aveva più potere ...
ERO LIBERA .....
Mio marito ADORA i bambini e non ne ha fatto mai mistero ... sognava una famiglia enorme, chiassosa ... io invece sono sempre stata fredda verso i bambini (ora MOLTO di più)
si certo, per cortesia facevo commenti sulla bellezza "del nuovo arrivato" ma non ho mai sentito questo trasporto eccessivo ... non sono mai stata una bambina che giocava con le bambole ...
Però ho sempre pensato che ad un certo punto "riprodursi" fosse nell'ordine delle cose e che il famoso "istinto materno" fosse una sorta di adrenalina post parto, impossibile da non avere e comune a tutte le madri.
poi sono iniziati i problemi, le gravidanze non andate a buon fine, le cure e quel figlio era diventato un puntiglio ... voluto perchè non arrivava e con la caparbietà che mi contraddistingue mi sono buttata anima e corpo in "questa impresa" (mio marito dice che sono un caterpillar .. disposto a tutto per ottenere quello che vuole ... ed ha ragione)
Vi risparmio i problemi avuti anche durante l'unica gravidanza che alla fine sono riuscita a portare a termine e vi dico solo che mi hanno fatto firmare un foglio dove dichiaravo la priorità di intervento in caso il medico non ritenesse di poter salvare entrambi (me e il neonato)
i problemi di salute mi hanno completamente distolto dal pensare a COME ed in modo ASSOLUTO e DEFINITIVO sarebbe cambiata la mia vita.
Quindi DPP da manuale ...
Solo che io mi sono resa SUBITO conto di quello che stava succedendo .... perchè ODIAVO allattare mio figlio ... non lo sopportavo ... mi sembrava contronatura
Quando era sveglio secondo me doveva stare buono e zitto nella carrozzina ... non CONCEPIVO che dipendesse da me in tutto e per tutto ... non CONCEPIVO di dovermi alzare di notte ogni tre ore ... non accettavo di non poter uscire andare a teatro, al cinema ... non sopportavo i suoi vomiti, i suoi pianti, le coliche ....
non sopportavo niente .....
ma al contrario di quello che leggevo sulla dpp non ho mai dato la colpa al bambino ....
Ho semplicemente detto "ecco ho fatto una cazzata e ora sono cavoli miei mi tocca questa croce" ....
ecco perchè Biah mi ha colpito ....
tornerò a scrivere il resto ....
prima di tutto vi chiedo scusa a priori perchè scriverò e posterò senza rileggere (perchè altrimenti non sono sicura che lascerei il post)
Sono nata da una madre anaffettiva, convinta che i figli sono proprietà ed investimenti da sfruttare in occasione di futuri bisogni, cresciuta a sua volta da una madre bipolare.
Quando è stato il mio momento di pensare a diventare madre mi sono concentrata totalmente sui miei enormi problemi a portare avanti la gravidanza piuttosto che sui miei possibili problemi "emotivi" o sulla mia capacità di "dare" quello che nessuno mi aveva insegnato a "riconoscere"
Sono una donna fortemente indipendente, forgiata appunto da una madre ipercritica, anni luce lontana dal mio essere .... LEI attenta (maniacale) alle opinioni "della gente" all'esteriorità, al "falso" alle apparenze .... fondamentalmente cresciuta nella cultura dell IO prima di tutto, riempita di beni materiali perchè solo quelli sono importanti nella vita.
Tutto quello che ho lo devo alla mia testa dura
Ho trovato la mia indipendenza con il matrimonio a 25 anni .... il mondo, la vita, le opportunità erano finalmente a portata di mano ....
La libertà mi riempiva il cuore di leggerezza .... avevo un lavoro che adoravo e che mi dava soldi e soddisfazioni personali, una marito che amavo e che mi adorava, viaggi importanti ogni anno, teatro, concerti, cinema due o tre volte alla settimana ...
Finalmente mia madre era "lontana" .... non riusciva più a controllarmi ... non aveva più potere ...
ERO LIBERA .....
Mio marito ADORA i bambini e non ne ha fatto mai mistero ... sognava una famiglia enorme, chiassosa ... io invece sono sempre stata fredda verso i bambini (ora MOLTO di più)
si certo, per cortesia facevo commenti sulla bellezza "del nuovo arrivato" ma non ho mai sentito questo trasporto eccessivo ... non sono mai stata una bambina che giocava con le bambole ...
Però ho sempre pensato che ad un certo punto "riprodursi" fosse nell'ordine delle cose e che il famoso "istinto materno" fosse una sorta di adrenalina post parto, impossibile da non avere e comune a tutte le madri.
poi sono iniziati i problemi, le gravidanze non andate a buon fine, le cure e quel figlio era diventato un puntiglio ... voluto perchè non arrivava e con la caparbietà che mi contraddistingue mi sono buttata anima e corpo in "questa impresa" (mio marito dice che sono un caterpillar .. disposto a tutto per ottenere quello che vuole ... ed ha ragione)
Vi risparmio i problemi avuti anche durante l'unica gravidanza che alla fine sono riuscita a portare a termine e vi dico solo che mi hanno fatto firmare un foglio dove dichiaravo la priorità di intervento in caso il medico non ritenesse di poter salvare entrambi (me e il neonato)
i problemi di salute mi hanno completamente distolto dal pensare a COME ed in modo ASSOLUTO e DEFINITIVO sarebbe cambiata la mia vita.
Quindi DPP da manuale ...
Solo che io mi sono resa SUBITO conto di quello che stava succedendo .... perchè ODIAVO allattare mio figlio ... non lo sopportavo ... mi sembrava contronatura
Quando era sveglio secondo me doveva stare buono e zitto nella carrozzina ... non CONCEPIVO che dipendesse da me in tutto e per tutto ... non CONCEPIVO di dovermi alzare di notte ogni tre ore ... non accettavo di non poter uscire andare a teatro, al cinema ... non sopportavo i suoi vomiti, i suoi pianti, le coliche ....
non sopportavo niente .....
ma al contrario di quello che leggevo sulla dpp non ho mai dato la colpa al bambino ....
Ho semplicemente detto "ecco ho fatto una cazzata e ora sono cavoli miei mi tocca questa croce" ....
ecco perchè Biah mi ha colpito ....
tornerò a scrivere il resto ....