E’ da poco iniziato il nuovo anno scolastico e, per molti piccoli, questo ha coinciso con la prima esperienza di distacco dai genitori e di ingresso all’asilo nido.

Questo nuovo inizio,  in alcuni casi, può rivelarsi  anche molto traumatico ed influire negativamente sul futuro scolastico del bambino;  al contrario la nuova avventura dei nostri piccoli si può trasformare in un percorso davvero positivo, se gli adulti pongono attenzione ad alcuni importanti dettagli.

Sarebbe utile fossero messi in atto da mamma e papà, o da chi per loro si occupa dell’inserimento del piccolo, dei semplici accorgimenti, per rendere l’inserimento al nido meno traumatico.

Noi adulti siamo i veri protagonisti di questo percorso, perché in tenera età il bambino osserva la realtà circostante attraverso i nostri occhi e fa proprie le nostre sensazioni.

Ciò vuol dire che se noi siamo in grado di trasmettergli serenità; anche attraverso la mimica facciale, la gestualità  ed il nostro atteggiamento, nostro figlio capirà presto che non vi è nulla da temere nel nuovo ambiente, in cui lo abbiamo inserito  e gradualmente si integrerà con successo nel nido.

Ecco cosa ricordare:

FIDUCIA: Per attuare un inserimento  di successo, noi genitori dobbiamo essere sicuri di aver scelto la struttura migliore, per le esigenze di nostro figlio; quindi, dopo aver fatto le nostre opportune considerazioni, dobbiamo con tranquillità affidarci alle educatrici e al personale ausiliario, convinti che essi operano ogni giorno al meglio per favorire il benessere dei nostri piccoli.

SERENITA’: è necessario trasmettere tranquillità ai nostri bambini, in merito al nido, che abbiamo scelto per loro; i nostri figli non ascolteranno tanto i nostri discorsi, piuttosto guarderanno i nostri sorrisi in presenza delle maestre, la nostra gestualità e si accorgeranno se siamo al contrario innervositi, o contratti e non ci sentiamo noi per primi a nostro agio nella bella scuola, di cui abbiamo tanto raccontato loro quest’estate;  ecco perché sarebbe opportuno,sin da subito instaurare, un rapporto di collaborazione e viva cordialità con le educatrici.

ROUTINE: per i bimbi di quest’età le abitudini rivestono un ruolo importantissimo, perché, non avendo ancora la percezione dello scorrere delle ore, essi si orientano e traggono sicurezza dalla scansione ritmica della giornata, divisa tra il momento della poppata, del sonnellino, del gioco, del cambio, del pannolino; ecco perché sarebbe utilissimo, sin dai primi giorni, con la collaborazione delle educatrici, mantenere il più possibile una continuità tra le abitudini del nido e quelle di casa.

Nella pratica sarebbe bene far comprendere alle maestre il vissuto quotidiano del bambino: come avvengono l’addormentamento e il momento della pappa e  quali sono i riti giornalieri, che infondono sicurezza a vostro figlio; genitori e maestre dovrebbero sempre comunicare, sin dal primo giorno, collaborando per favorire il benessere del piccolo.

GRADUALITA’  E PAZIENZA: L’inserimento dovrebbe sempre prevedere gradualità e soprattutto la possibilità di seguire i ritmi di adattamento del singolo bambino; questo anche in caso di possibili regressioni, o crisi di rifiuto da parte di vostro figlio.

Sarebbe auspicabile poi  che una delle due figure genitoriali si occupasse esclusivamente dell’inserimento del bambino, per non generare confusione nel piccolo e fornirgli una figura di riferimento costante.

IL RACCONTO: molto importante sarà poi  preparare il bambino piccolo a ciò, che sta per affrontare prima che inizi il nido e poi anche di giorno in giorno; raccontare a vostro figlio come si svolgerà la giornata successiva e spiegargli con precisione che la mamma, o chi per lei, andrà a riprenderlo in un preciso momento della giornata, dopo la pappa, o il sonnellino, o i giochi in giardino in modo che egli possa aspettare con serenità quel momento; che sappia insomma cosa aspettarsi e non resti poi deluso.

IL SORRISO: mostratevi sempre sorridenti e sereni, anche se vorreste piangere, perché vedete vostro figlio terrorizzato ; se il piccolo vi vedrà spaventati e tristi, egli stesso lo diventerà immediatamente; ricordate che egli si fida ciecamente di voi e della vostra capacità di giudizio, non essendo ancora autonomo da questo punto di vista.

VIETATA LA FUGA: soprattutto i primi giorni, quando magari il vostro bimbo piange senza sosta, vi sembrerà più indolore lasciarlo di nascosto, andando via alla chetichella, mentre è distratto da un nuovo gioco; in realtà ciò produce sempre un forte senso di smarrimento nei più piccini, perché si sentono inevitabilmente abbandonati in un posto sconosciuto e ciò aumenta il loro senso di disperazione e frustrazione e ostacola di molto il loro adattamento; quindi evitate di fuggire, piuttosto prendetevi il tempo necessario per i saluti del mattino.

Il DISTACCO: per tutti i genitori la separazione del mattino è il momento più difficile della giornata, perché spesso i piccoli protestano e piangono; in questi momenti cercate di non perdere la calma;  bisogna mostrarsi sorridenti, dolci ed allo stesso tempo fermi, senza cedere alla tentazione di riportare il piccolo a casa.

Egli, con il suo fisiologico capriccio, chiede solamente una risposta alle sue paure e siamo noi a dovergli infondere sicurezza; quindi, piuttosto che palesare le vostre ansie del tutto naturali, dedicate qualche minuto per salutare il bambino con affetto e mostratevi premurosi e comprensivi nei suoi confronti promettendogli di tornare dopo il pranzo o il sonnellino.

Quando giunge il momento di lasciarlo, mostratevi sereni e convinti delle vostre scelte anche se il piccolo piange disperato;  salutatelo con affetto sorridete e, senza tornare sui vostri passi, allontanatevi.

Il bambino capirà che voi per primi siete tranquilli e dopo poco si calmerà… come poi vi riferiranno infatti le maestre.

LA RIPRESA: anche questo è un momento molto importante della giornata; quando arrivate al nido mostratevi cordiali con le educatrici e il personale ausiliario; rimanete magari qualche minuto in più a scambiare due chiacchere, ove possibile; nostro figlio percepirà così che vi trovate davvero bene nella scuola che avete scelto per lui e gradualmente si abituerà.

LODI: lodate spesso le maestre e il personale ausiliario davanti a vostro figlio; esprimete il vostro giudizio positivo sul nido, evidenziate sempre i lati positivi e mai e poi mai quelli negativi…se avete delle divergenze di opinione con le educatrici, non esternatele davanti ai piccoli, ma parlatene con le dirette interessate in modo da non intaccare il legame affettivo tra maestre e bimbo.

COCCOLE E TEMPO INSIEME EXTRA: soprattutto i primi tempi concedete ai vostri piccoli più momenti insieme a voi, svolgete le loro attività preferite e mostratevi premurosi e affettuosi, perché per loro in questo momento di cambiamento voi costituite un forte punto di riferimento e allora trasmettete loro forte e chiaro il messaggio che voi siete sempre accanto a loro, anche se tutto intorno il mondo sta velocemente mutando.

In conclusione, con una buona dose di pazienza e qualche accorgimento in più  i pianti disperati dei primi giorni diventeranno solo un ricordo.....

Ilaria Sacchetti 
http://ilariasacchetti.jimdo.com

 

Ritratto di Ilaria Sacchetti

Posted by Ilaria Sacchetti

Sono Ilaria, una mamma come tante; credo molto in quello, che possono fare i genitori per i propri figli e in generale in chi accudisce tutti i giorni i bimbi con amore e dedizione.
Nel mio piccolo, come mamma alle prime armi, cerco, tra esperimenti  a volte riusciti, letture di psicologia infantile e consigli chiesti ad esperti, di risolvere i piccoli e grandi problemi giornalieri. 
Tra le fasi più dure per me, come madre, c’è stata quella del famigerato “spannolinamento”; quando sono uscita dal tunnel, mi sono ritrovata  piena di appunti, presi dai libri e consigli utili, ricevuti dagli esperti nei momenti di panico e allora ho pensato:  “Perché non aiutare anche altre mamme o papà che non sanno che pesci prendere?”