La lettura quotidiana al bambino è un’attività che richiede poco tempo e impegno ed ha numerosi effetti positivi a lungo termine, a diversi livelli: non solo cognitivo e linguistico, ma anche emotivo e relazionale,  sociale ed economico. In sintesi, questa pratica è uno strumento valido per offrire al bambino una vita migliore.

Il vocabolario di un bambino, esposto sin dalla più tenera età agli stimoli e ai benefici della lettura, sarà sicuramente più ricco e più vario e sotto l’aspetto cognitivo. Questa profonda proprietà del linguaggio corrisponderà a maggiori capacità di comprensione, a un quoziente intellettivo più elevato, a una futura capacità di lettura più fluente e a un più profondo desiderio di apprendere.

La lettura condivisa stimolerà la sua curiosità e gli effetti di un intervento precoce avranno ulteriori benefici anche a lunga distanza.

Benefici sullo sviluppo cognitivo

Gli effetti cognitivi della lettura sono notevoli e si spiegano, da un punto di vista biologico, con le evidenze sulla plasticità del cervello del bambino nei primi mesi e anni di vita e sugli effetti, di stimoli ed esposizioni precoci. Esistono dei cosiddetti “periodi critici” nei primi mesi e anni di vita nei quali alcune funzioni si sviluppano maggiormente, come ad esempio quelle relative alla vista e all’udito e quelle relative al linguaggio e alla produzione verbale. Le abilità cognitive associate alla condivisione del libro, come la memoria, la creatività, la comprensione, nominare e indicare le figure, assicurano che le connessioni cerebrali persistano.

Benefici sullo sviluppo linguistico

Con la lettura il bambino si appropria lentamente della lingua materna, delle sue parole, della sua forma e della sua struttura. Questo gli serve per costruire le proprie strutture mentali, per capire i rapporti (io e gli altri, io e le cose) e le distanze spazio-temporali. Inoltre il bambino impara a riconoscere le lettere, a capire che le parole stampate rappresentano il mondo del parlato, a tenere un libro in mano, a girare le pagine e a iniziare dalla parte giusta. Pertanto la lettura influisce sullo sviluppo delle competenze emergenti nell’acquisizione della capacità di leggere, in particolare, sullo sviluppo e sulla conoscenza del linguaggio orale e scritto e sulla competenza fonologica.

Benefici sullo sviluppo relazionale

Nel semplice atto dell’adulto che legge con il bambino in braccio si concretizza un’esperienza densa di amore, dedizione, partecipazione, empatia. Questa esperienza totalizzante connota la relazione di unicità, perché promuove la sua natura essenziale di aiuto nella costruzione dell’identità del bambino. La lettura promuove il contatto visivo “faccia a faccia”, così rilevante per l’attaccamento, e quello fisico dello stare seduti in braccio all’adulto.

Benefici sullo sviluppo emotivo

Il processo di riconoscimento delle emozioni è estremamente importante e profondo e non riguarda puramente un semplice apprendimento cognitivo. Come fa un bambino a capire le proprie emozioni - paura, tristezza, rabbia, gelosia, tenerezza, curiosità, sorpresa, gioia, noia? Può farne esperienza diretta ma, affinché questa sia da lui riconosciuta come vera, il bambino ha la necessità di sapere che anche il genitore la sente e quindi la comprende e la condivide. Dal punto di vista emotivo, la lettura in famiglia aiuta il bambino a riconoscere e concettualizzare le emozioni sia degli altri sia le proprie. I bambini “si rivedono” nei personaggi di una storia e come tali cercano prima di conoscere e riconoscere ciò che “provano”, imparando a gestire le emozioni. Anche attraverso la lettura e l’immedesimazione nei personaggi il bambino individua le emozioni. Il bambino capisce che quel sentire riguarda anche altre persone, che le emozioni hanno un senso e si possono comunicare, condividere, riconoscere e rispettare. 

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Benefici a lungo termine

I Programmi come Nati per Leggere che si occupano dei bisogni di base dei bambini come lo sviluppo emotivo, intellettuale e sociale, favoriscono lo sviluppo delle capacità e influiscono sulla vita da adulto. In particolare, questi programmi possono cambiare il destino di bambini deprivati delle opportunità di crescita e sviluppo che altri più fortunati posseggono.
La lettura determina l’esperienza di apprendimento e segna fortemente la carriera scolastica perché una buona preparazione alla lettura è fonte di autostima, interesse, partecipazione attiva a scuola. L’apprendimento è facilitato, il bambino è incoraggiato e sperimenta eventi di successo che favoriscono un proseguimento ottimale del percorso scolastico. Al contrario il bambino con difficoltà avrà meno autostima, sarà più annoiato, più frustrato con il conseguente aumento di rischio di assenze e abbandono della scuola.

Negli ultimi anni vi è un crescente interesse della comunità scientifica internazionale riguardo le potenzialità degli interventi di precoci, da realizzarsi nei primi tre anni di vita come presupposto dello sviluppo ottimale delle capacità intellettive ed emotive del bambino. Tali azioni non sono solo il risultato di “istruzioni dirette” ma anche prodotto di un ambiente stimolante e responsivo, all’interno del quale il libro gioca un ruolo fondamentale. Negli anni Novanta negli Stati Uniti si è sviluppato il concetto di family literacy (in italiano il termine “literacy” può essere tradotto con “alfabetizzazione”, quindi “alfabetizzazione in famiglia”) che valorizza e promuove la fondamentale funzione della famiglia nella pratica di lettura al bambino.
Gli effetti a lungo termine della literacy riguardano gli aspetti economici della famiglia e di un Paese. La capacità di literacy infatti ha un impatto sulla crescita economica. L’istruzione si misura in termini di prospettive individuali di lavoro, guadagni individuali e crescita economica globale.

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Premio Nonino 2016 a Nati per Leggere

La Segreteria e il Coordinamento Nazionale del Programma Nati per Leggere condividono la grande gioia per il conferimento del Premio Nonino 2016.

“Arricchire la mente di un bambino raccontando storie è una tradizione che si sta perdendo nel mondo moderno con la sua comunicazione elettronica istantanea. Dobbiamo far proseguire quella tradizione e caratterizzare la vita dei giovani con la sapiente narrativa del passato”.

Con questa motivazione è stato assegnato a Nati per Leggere il Premio Nonino 2016, per sottolineare l’importanza e il valore del tempo dedicato alla lettura in famiglia, grandi e piccoli stretti nell’abbraccio delle storie. Le storie sono un mezzo di relazione, fonte inesauribile di stimoli che favoriscono lo sviluppo complessivo delle bambine e dei bambini.
Nati per Leggere è nata ed è cresciuta come un’impresa collettiva che mette assieme le risorse di operatori diversi quali bibliotecari, pediatri ed altri operatori sanitari, educatori e migliaia di lettori volontari in tutta Italia. Il fatto che il riconoscimento sia venuto da una giuria dove siedono grandi donne e uomini, sia di cultura che di scienza, sottolinea il valore ad un tempo educativo, culturale e sociale di Nati per Leggere e l’indivisibilità, insita nella pratica della lettura condivisa, dell’aspetto cognitivo e di quello relazionale.
Auspichiamo che a questo prestigioso riconoscimento si affianchi quello delle istituzioni per consentire al Programma di espandersi ulteriormente e raggiungere tutte le famiglie. 

Bimbi e libri - Nati per Leggere

I punti fondamentali del Programma Nati per Leggere

Precocità– Ricerche scientifiche dimostrano quanto la precocità degli interventi sia indispensabile. Il bambino infatti possiede delle competenze già a livello fetale e i suoi “primi 1000 giorni di vita” sono la fase in cui il cervello ha la massima capacità di apprendimento. Per questo motivo è importante stimolaree offrire al bambino occasioni di crescita come presupposto per lo sviluppo ottimale delle capacità intellettive ed emotive. Questa precocità di intervento avrà inoltre importanti effetti futuri anche per il successo sociale ed economico dell’individuo.

Famiglia– Il ruolo della famiglia è cruciale all’interno del Programma. Nati per Leggere si propone infatti di fornire a genitori, nonni e alle figure che ruotano attorno al bambino sin dai primi attimi di vita, gli strumenti per una buona pratica della lettura. Ciò che più conta è che questa pratica venga svolta in famiglia, che sia la voce di un genitore a leggere, poiché tutto ciò avrà un’influenza positiva sulla relazione adulto-bambino e aiuterà quest’ultimo nella costruzione dell’autostima e della fiducia in se stesso e negli altri.

Universalità– Il pediatra di famiglia svolge un’azione fondamentale nella diffusione del Programma. È tramite la sua figura infatti che possono essere raggiunti in maniera universale i genitori dei bambini che segue.

Rete– Nati per Leggere è un Programma che si sviluppa a livello nazionale grazie alla preziosa collaborazione di pediatri, bibliotecari, lettori volontari, educatori e altre figure sanitarie come infermieri, ostetriche etc. Per la buona riuscita del Programma NpL e soprattutto per una sua diffusione capillare sull’intero territorio nazionale è fondamentale la cooperazione tra queste figure interdisciplinari. A livello regionale e locale infatti, il Programma è seguito e sviluppato da referenti regionali (uno pediatrico, un altro bibliotecario/educativo) che grazie alla conoscenza specifica del territorio attuano le migliori strategie per diffonderlo. Snodo importante di questa rete sono i lettori volontari che, inseguito a una formazione mirata, leggono storie sostenendo i bibliotecari e i pediatri nell'opera di sensibilizzazione delle famiglie sull'importanza della lettura, rendendosi disponibili a fare dono del proprio tempo e della propria voce ai bambini.

 

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