Scuole "aperte" a Zurigo

A Zurigo le scuole hanno riaperto i battenti all’inizio di questa settimana, come d’abitudine dopo le canoniche cinque settimane di vacanza.
E’ però interessante ricordare una caratteristica tipica delle scuole qui in Svizzera, dal punto di vista fisico e strutturale.

A parte l’accesso all’edificio scolastico in sé, che è naturalmente riservato al personale e agli alunni e che, dunque, risulta chiuso al di fuori degli orari di lezione, le aree esterne antistanti le scuole sono spesso dedicate ad attività sportive o ricreative.

Possono essere adibite a campi da calcio o da basket, a piste di atletica, a percorsi per le bici e così via, così come a semplici parchi gioco per i bimbi.

Questi spazi, finalizzati in primo luogo all’utilizzo da parte degli studenti, sono abitualmente aperti e a disposizione del pubblico al di fuori degli orari scolastici, con la conseguenza che nei fine settimana, così come quotidianamente dopo la fine delle lezioni o durante le vacanze, chiunque può accedervi ed utilizzarli autonomamente (e gratuitamente), rappresentando sotto tutti i punti di vista dei veri e propri “beni della città”.

Ciò naturalmente presuppone una sufficiente fiducia nel rispetto di queste strutture comuni da parte della collettività, che deve essere consapevole delle loro regole di utilizzo.

Cosa che, sinceramente, mi piace davvero molto e dà misura del senso in cui certi beni possono essere definiti davvero “di tutti”: messi a disposizione della collettività, la quale ne è anche responsabile per il relativo buon uso.

 

(Immagine tratta dal sito www.tagesanzeiger.ch)

Ritratto di Carlotta G

Posted by Carlotta G

Da sempre curiosa di altre culture e abitudini, mamma espatriata con famiglia a Zurigo dal (quasi) lontano 2013. Blogger a tempo perso, studentessa suo malgrado di lingua teutonica e insegnante di Yoga, dove finalmente è solo se stessa e prova ogni tanto a indicare anche agli altri la possibilità di essere solo se stessi.
Da secoli si ripromette di scrivere un libro, forse, prima o poi. Non sullo yoga, ma sulla capacità di "vivere altrove". Intanto scrivo della mia vita a nord delle Alpi anche sul mio blog personale La vita a modo mio